martedì 5 maggio 2015

Gianfranco Castaldi



Ne avrei di cose da raccontare! 
Dagli incontri nei dintorni di Piazza Tuscolo o di Montecitorio, oppure, ancora più indietro nel tempo, di quando tornasti a Vasto con un paio di pantaloni rosa e bianchi a quadrettini  e un paio di pantofole scendiletto, fuggendo dal terremoto di Ancona. 
Sto ancora ridendo.
Il tuo nomignolo "Ca Gianfranco" non ti ha mai disturbato. Probabilmente ti faceva sentire coccolato.
Tra gli amici di mio zio Paolo, il più "solare". Habituè del "primo" Paradise. Il più appariscente vista la tua altezza, allora notevole. Playboy per "vocazione" all'epoca, signorile e saggio col passare del tempo.
Le ultime volte che ci siamo incontrati non mi sembrava che tu stessi molto bene ma non pensavo fino a questo punto.

Ciao Gianfrà!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per noi "Dandies" che suonavamo "da Mimì", era tutte le sere presente e riempiva di allegria tutta ls sala.
Ciao CaGianfrà