sabato 20 febbraio 2010

Dall'amico Pino

Commento in chiaro al tuo post di oggi

Non so se anch’esse “Ovvietà”, le mie parole in versi (poetici non so) o sentimento del tempo che ci prende, in mente e cuore.
Se ti va, amico Paolo, ecco (ancora in bozza) quel che, forse nelle stesse ore del tuo blog-post mi è capitato di scrivere. A furia di pensare, scrivere e parlare: qualcosa in noi e nella città potrà finalmente cambiare!? Dio sa.
(G. F. Pollutri)




Un nome, come dei cavalli
alle corse

Ebbi cuore e voglia allora
e ancora oggi, mi accade di dire:

- Quell’uomo è il meglio
lui è
l’Uomo giusto per,
quel che la gente deve
votare per
un destino
per noi certo migliore!

si sa
la gente non vuole discorsi
la gente
il Nome domanda e vuole,
come alle corse
del cavallo vincente su cui uno soldo
o una vita puntare,
scegliere
votare.

vicenda di sempre, poi
se vince
in politica non ne ha niente,
e se perde
non se ne cura
e non se ne pente.
che dire?

Che storia la nostra,
che gente!

Giuseppe F. Pollutri (febb. 2010)

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