martedì 4 settembre 2012

Di che parleremmo senza la pista ciclabile?



Un amico mi ha fatto notare una cosa. Mi ha detto: vuoi vedere scatenarsi una “rissa” (ridda non rendeva abbastanza l'idea) di commenti sul web? Allora prova a dire qualcosa sulla pista ciclabile. E in effetti, controllando gli articoli usciti nel tempo, mi trovo costretto a dargli ragione.
A Vasto e dintorni, CHIUNQUE, si sente autorizzato a dire la sua sulla pista ciclabile. Spesso, scritti in un italiano spericolato e dotati di una logica sdrucciolevole, si possono leggere dei commenti esilaranti postati sotto gli articoli che parlano del solito incidente avvenuto sulla pista ciclabile. Io per me, ho notato più o meno lo stesso fenomeno quando si parla della cacca dei cani (e non vidico quante visualizzazioni ha ricevuto il post di ieri sul monumento al "bagnante"). 
Bene! Notizia di questi giorni, riportata da tanti giornali cartacei e online è questa: ACQUA. TRA 48 ORE RISCHIO EMERGENZA. Reazioni sul web? Zero. Reazioni in strada? Zero. E qui provo una sensazione di straniamento. Questa estate molti quartieri hanno sofferto carenza d'acqua. Sollevazioni popolari? Zero. Abbiamo rischiato e rischiamo ancora di restare senza acqua potabile. Avete visto voi torme che assediano il municipio per dire: BLOCCATE OGNI ALTRO TIPO DI ATTIVITÀ. PRIMA GARANTITE DI NUOVO L'ACQUA E POI POTETE TORNARE A FARE QUELLO CHE VOLETE. Avete visto qualcosa del genere voi? Io no. E sicuramente neanche la vedrò. Abbiamo visto la nascita di cortei e comitati per tutti i fratini, per tutte le biomasse e per tante fesserie che possono passare per la testa di chiunque. Abbiamo visto i banchetti per inutili e ridicoli referendum per conservare l'acqua pubblica. Ma avete mai visto un comitato o un corteo per mettere con le spalle al muro la politica per dire: adesso tu rifai le reti della provincia (20 milioni di Euro, se le cifre che circolano sulla stampa sono veritiere) i soldi li prendi dove ti pare ma prima rifai le reti. Avete visto qualcosa del genere voi? Io no e probabilmente neanche la vedrò. 
Il furbo sindaco di Vasto ha  definito “scandalosa” la gestione dell'acqua. E così lui... se ne è lavato le mani. Che volete, sono appena sei anni che è sindaco di Vasto. E del resto, come dargli torto? Se quelli che rischiano di restare senza acqua non emettono un fiato, vuol dire che va bene così!

A tutti quelli che dovessero chiedermi: scusa ma cosa c'entra la politica con il fatto che manca l'acqua? A tutti costoro non risponderò. Se non ci arrivate da soli vuol dire che voi siete il problema. Però per voi ho un consiglio: trovate un articolo sulla pista ciclabile e scriveteci sotto un bel commento.

2 commenti:

maria ha detto...

Beh, io di commenti sull'acqua, qualcuno ne ho lasciato, ma non faccio testo: io commento un poco ovunque...
L'unica differenza sta nel fatto che nessuno mi ha contraddetta e nessuno mi ha dato ragione...
Che bello...
Spero che sia il Sindaco di Vasto che di altri comuni limitrofi, non sprechino troppa acqua nel "lavarsi le mani"...

Ciccosan ha detto...

Se proprio vogliamo sottilizzare; ho richiesto, anche qui, che qualcuno spiegasse cosa era cambiato a Vasto dopo la trionfale e strombazzata vittoria del referendum sull'acqua pubblica.
Un referendum nazionale sull'acqua del rubinetto! E se non è politica questa...