mercoledì 3 febbraio 2010

Per buona pace del "bentonico", Les jeux sont faits ... mais rien ne va plus?

Con un colpo di bacchetta magica, Monsieur Tagliente, ha scongiurato il pericolo cava (ribadisco che il termine è inappropriato), a Punta D'Erce. In realtà, lo si deve ai suoi buoni uffici in Regione. Va dato atto al politico di aver saputo cavalcare l'onda, come un perfetto surfista, scippando la tavola dalle mani della sinistra e, di aver chiuso una questione che rischiava di trascinare la città, per mesi, in discussioni fatue ed inutili. Oltrechè dannose. Concordo pienamente con Francescopaolo D'Adamo, quando afferma che quest'argomento, cava si-cava no, viene usato come una clava contro gli avversari politici e serve a nascondere i problemi reali, irrisolti, della città. Peccato che la clava si sia trasformata in Boomerang. Tanto per rimanere in tema di Australia.
Adesso, inizierà la corsa alla primogenitura da parte dei partiti del Centrosinistra. In realtà, Tagliente ha dimostrato che lui da solo può risolvere quello che migliaia di cittadini, chiamati alla pugna, non riescono a fare. E' un brutto colpo per la sinistra e per i suoi uomini. Nessuno di loro potrà accampare meriti, visto che sono ancora intenti a preparare carte bollate e fantasmagorici ricorsi al TAR, quando il problema è gia stato risolto. Dal Mago. Non è una questione di bacchetta magica, ma di strategia politica superata. Superata, come questo Centrosinistra che sta mortificando la città.

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