venerdì 14 settembre 2012

Se fossi "ricchione" mi incazzerei.

Ho usato questo titolo così leggerete quanto scrivo. 
Vorrei saper chi è il "grafico" che ha curato questo manifesto e soprattutto chi lo ha approvato. Forse è stato Paolo Palomba? (faccio un po' di pubblicità a quest'ultimo almeno qualcuno si informerà su chi sia).
Non sto a commentare la mamma (sola) col bambino o l'operaio sorridente. Non voglio evidenziare la mancanza della "famiglia". Voglio far notare quella coppia di giovani abbracciati a destra del manifesto (dietro la donna col bambino). 
Ma la vogliamo smettere con lo stereotipo dell'omosessuale visto come una "checca"? Ma perché  l'omosessuale deve essere per forza rappresentato così? Ma perché un omosessuale non può apparire come una persona normale?
Io ho conosciuto (e ancora conosco) tante persone "gay" e di queste pochissime sono come quelle rappresentate sul manifesto dell'IdV. 
Non ho mai sopportato il trattamento e le ingiurie riservati a queste persone ed al loro modo di essere.
Addirittura tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta giravo con una spilla con su scritto, in colore bianco su sfondo verde, "FUORI" (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano), perché ritenevo che il loro "stato" andasse rispettato. Tuttavia penso che da allora nei riguardi di queste persone non sia cambiato nulla. Si fa finta di aver rispetto per loro ma poi .... come nel film di Checco Zalone.
Anche tanti di loro, come certe "femministe", fanno di tutto per danneggiare chi vive "normalmente" quella "condizione" con "certe ostentazioni", ma vedere su un manifesto come quello dell'Italia dei Valori una immagine che li mostra in quella posa mi sembra offensivo. Dovrebbe essere, a mio modo di vedere, altra la maniera di presentare ed affrontare la "causa" degli omosessuali. 
Vendola, pur ostentando la sua omosessualità, non mostra il fianco allo scherno, alla derisione.
A differenza di "Frocio", "Ricchione", "Finocchio" ecc. "Omosessuale" rappresenta una condizione, senza esprimere un giudizio, ho letto su un sito . Ma se si presentano "sempre" gli omosessuali nella maniera in cui sono presentati sul manifesto dell'IdV, siamo sulla retta via? 
Credo di no.

1 commento:

Ciccosan ha detto...

Quando si parla di omo di genere maschile, tutti dicono, compreso qui l'architetto, che ne conoscono tanti che non hanno atteggiamenti da effeminati. Poi, oggettivamente se ne vedono pure tanti che questi tratti li hanno e non ne fanno mistero. Quindi siamo arrivati a tanti + tanti.
Poi ci sono gli omo di genere femminile, le cerbiatte come si diceva una volta; per una questione puramente probabilistica, anche per loro deve valere la numerosità, tante + tante.
A quanto pare come ci giriamo, ci sono attorno a noi tanti omo.
Dev'essere proprio così, altrimenti perchè un manifesto di partito ne dovrebbe fare rappresentazione?
Architetto, visto che lei segue questa materia dagli anni settanta, crede che vedremo in futuro gente girare con le spille del FUERI?
Tornando al manifesto, mancano anche le lesbiche, se per questo.
Circa lo stereotipo della "checca", si potrebbe cominciare col suggerire agli organizzatori dei gay-pride di sfilare con meno pagliuzze e tanga, e qualche doppiopetto in più.