martedì 16 febbraio 2010

La meglio gioventù ?


Era la fine degli anni Settanta. Non ricordo perché, mi trovavo alla stazione di Padova, dove incontrai alcuni vastesi. Tra questi Bruno. “Noi andiamo a Venezia”, mi dissero. “Va bene, vengo anch’io”. Ricordo che dormimmo (si fa per dire), una ventina di ragazzi, in una camera, messa a disposizione di alcuni universitari di Urbino, da un “Conte” del luogo. Durante la notte, questo Conte, anche lui studente a Urbino, busso alla porta della stanza ma nessuno aprì. E volevo vedere! Aveva dato la stanza ad un paio di persone ed eravamo in venti! Di buon mattino “fuggimmo” da quel luogo. Seppi in seguito che il Conte, si arrabbiò con le persone alle quali aveva offerto ospitalità, perché … si erano chiuse dentro. La notte successiva, dormii, udite udite, nella vasca da bagno di un diurno. Entrai, chiesi quanto costava un bagno, pagai e mi accomodai. Al cambio di turno dei custodi, nessuno si ricordò che io ero dentro e dormii comodamente nella tiepida acqua della vasca fino all’alba. Quando uscii, i custodi del nuovo turno, mi guardarono esterrefatti. Si saranno chiesti: da dove arriva costui? Dopo un’altra mattinata in laguna, testimoniata dalla foto, ricordo che tentai di ripartire per Roma (dove studiavo) in autostop, ma da Venezia non fu molto facile. L’unico che mi diede un passaggio, fu un signore “gentile”. Così gentile che “ci provò”. Si accorse immediatamente che non ero il tipo che cercava e mi lasciò nei pressi della più vicina stazione. Così presi un “comodo” treno.

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