A me la Borletti non ha lasciato nulla. Spero che mi lasci qualcosa la Necchi.
mercoledì 31 ottobre 2012
Un esempio piccolo piccolo.
Lo
confessiamo. Siamo allo stesso tempo stupiti e felici del fatto che in così
tanti abbiate recepito lo spirito della nostra associazione. Evidentemente non
siamo i soli ai quali non va più bene la maniera con la quale la classe
dirigente viene selezionata. E vi possiamo anticipare tranquillamente che per
il futuro non siamo ancora ottimisti, circa la possibilità che le cose possano
migliorare.
Un
piccolo esempio.
Amici
ci segnalano che un signore, tal Turdò del “Partito dell'automobilista”!?!
abbia rilasciato delle dichiarazioni alla stampa locale nelle quali si dichiara
esterrefatto e sbigottito a causa della nascita della nostra associazione.
Conclude indicando la nostra come una perdita di tempo e dicendo: "Che vergogna".
Cercheremo
di essere brevi.
1.
Dobbiamo
rinnovare i ringraziamenti alla stampa, in particolar modo a quella nazionale,
la quale ha riportato con precisione i concetti chiave che sono alla base
dell'associazione.
2.
Evidentemente del
nostro tempo continueremo a decidere noi, e gli altri, come al solito, se ne
dovranno fare una ragione.
3.
Ci par curioso
comunque non essere stati contattati per un normale diritto di replica verso
qualcuno che ci ha attaccato. Evidentemente il giornalista ha pensato
altrimenti.
In
quanto alla vergogna, ci dilunghiamo appena appena. Sicuramente non prendiamo
lezioni dal primo venuto. Il signore in questione ha nutrito/nutre velleità
politiche. Questo fatto attiene alle sue libertà, ma ci permette di
interrogarci di nuovo sul livello di chi ambisce o arriva a far politica. E
siccome noi ci sentiamo particolarmente spiritosi, vi riportiamo di seguito uno
dei suoi ultimi comunicati. Voi non ci crederete, ma costui ha avuto il
coraggio di spedire quanto segue ai giornali. I quali impietosamente hanno
pubblicato. Ecco, in questo caso ci vergogniamo noi. Ma ci vergogniamo per lo
scempio fatto della lingua italiana, la quale nulla ha potuto di fronte a tale
flagello.
Quello
che raccontiamo ed abbiamo visto oggi ha dell’incredibile. Nella giornata di
venerdì scorso sulla Trignina un automobilista inavvertitamente ha tamponato ed
ucciso un cane. Il quale molto correttamente, oltre ad aver subito dei danni
materiali alla sua autovettura, si è allarmato e recatosi presso l’area di
servizio del Girasole , ha fatto avvertito il comune di Fresagrandinaria,
essendo l’animale rimasto coinvolto all’altezza del km 65.500 della S.S. 650.
Ad oggi lunedì 8 ottobre alle ore 10.00 l’animale non è stato ancora rimosso e
né sotterrato. Avvertito da alcuni soci della PROTRIGNINA mi sono recato sul
posto ed ho visto una carcassa gonfia che stà per scoppiare, piena di vermi e
animaletti che la stanno divorando. Una puzza pestilenziale incredibile al
limite delle norme igieniche, come si può vedere dalla foto. Ho chiamato sia il
capo compartimento ANAS che l’ufficio veterinario della ASL, mi ha risposto il
Dott. Torzi Giuseppe , il quale mi ha certificato di aver fatto il sopralluogo
e di aver sollecitato il Comune ad intervenire. Questa è una ulteriore
dimostrazione di come viene trattata la Trignina , siamo capaci solo a prendere i soldi
dalla povera gente e dagli automobilisti, quando invece bisogna rendere un
servizio con sollecitudine ed immediatezza cominciano lungaccini burocratiche
da prima repubblica. E’ scandaloso che nel terzo millennio un animale morto sia
dopo 5 giorni ancora in quello stato di degrado ed abbandono fuori da ogni
ordine e regola igienica ed impatto estetico oltre che a condizioni di civiltà
di trattamento del mondo animale. con quali soggetti un popolo intero ha a che
fare, vessati e tartassati da personaggi che si fanno gioco delle leggi e delle
norme. Con preghiera di pubblicazione. Grazie San Salvo, 08 ottobre 2012 Il
Presidente Antonio Turdò Associazione Comitato PROTRIGNINA Abruzzo e Molise
Se
siete arrivati fino in fondo, vuol dire che siete gente veramente “dura”.
Per
chi cerca la fonte originale, il link è questo:
http://www.vastonotizie.it/wp/un-cane-muore-investito-ora-lautomobilista-chiede-i-danni-chi-dovra-pagare/
Dichiarazione di sospensione delle attività non obbligatorie
Il personale docente dell’Istituto
d’Istruzione Superiore “R. Mattioli” di San Salvo (CH), riunitosi in Assemblea
Sindacale indetta dalla RSU in data 30 ottobre 2012, esprime all’unanimità il
proprio totale dissenso e la propria indignazione nei confronti dell’art. 3 del
ddl di stabilità, che, modificando unilateralmente il Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro, ha previsto l’innalzamento da 18 a 24 ore settimanali
dell’orario di lezione dei docenti delle scuole secondarie.
Il personale sottolinea che tale
norma è inammissibile perché:
- lede in forma gravissima la
dignità e la professionalità del proprio lavoro;
- non tiene conto del fatto che
tutti gli insegnanti svolgono una mole impressionante di quello che si
definisce “lavoro sommerso” precisamente quantificato da una ricerca
commissionata, già nel 2005, dalla Giunta Provinciale dell’ Alto Adige
all’Istituto di Ricerche Sociali di Bolzano “Apollis”, in circa 1643 ore annue,
che corrispondono a 36 ore per 45 settimane;
- comporterà inevitabilmente un sensibile peggioramento
delle già difficili condizioni in cui espleta le proprie funzioni poiché ogni
docente sarà impegnato in classe per l’intera mattinata senza possibilità di
avere il tempo “indispensabile” per la programmazione, l’organizzazione e la
verifica del proprio lavoro;
- taglierà almeno 30.000 posti di
lavoro in un momento di pesantissima crisi economica e occupazionale;
- continua nella politica di
riduzione delle risorse umane e finanziarie, che ha causato il
ridimensionamento delle strutture (laboratori, gabinetti scientifici, etc...) e
del loro funzionamento impoverendo l’offerta didattica in netto contrasto con
quanto previsto dalla riforma;
- è stata accompagnata da parte
del Ministro e dei suoi più stretti collaboratori da dichiarazioni indegnamente
offensive del personale docente e da comparazioni inesatte con la situazione
internazionale.
Pertanto tutto il personale
docente sottoscritto:
-
ritira
– con effetto immediato – la propria disponibilità a svolgere qualsiasi
incarico e/o funzione all’interno dell’Istituto che non sia strettamente
previsto quale obbligo dal vigente CCNL;
-
chiede
con forza l’apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale con un
adeguamento stipendiale allineato alla media europea.
Tutto il personale docente
dichiara, inoltre, che d’ora in poi – e finché non sarà definitivamente
cancellato l’art. 3 del ddl di stabilità – si atterrà esclusivamente allo
svolgimento delle attività obbligatorie previste dal CCNL, con conseguente
blocco di tutte le attività aggiuntive, ed è pronto a mettere in atto tutte le
eventuali ulteriori forme di protesta che saranno stabilite nei prossimi
giorni.
... e la "pioggia" che va ...
Il sottoscritto
Consigliere comunale,
avendo appreso da
notizie di stampa diffuse dalla FEE – Abruzzo di situazioni già segnalate e
documentate, anche a codesta Amministrazione comunale, in ordine alla dispersione
di liquami fognari e presenza di discariche abusive nel territorio cittadino;
evidenziando la
preoccupazione, da questa sollevata, per realtà quali:
- vallone Maltempo,
laddove la copertura della vecchia ed oggi chiusa discarica insistente sulla
strada per Monteodorisio presenta numerose microfratture che, con le
precipitazioni piovose e nevose, causano l’appesantimento del terreno di
discarica, fino a farne prevedere l’improvviso cedimento, ed il rilascio
costante di liquami che, giunti in detto vallone, si immettono nel fiume
Sinello, all’altezza del Bosco di don Venanzio, e con esso sfociano in mare ai
confini della Riserva naturale di Punta Aderci;
-
località Lota, laddove si evidenzia la copiosa dispersione, a mezza
costa ed a cielo aperto, di liquami fognari a causa dell’inefficiente
stoccaggio nelle cisterne lì posizionate e l’inesistenza delle canalizzazioni
verso Fosso marino;
-
località Zimarino, laddove, sotto un ponte autostradale (A14) alto
appena 5 metri
ed in parte sul greto del fiume Sinello, è stata creata una grande discarica di
rifiuti pericolosi, tossici ed altamente infiammabili la cui eventuale
combustione genererebbe pericolo immediato per la circolazione veicolare
soprastante;
-
zona a valle della Circonvallazione Istoniense, laddove continui sversamenti di liquami fognari inquinano il terreno e rendono
mefitica l’aria con esalazioni maleodoranti e nauseabonde, soprattutto nelle
ore serali, si presume a causa delle molte abitazioni che, nella zona
interessata, non hanno allaccio al sistema fognario e sono dotate di pozzi neri
per la raccolta delle acque di scarico che, invece di essere smaltite con i
tradizionali sistemi di raccolta a domicilio, vengono periodicamente disperse
sul terreno circostante e così incanalate nelle pendenze naturali, fino a
giungere a mare in località Punta Penna attraversando una vasta area che
ricomprende la zona di Sant’Onofrio, Passo della noce e Fonte fico (prova ne
sia la rarefazione, lungo i valloni, di flora e fauna che, solo a fino a
qualche tempo fa, insistevano su quei terreni);
interroga la
SV
per sapere se non ritenga necessario intervenire
con urgenza per i casi segnalati, coinvolgendo anche altri enti eventualmente
interessati, per assicurare:
- la messa in sicurezza della discarica Maltempo,
- la canalizzazione dei liquami fognari in
dispersione in località Lota,
- la rimozione della discarica abusiva di rifiuti
pericolosi, tossici ed altamente infiammabili in località Zimarino,
-
il censimento delle abitazioni dotate di pozzi neri nella zona Sant’Onofrio e a
valle della Circonvallazione Istoniense, il controllo costante dello
smaltimento, secondo norma, dei liquami stoccati nei pozzi che devono essere
trattati con puntuali procedure che prevedono sistemi di tracciabilità (certificazioni
e vidimazioni) a cui, evidentemente, si sottraggono molti
residenti della zona.
Massimo Desiati
martedì 30 ottobre 2012
Presto a Vasto “Erotica Tour”?
“L'operazione
salvataggio è iniziata stamani”! “E' una corsa contro il tempo...”, si legge, in merito
alla “cura” delle palme a Vasto. Al che
... una domanda sorge spontanea (con un altrettanto interrogativo ‘civico’
cui “il dirigente responsabile” Ignazio Rullo mai riterrà di dovere una
risposta pubblica):
-
Come mai i preposti Uffici comunali - visto che è da qualche
anno che si è evidenziato l’attacco del famigerato punteruolo rosso - solo ora
si sono mossi?
L’altro
interrogativo, che qui dico civico,
ma che nondimeno vuol essere politico
(attinente cioè a quel che l’eletto amministrativo – sindaco/assessore - fa o
non fa, secondo suo compito democratico e istituzionale) è:
-
Come mai i duplici responsabili qui indicati non danno
spiegazioni per l’evidente incuria e, al tempo stesso, perché i mass-media, per
conto della pubblica opinione, non li pressano in questo?
Curioso
che neppure “Codici”, dell’attento e
fervido Alinovi, chiede e domanda ...
Fin
qui una lettera inviata a blog e giornali dall’attivo cittadino Giuseppe
Pollutri a cui mi sento in dovere di dare io una risposta.
Già
quando io ero Assessore si parlava del “problema” Punteruolo Rosso ma le
priorità erano altre e le priorità per il nostro sindaco si affrontano una alla
volta, con calma, solo dopo la forte pressione dell’opinione pubblica o per
motivazioni politiche. Così tra rimpasti, proposte di dimissioni ritirate, il
problema di Fosso Marino, la neve, l’imu, l’iva, l’ova, l’uva, le carenze
economiche e tanto altro - non ultimi i socialisti - ci si è trovati nella
situazione attuale. Però non bisogna
vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto.
C’è
stata la notte bianca e c’è stata la notte rosa. Ora si “festeggia” Halloween
(a cura dei commercianti del centro). Insomma si è fatto tanto. Aggiungo che la
nostra Città vede i cittadini che non si indignano per i cancelletti che
propongono simboli massonici, che gustano l’esposizione di vasi, di ogni tipo e
campionario, a Piazza Gabriele Rossetti, che deridono chi è pervenuto alle cronache
nazionali fondando l’Associazione Nicole Minetti … in definitiva: “la Città è viva”.
Da
qui una proposta: dal momento che siamo avvantaggiati dai manufatti per
l’arredo urbano distribuiti nei luoghi di passeggio e dalla forma attuale
delle palme che ricorda una simbologia
“fallica” (si allega foto), perché non ospitare a Vasto una edizione di
“Erotica Tour”?
Sono
convinto, caro “Pino” (ti metto tra virgolette perché il tuo nome mi ricorda i
due pini della piazza che io volevo e ancora vorrei fossero tagliati), che
qualcuno dirà che questa proposta e vecchia e che proprio per quello si è
voluto intervenire solo adesso contro il terribile insetto. Dirà che è previsto anche un gay pride.
Come di consueto ci
si porta avanti col lavoro e poi, salvo ripensamenti dovuti a motivazioni
politiche, carenza di fondi o pressione popolare, quando i tempi sono maturi si propone l'evento. Dopotutto morta
una palma se ne fa un’altra.
Per in "pino" invece ….
lunedì 29 ottobre 2012
Scarpasciudd
IL MARESCIALLO NON TROVA IL PALLONE DA AUTOGRAFARE
sabato 27 ott'12, campo Incoronata.
CLUJ UNIVERSITEA STUDENTESC 1 - 6
arbitro Orazio Di Blasio
CLUJ (Rossoblu): Ronzitti L, Isoardi, Ronzitti N, Salvatore P, Serafini, Puddu, Soldano, Vino, Piras, Salvatore D, D'Adamo, Lemme
UNIVERSITEA STUDENTESC (Nerogialli): Granata, Antenucci, Di Marco, Sboro, Di Foglio (fino al 45'), Patriarchi, Bozzelli, Sebastiani, D'Angelo, Cicchini, Frangione, Frasca
12 vs.12 e abbondanza di giocatori, oggi, e soprattutto molti giovani in offerta 3 al prezzo di 1, (nel senso che in 3 non si arrivava all'età del capitàa). La 1°occasione è per i gialli, Frangione manda a lato sul palo sin.; al 11' Bozzelli smarca Marco Frasca, fa tutto da solo e sigla lo 0-1. AL 14' Sboro lancia Nicola Bozzelli, che in progressione stanga a fil di palo dx, 0-2. Al 16',su un intervento difensivo, il giallo Serafini si stira 'lu bicchèine' (tricipite) ed è costretto ad uscire, episodio questo che condizionerà la tenuta difensiva dei blu, in cui spicca Isoardi che per ben 4 volte anticipa Frangione (" Vittò-esclama il maresciallo-e mìche pùzze 'ndrà tòste sopr'a lu puarènde tò!"). Al 27',su un errore del blu Puddu in disimpegno Cicchini ruba palla e mette in moto subito Max Frangione, che scatta sulla sx e infila lo 0-2. L'unica occasione per i blu si registra al 38', su una triangolazione stretta con Salvatore, Piras mette a lato di poco. Nella ripresa l'elettrico Di Foglio ci abbandona per l'ennesimo 'ciambotto a lu' cumbuarùzze' (tra cummuère,cumbuère e cumbuarùzze, il nostro Gigino s'è fatto il programma delle 'manifestazioni' che manco l'Agenzia Per il Turismo di Vasto si sogna). Ristabilita la parità numerica, i blu provano ad affacciarsi in area gialla: al 7' l'irruente D'Adamo manda la palla ad 1m dal palo sx. Ma al 9' Max Frangione si fuma i marcatori della sua fascia e segna lo 0-4. Al 15' il blu Ronzitti serve il rientrante Lemme, oggi ala sinistra, ma il suo tiro si stampa sul palo sx e va fuori (nell'occasione il portiere Granata accoppa 'nu' scùppe 'ndèrre' e s'infortuna). Al 25' Bozzelli serve Pietro D'Angelo che scocca un diagonale secco dal vertice area piccola dx, la palla s'insacca sul 2°palo ed è euro-hulk-gol: 0-5. Ma Hulk, dopo 2' , manda incredibilmente alto ad 1 m dalla porta su traversone da dx di Bozzelli. Al 32' Soldano (oggi minestrina di verdure, e quindi giù di tono) "càcce la cupuèrte e lu cuscinèlle e s'àddorme'sulla panchina. Nel frattempo il tattico Vino'ammistìche li càrte' e sposta Salvatore jr. di punta, ma nel mentre Max Frangione al 31' viene servito al bacio da Cicchini e sigla lo 0-6. Al 43' per i blu c'è il gol della bandiera: Piras lancia Dante Salvatore che con un diagonale secco manda a fil di palo sx, ed è il finale 1-6. Frangione a fine partita pretende il pallone da autografare, ma questo è stato tempestivamente requisito da Emanuele.
Class.cannonieri: 8 gol: Frangione 7 gol:Angiolillo, Ronzitti go 4 gol:Ronzitti L 3 gol: Cicchini, D'Angelo, Serafini A, Sboro, Storto 2 gol: D'Adamo FP, Sebastiani 1 gol: Bozzelli, Fanucci, Frasca M, Piras, Salvatore D
domenica 28 ottobre 2012
Vi ha fatto male. Ma non è colpa nostra.
Chiedetevi una cosa: perchè TUTTA
LA STAMPA NAZIONALE
con trascurabili eccezioni, ha riportato la notizia della nascita di una
associazione che nel nome riporta Nicole Minetti? Eppure di pagine facebook a
lei dedicate ce ne sono tantissime. La risposta ve la diamo noi. Perchè nessuno
in Italia era ancora riuscito a dire
esplicitamente qualcosa di così dirompente, che pure era sotto gli occhi di
tutti. E cioè che se la signorina Minetti ed i vari “trota” ed i vari “batman”
sono dove sono, vuol dire che è proprio il “Sistema Italia” a non andare bene.
Vuol dire che la selezione della classe funziona... così come possiamo vedere
tutti. Funziona male. Punto e basta. Eppure neanche questo concetto, benchè
espresso in maniera così esplicita, è così nuovo. E allora, perchè ha fatto
così male a tanti la nascita dell'associazione? Ve lo diciamo noi ancora una
volta. Vi ha fatto così male perchè vi richiama alle vostre responsabilità.
Questa cosa non ve la dice mai nessuno. Se le cose vanno male, nessuno di voi è
esente da responsabilità. Invece i politici, che sanno comunicare benissimo,
fanno passare un messaggio, sempre il solito, che poi è questo: guardate quel
personaggio come è eccessivo/ridicolo/da gossip/macchiettistico... se le cose
vanno male è perchè nella classe dirigente in generale, e nella politica in
particolare ci sono persone come loro. Allora siamo tutti contenti. Noi votanti
siamo contenti perchè siamo bravi, infatti personaggi così da poco non li
abbiamo né scelti né votati noi. I politici sono contenti perchè quelli che non
sono macchiette si possono distinguere dai personaggi di cui stiamo parlando. I
personaggi a loro volta sono contenti anche loro, perchè tanto, benchè esposti
al pubblico ludibrio, cosa potrebbero mai fare di meglio nella vita? E con
quali soldi poi? Adesso vi rifacciamo la domanda: in questo sistema pensate di
avere una responsabilità oppure no? Oppure più brutalmente: pensate forse di
essere meglio voi?
Avendo rilevato il livello sub-neanderthaliano
di molti commenti, abbiamo evitato di occuparcene seriamente. Comunque
ringraziamo anche i commentatori più sgrammaticati, i più illogici, i più
idioti ed anche i più scurrili. Ci avete
fatto ridere molto, e ci avete ben rappresentato com'è il mitologico “mondo
della rete che si indigna”. Questo mondo fatto di eroi da tastiera,
immediatamente pronti... a non capire neanche l'italiano, ma che se c'è da fare
qualcosa di concreto si squaglia perchè sennò non si trova con gli orari
dell'aperitivo. A quelli invece che con una punta di spocchia sono venuti a
scrivere “sono meglio io perchè politicamente ho fatto questo” abbiamo risposto
con molta facilità, dimostrando e facendo capire che la responsabilità delle
cose che non vanno è anche la loro. Costoro erano quelli che si credevano
furbi, ma in realtà non lo erano affatto. I veri furbi hanno capito. Hanno
anche taciuto, perchè sanno che abbiamo ragione noi.
Quando l'Aragona era come l'Arena di Verona.
La stagione estiva partiva il 23 giugno, preceduta dalle "feste campestri", e chiudeva il 15 settembre seguita dalle "feste patronali".
Vasto era città di "Cultura" oltre che di "mare".sabato 27 ottobre 2012
Zia Trisina "a fore la porte" ...
Nei primi anni Sessanta, quando
iniziavo a girare da solo per la città, mia madre e mia nonna Maria, “la Mastra Marì ”, cominciarono a
darmi il compito di fare qualche “commissione”. Con me si parlava Italiano non
si diceva “la mmasciata”.
Per comprare il pane mi mandavano
a “lu Furnarille”, per comprare il latte o i latticini a “Izzarille”, per la
carne a “lu Rusce”, per il vino a Cicelelle oppure a “donna Bianca”, per altri
generi alimentari a “Pitrucce”. Da questi nomi la Vasto di allora appare come
una grande famiglia e almeno per me era così.
Non mi mandavano mai a comprare
il pesce perché comprare il pesce a Vasto è cosa “sacra”. Non mi mandavano a
comprare frutta e verdura poiché mio nonno Paolo era ortolano e quindi avevamo frutta e verdura fresca in
ogni momento dell’anno. Eppure in corso plebiscito c’era “Gino il casotto”,
altrimenti detto il re delle banane. Era specialista in questo frutto che
allora non era comune come ora. Allora qualche volta “tradivo” mio nonno che
invece era, tra l’altro, specialista in uva (premiato con diploma d’onore e
Lire 500 nel 1934 in
un concorso sulla coltivazione di questo frutto), fichi e fragole, e mi facevo
mandare a comprare le banane.
…………………..
Pensare che, all’epoca, andare a
Porta Nuova dove c’era il negozio di alimentari di Teresa Laccetti, la famosa
“zia Trisina a fore la porte” della mia canzone “lu Bobbone”, era una
avventura.
Da casa mia era lontanissimo. Si
scendeva vico storto del Passero all’ombra di torre d’Amante, attraverso largo
Siena si raggiungeva la “Cavuta” e da piazza Verdi, che io pensavo si chiamasse
così perché c’era il mercato della verdura, finalmente giungevo al negozio
delle meraviglie. C’era una vetrina piena di tutti i tipi di leccornie che un
bambino di allora potesse desiderare: Caramelle di ogni tipo, Lecca-lecca, foglietti
di “surrogato” di cioccolato, nugatine, noccioline zuccherate, ovetti di
“ostia” con sorpresa e tanto altro che lascio ad altri ricordare.
A vedere quello “spettacolo” ci
si dimenticava dell’odore forte delle latte contenenti sardine sotto sale o
tranci di tonno, intorno alle quali svolazzavano felici vespe di varia
grandezza.
Solo una cosa mi attraeva oltre a
quella vetrina. I contenitori della pasta con gli spaghetti appesi ad un asta.
Ogni volta che un cliente ne chiedeva, Zia Teresa ne prendeva una quantità, li
spezzava nella lunghezza giusta e li poneva sulla bilancia.
Che bella quella bilancia con i
pesi d’ottone da una parte e gli spaghetti dall’altra.
Ma delle bilance parleremo
un’altra volta.
venerdì 26 ottobre 2012
I ragazzi educati esistono.
Sono stato in piazza a curiosare sullo "sciopero" degli studenti e ho scambiato opinioni con miei coetanei sulla diversità tra i "nostri" tempi e i "loro". Non è il caso di tornare su questo argomento. Tornato a casa, vedo un ragazzo con una buccia di banana che cerca un cestino o un bidone per gettarla. A causa della raccolta differenziata bidoni non se ne trovano e largo De Litiis non è luogo di passeggio, quindi non merita cestini per i rifiuti. Una ragazza lo attendeva scocciata e gli ripeteva "e buttala per terra!" lui rispondeva "no, no voglio farlo". Allora sono uscito con un mio bidone per la raccolta di rifiuti e gli ho detto: "visto che sei un ragazzo educato mettila qui". Mi ha ringraziato e assieme alla ragazza - che si è vergognata di voltarsi a guardarmi - è andato via.
Fenomeni di "costume".
Se qualche tempo fa si è "solo" sorriso su un Sindaco di Milano che ha posato in Mutande. Perché ora ci si "indigna" sul "fenomeno Minetti? Ve lo siete chiesto? Io si.
giovedì 25 ottobre 2012
Lettera aperta
All'Assessore
all'Ambiente, dott.ssa Anna Suriani
e p. c.
al Signor Sindaco della Città del Vasto
e p. c.
al Signor Sindaco della Città del Vasto
Egregio Assessore, gentile Anna Suriani,
di certo – come Lei afferma - è "lotta non facile" quella richiesta dalla strage di palme in atto anche nel territorio di Vasto. Peraltro, mi permetta di pensare e subito annotare che il provvedere per tempo o comunque prima che i rami cominciassero a cadere a terra, pericolosamente, qualche risultato in più forse si poteva registrare.
Questo quanto alle palme, specie arborea che curiosamente soltanto oggi, perchè
attaccate dal terribile coleottero, si comincia a ritenere “non adatte” al
nostro territorio. “Sono da sostituire”,
“le sostituiamo”, sento dire. Se posso interloquire: troppo facile e comodo!
Quelle che abbiamo, e sono tante, sono
comunque un patrimonio del Comune e della collettività che vale la pena
salvare, se si riesce, e tenerselo.
Altro è, comunque, quel che, con questa
mia nota, desidero farLe rilevare. E’ un ‘richiamo’ che (come
scrivevo in “Palme o non palme ...”)
concerne una razionale e meditata gestione dell’Ambientalismo (verde o urbano)
in genere, e delle aree a verde nell’abitato
cittadino in particolare.
Se
occuparsi e preoccuparsi dell’Ambiente vuol dire aver cura dell’habitat antropico in cui viviamo, il
ritenere che ci si debba spendere soltanto per le aree di Riserva naturalistica
o di teorica “importanza comunitaria” è fuorviante per lo stesso
“ambientalismo” e, soprattutto, inaccettabile sotto il profilo civico, politico
e persino umano. Da tempo mi ostino a sostenere, in tal senso, che all’essere
umano, nel suo vivere associato, quale che sia la posizione della sua ‘domus’, si
deve la stessa attenzione e cura (e vorrei dire il rispetto) che occorre dare
al territorio nelle sue componenti morfologiche naturali. L’uomo stesso – mi si permetta di dire - è natura. Per poi ‘scendere’
dalle enunciazioni, teoriche ma non superflue e in strada, nei quartieri di
città e magari ...anche alla Marina della nostra Vasto; per contestualizzare quanto
sopra accennato, e prendendo nota di un Suo intervento e con riferimento ad
esso, mi permetta la seguente osservazione.
Lei, legittimamente, richiama l’attenzione
a quanto è stato fatto di recente (ma non certo ... “in Continuità”). Afferma che "in questi anni sono tornati a rifiorire angoli di Vasto prima
trascurati ed assediati da erbacce, come i giardini di Palazzo d’Avalos, la
loggia Ambling, via Adriatica, Belvedere Romani, piazza Rossetti, la villa
comunale, via Alborato, Sant’Onofrio ...”. Non a caso, peraltro, nulla di simile può dire della nostra Marina.
Le sembra di poco conto? Per l’assoluta importanza che ha tale peculiare zona
per Vasto, quale “Citta di vacanze”, oltre che d’arte e di cultura, a me pare
un assurdo il modo sciatto, approssimativo, sostanzialmente sine cura (o assai poca e molto distrattra) con cui l’Amministrazione
comunale in essa tiene le aree lasciate o destinate a verde (e non solo
queste). Nessuna cura specifica, quantoneno stagionale alle sue aiuole, nessun
rizzollamento, neppure più una ripulitura dalla coltre di sabbia che in inverno
si deposita. Come – mi domando
spesso nel mio ‘ritorno’ stagionale e periodico al “paese” - Lei e tutta la Giunta , come i consiglieri
comunali tutti possono pensare che la
Marina non abbia bisogno anch’essa (e per interesse turistico
ancor più) di avere “angoli fioriti”? E questo riguarda – come Lei ben
sa – sia le aree pubbliche o date in Concessione che quelle private, in
considerazione che ciò che è “a vista” e che dunque costituisce immagine e
fisionomia del luogo, è un bene comune o
comunitario, con i suoi obblighi e doveri. Non è solo questione
giuridica, bensì un’intelligente politica per la quale l’ambiente urbano è pensato (e curato) non più solo come insieme di edifici,
strade e parcheggi, ma come veri e propri sistemi in grado di
interagire in modo soddisfacente con gli abitanti.
Se questo è, o auspicabile che sia,
anche Lei - come io credo – non potrà di
certo ritenere tollerabile da parte dell’Ente pubblico, direttamente o
indirettamente, ogni incuria, trascuratezza, abbandono, uso improprio del luogo
in genere e del bene di cui si ha proprietà o possesso. Non esemplifico in
merito. Ogni vastese, e purtroppo molti vacanzieri nostri ospiti, tutti vedono in quale in stato di
progressivo e abitudinario degrado è tenuta la nostra Marina e molta parte
del territorio costiero ad eccezione di Aderci. Mentre il Presidente della
nostra Regione Abruzzo - per sua insondabile opinione - lo auspica, qualcun
altro ha scritto recentemente, con giusta preoccupazione, di una manifesta “meridionalizzazione” politico-territoriale
di Vasto. A me pare che questo possa dirsi, dannosamente, anche della nostra stazione balneare, laddove è evidente a tutti un progressivo trascinamento ‘in basso’ del
luogo, quanto a usi e costumi, pubblici e privati.
Concludo sperando,
forse illudendomi, che nella prossima
stagione estiva si possa affermare che ...”son
tornate a fiorire le viole”, o magari le rose ed altro, anche alla Marina
di Vasto. Tanto, per dirlo ... “con i fiori”, ma che, ovviamente, non può
bastare.
Civicamente, quanto
amichevolmente,
Giuseppe
Franco Pollutri
Vasto cambia
Un altro impegno mantenuto. Finalmente il l'Amministrazione comunale ha cominciato a ristrutturare il mercato coperto di Santa Chiara. Nella foto potete ammirare la nuova collocazione dei punti vendita all'interno. Ampliate doverosamente le categorie merceologiche dei prodotti in vendita. Un plauso al sindaco e all'assessore al commercio per l'impegno profuso. Continuiamo così! "Vasto cambia"
Tutte le piste ciclabili vengono al pettine.
Mentre i poverini di questo mondo sfogano
la loro incapacità di leggere la realtà che li circonda insultando in maniera
anche scurrile e senza ritegno alcuno l'associazione “Amici di Nicole Minetti
ovvero: credete forse di essere meglio voi?”, a Vasto scopriamo che paghiamo
cifre salatissime per la cattiva manutenzione delle strade. Pero' abbiamo
smantellato l'anello di Piazza Rossetti che era l'unica pezza di asfalto buono
che avevamo a Vasto. Di più, scopriamo che il comune è chiamato a rispondere
degli incidenti tra pedoni e ciclisti sulla pista ciclabile. Direi io - evidentemente e logicamente - è o non è responsabilità del comune indicare
chiaramente chi può utilizzare la pista ciclabile? Se i pedoni non possono
accedere, il comune ha mai provveduto ad irrogare sanzioni ai trasgressori?
Oppure i pedoni possono accedere? E nel caso degli incidenti, il comune sta
provvedendo a rivalersi su chi (pedoni o ciclisti) ha assunto comportamenti
scorretti? Non ci avevate pensato vero? E certo, voi avevate da pensare alla
Minetti.
mercoledì 24 ottobre 2012
Presto al Maxxi. Parola di Giovanna Melandri
Prestazione di opera ... d'arte.
"La camicia dell'imbianchino" opera dell'artista Francescopaolo D'Adamo, saggia una forma nuova e differente di relazione con il pubblico. Dalla casa al cantiere e viceversa senza passare da spazi espositivi e mostre. Un'ospitalità destinata a non trasformarsi in possesso. Si percepisce ma non si aliena (se non in altre forme). L'obiettivo dell'artista è al contrario quello di coinvolgere il maggior numero possibile di persone che adotteranno - nella forma di affido transitorio di qualche giorno - la sua opera per poi passarla al "cantiere" successivo. L'esibizione avverrà ogni volta a chi ha prenotato il suo "lavoro", secondo profili e schemi via via diversi, anche in rapporto all'ambiente di accoglienza. Un evento artistico destinato a prolungarsi nel tempo - e negli spazi - che il pubblico stesso determinerà attraverso le proprie richieste di "prestazione d'opera".
martedì 23 ottobre 2012
La voce di un "chierichetto" fuori dal coro.
Ho ricevuto la lettera che pubblico, perché esprime un punto di vista diverso, sul problema del "petrolio". L'autore della lettera, parlando garbatamente della presa di posizione dei Vescovi sulla questione, evidenzia un concetto preciso: quando si parla di un argomento si dovrebbero analizzare tutte le sfaccettature di questo e non "cavalcare" solo il pensiero "comune".
Sgrammaticato come solo uno scomunicato potrebbe.
Sabato 20 la mia attenzione si è soffermata
sulla locandina del quotidiano "il Tempo" che annunciava una
"scomunica" da parte dei vescovi ai politici che inseguono il
petrolio. Vabbè, continuo la mia passeggiata. Ma al''improvviso un dubbio mi
attanaglia: se politici vengono così
additati, cosa ne sarà di quei poveracci che lavorano nel settore dell'energia,
del petrolio e del gas? saranno anche loro vittime di scomunica?
La faccenda diventa sempre più
interessante...allora mi procuro una copia dell'articolo e leggo che è proprio
il CEAM (Conferenza Episcopale Abruzzo e Molise) che mette in guardia i
politici dai facili guadagni delle attività estrattive (forse royalties), perché
esse (ovvero le attività) porterebbero solo morte, distruzione e malattie; in
più l'ambiente sarebbe seriamente compromesso da esalazioni di zolfo e pozze di
pece bollente (forse questo ha generato in loro il desiderio di
"scomunica").
Monsignori miei, ma le vostre prestanti
autovetture con autista con che cosa vengono alimentate se non con un derivato
del petrolio estratto presso località dove la fame e la violenza regnano
sovrani? Allora scomunichiamo anche le compagnie petrolifere!
Sindaco di questa ex ridente cittadina che un
giorno chiedi con reverenza ad uno degli uomini più potenti d'Italia di
investire qui in Abruzzo e poi vai a marciare tranquillo a Manfredonia, di
giallo vestito con a tracolla la fascia tricolore, ti sei mai chiesto il pudore
e la coerenza dove abitino?
Fruitore di biciclette elettriche, ipad, ipod,
iphone e quanto più ne esista del mercato informatico, dov'è che ricarichi il
tuo gadget tecnologico se non collegandolo alla presa di corrente? E la
corrente che utilizzi da dove pensi che arrivi? Dalle orrende pale eoliche che
hanno deturpato tutto il comprensorio (sì, deturpato, in barba a chi le
considera una formidabile macchina che genera energia pulita. Questi impianti come
ci arrivano sui crinali dell'Abruzzo forte e gentile, con il teletrasporto?)
Sostenitori del parco della riserva, ma ancora
non vi stancate di sostenere un qualcosa che non c'è, di fare il gioco di
persone che sfruttano il vostro tempo, la vostra encomiabile dedizione (e non
solo) solo per un loro preciso tornaconto? Abbiamo festeggiato il parco che non
c'è la scorsa estate,non ve ne ricordate?
Il problema è un altro: viviamo in un
territorio che giorno dopo giorno perde volontà, posti di lavoro e la faccia. Energia
non è come dicono i vescovi lavoro e reddito solo ad appannaggio di pochi,
potrebbe essere una carta in più per stimolare gli investimenti (di qualunque
tipo) nella nostra regione, potrebbe dare vita anche ad insediamenti che si
occupino di ricerca, sperimentazione, una boccata di ossigeno che si traduce in
gente nuova, di tutti i continenti.
Anche questo è petrolio, alla faccia di coloro
che si ostinano a darci solo una immagine di esso: perché temono che una voce
fuori dl coro ne possa chiamare un altra e poi un altra ed un altra ancora.
Essi pretendono di conoscere LA
VERITA', perché sanno di avere a che fare con una cultura
ferma al'era della metallurgia, intesa come catena di montaggio.
Associazioni, comitati, vescovi, istituzioni
devono sedersi attorno ad un tavolo e pianificare quello che potrebbe essere
sfruttando le risorse del sottosuolo: QUESTO devono fare! Devono monitorare
senza tregua le installazioni industriali SENZA farsi ostacolare dai
controllati. Non si può essere sempre contro a tutto!
Concludo con una battuta: è opinione comune,
al bar come dal barbiere che "è ora di andarsene dall'Italia, perché
questo paese fa schifo e non dà nessuna certezza". Mete privilegiate:
Inghilterra
Francia
Germania
Stati Uniti
(c'era una volta la) Spagna
Guarda caso i primi 4 paesi hanno una
dipendenza energetica dall'estero minore di quella dell'Italia (producono
energia in svariate forme, anche estraendo petrolio.
Qualcosa vorrà pur dire
lunedì 22 ottobre 2012
So messe a rebbelle lu Uaste! (e non solo)
Nel vocabolario vastarolo, non è
riportata la parola “aribelle” e
nemmeno la forma “a ribbelle”. Questo
perché non esistono parole o formule grammaticali che significano nella nostra
“lingua” (qualcuno dice dialetto)
mettere a soqquadro. Io, penso di avere capito da dove nasce il detto
“ha messe a ribbelle (lu Uaste, lu quartire, la case eccetera)”.
Nel maggio 1934, stazionò nella
nostra città, per ben 10 giorni, un Circo.
Immaginate in una tranquilla e
sperduta cittadina dell’Abruzzo citeriore la presenza di un Circo che proponeva
scimmie e cani ammaestrati, asinelli incavalcabili, animali feroci di diverse
razze (un gruppo di “6 leoni 6”
ammaestrati, presentati dal più giovane domatore del mondo, Sig. Dante
Bellucci) artisti di prim’ordine come i celebri cavallerizzi Freres-Bellucci
(reduci dai trionfali successi di America e Inghilterra), le sorelle Ines e
Anita eleganti cavallerizze, Ginnasti, Contorsionisti, Velocimani, Atleti,
Lottatori, Bravi equilibristi, i più forti saltatori, una schiera di pagliacci
con Bagonghi alto 70 cm .
i Cow Boy cavallerizzi e tiratori di lacci
rivali di Tom Mix, ecc.
Immaginate spettacoli tutte le
sere alle 20,30 e matinèe a prezzi popolarissimi.
Sapete come si chiamava questo Circo? Si chiamava ARBELL.
I vastesi che ancora parlano un
po’ il dialetto provassero a pronunciare la parola Arbell. Si accorgeranno di
dire: “a. r. bbell” (a ri bbelle).
Per i “vastaroli”, sempre pronti
a dare soprannomi o creare parole che col loro suono rendano in maniera
appropriata il senso di quello che si dice, il frastuono, il fracasso, la
pubblicità, lo stupore, l’ansia, se vogliamo anche lo sconcerto (si dice che
nei circhi si annidano ladri e puttane) portati a Vasto dal Circo Arbell, ha
originato il detto “ha messe a ribbelle”.
Questa intuizione mi è venuta in
questi giorni in cui una mia iniziativa ha messo “a rbell” non solo Vasto ma
tutta l’Italia. Questo grazie ad internet.
A questo punto potrei mettermi a
fare un lungo discorso sulla “democrazia partecipativa” ma a cosa servirebbe?
Forse a sentirmi augurare un tumore per me e per i miei familiari oppure subire
ulteriori minacce oltre a quelle che sto subendo? A che vale essere un “leone” se ti costringono
a vivere nella gabbia, e’ meglio che mi accontenti di essere un “Bagonghi alto 70 cm ”. Almeno ….
A proposito: Chi tenesse animali equini di scarto li portasse al Circo che li acquista per pasto alle belve.
domenica 21 ottobre 2012
Scarpasciudd
E' COLPA DELLA BRILLANTINA.. MINETTI
sabato 20 ott'12, campo Incoronata.
IGIENISTI DENTALI MASSAGGIATRICI 2 - 4
arbitro Gianfranco Ruzzi
IGIENISTI DENTALI (Rossoblu): Granata, D'Adamo P, Ronzitti N, Serafini, Puddu, Soldano, Vino, Angiolillo(dal 22'Sebastiani), Ronzitti L, Reale
MASSAGGIATRICI (Gialloneri): D'Adamo A, Antenucci, Di Marco, Di Foglio, Patriarchi, Sboro, Bozzelli, D'Angelo, Cicchini, Frangione
Oggi a ranghi ridotti (10 vs.10), gli scarpasciùdd' escono eccezionalmente dall'ambito europeo per assumere nomi di squadre ... attuali. Aria pesante sin dall'inizio, oggi al catino 'Incoronata', vuoi per Soldano che a inizio partita, 'ammòlla un riscaldino' giusto per creare un certo ambiente ... intimo, vuoi anche per uno sciagurato contadino confinante che ha bruciato 'fùije, ristrèppele e cìppa sìcche', generando così un fumo acre ''ca s'à mèsse 'ngànne' per tutti i 90', come se fossimo tutti davanti ai ca-minetti. Comunque s'inizia con una traversa, al 9' su destro di Frangione; all'11 i gialli sbloccano: Cicchini smarca sulla sx Franz Sboro, sinistro teso a fil di palo, 0-1. (Che Cu .. Ops! non si può dire.) Ma i blu pareggiano al 13': palla filtrante di Vino per Angiolillo che arriva in ritardo, ma poi si trasforma in assist per lo scattante Lorenzo Ronzitti, Di Foglio nell'intento di'fuffiàrjie'la palla la allunga di piede verso il portiere, ma l'allungo è alto e, scavalcato il portiere,s'infila in rete: 1-1. Al 15' su cross teso da sx del blu Ronzitti, Patriarchi anticipa Reale nella deviazione e mette un filo alto, sfiorando un altro clamoroso autogol. Al 25' il giallo Di Marco serve Max Frangione, che finta sulla sx si accentra e in progressione scarta 3 avversari e insacca l'1-2. Al 27' il blu Luigi Angiolillo, tentando di deviare un cross da sx di Reale, scivola su una chiazza di Brillantina Linetti a centro area e si stira; ma sebbene poi si trascini in campo giocando da fermo, riesce a trovare lo spunto vincente sulla fascia sx, al 28', con un preciso destro teso, incrociando sul palo dx, e pareggia 2-2: ma il bomber blu deve lasciare il campo di gioco, e viene sostituito da Sebastiani. I blu si fanno sotto anche con Reale dopo 1', stavolta è il portiere D'Adamo che sventa la minaccia. Al 41' i gialli si riportano in vantaggio: dopo un'altra traversa presa al 39', Max Frangione stanga a rete di sinistro, ed è 2-3. Nella ripresa, pochi sono gli avvenimenti: il giallo Bozzelli (esordiente) nonostante la sua atleticità, pecca molto di protagonismo ignorando (e facendo infuriare) i compagni; i blu s'innervosiscono con Vino, che alla maniera di un embargo internazionale, dichiara a Soldano che non gli passerà più un pallone in vita sua (moratoria ONU): per ritorsione, Soldano, osservando Serafini in varie sortite in attacco, lo apostrofa come quadrupede ragliante. Ma soprattutto i blu mantengono ancora per opera del portiere Christian Granata, che si prende un'ampia rivincita sulla scorsa prestazione: mirabolanti parate al 11' su Bozzelli; al 16' su preciso tiro all'incrocio dx vola come NemboKid e devia fuori; al 23' con Frangione solo davanti a lui, si salva col tacco del piede: insomma una saracinesca umana, che però alla fine cede (solo al 30'), quando il giallo Frangione lancia Pietro D'Angelo che s'invola sulla sx e fulmina Granata con un destro preciso: 2-4; il nostro Hulk esulta proprio come il super-eroe marvel, 'zumbuànne pi d'àrie a pita aunìte gnè nu luèbbre'e automandandosi a quel paese, bontà sua, per essersi sbloccato dal digiuno. Al 41' al termine di un'azione di attacco dei blu, Vino da dietro intima 2 volte a Ronzitti di tirare, ma ne esce fuori una loffitèlla: D'Adamo smarcato impreca verso Vino: "scì, scì, tìra-tìre , va a vènne li fìchere a SandaChiàre!": è la perla finale che chiude definitivamente le ostilità.
Class.cannonieri: 7 gol: Angiolillo, Ronzitti go 5 gol: Frangione 4 gol: Ronzitti L 3 gol: Cicchini, Serafini A, Sboro, Storto 2 gol: D'Adamo FP, D'Angelo, Sebastiani 1 gol: Fanucci, Piras
sabato 20 ottobre 2012
Lo spirito dell'Associazione Nicole Minetti.
Quello che riporta il comunicato sotto pubblicato, va nella direzione di quanto sollevato con la fondazione dell'Associazione Nicole Minetti. Vale a dire: se la legge prevede questi privilegi perché la consigliera regionale Minetti deve rinunciarci e gli altri no? Perché forse gli altri producono di più? (Lo dovrebbero dimostrare). O forse solo perché la Minetti è una donna "appariscente",quindi, nell'immaginario collettivo, stupida eccetera eccetera?
Dobbiamo cambiare la regola. Ma credete che chi siede in quegli scranni lo farà?
Rifondazione Comunista avvia a Vasto la campagna referendaria “Stop ai privilegi, difendi i tuoi diritti”.
Già la mattina di sabato 20 ottobre saremo in Piazza Diomede per:
Già la mattina di sabato 20 ottobre saremo in Piazza Diomede per:
- togliere i privilegi alla casta eliminando le diarie dei parlamentari;
- ripristinare l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori;
- cancellare l'articolo 8 della cosiddetta "manovra di ferragosto" del 2011, che permette alle aziende di derogare leggi e contratti collettivi ogni volta che gli fa comodo;
- una proposta di legge per l'ottenimento del reddito minimo garantito, affinché le persone a basso reddito possano ricevere 600 € al mese e l’accesso ad una serie di beni e servizi.
Sono tre referendum ed una proposta di legge di iniziativa popolare per cambiare il Paese, per abolire i privilegi e difendere i diritti. Due questioni che non possono essere separate, perché i privilegi della casta vanno di pari passo con la riduzione della qualità di vita dei cittadini. Ed i riflessi delle questioni nazionali si notato chiaramente a livello locale.
Il pareggio di bilancio approvato del governo Monti, che costringerà gli Enti locali ad aumentare le tariffe ad esempio per asili nido, mense, assistenza domiciliare che pagheranno i cittadini, è stato votato da parlamentari del PD, del PDL, dell’UDC e di FLI che intanto intascano migliaia di euro di diaria.
Questi stessi parlamentari, compresi quelli eletti in Abruzzo, hanno approvato la manomissione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che rende praticamente impossibile il reintegro di lavoratori ingiustamente licenziati. Un provvedimento che si è aggiunto all’introduzione dell’articolo 8 della “manovra di Ferragosto” che rende le leggi sul lavoro un fatto privato.
È chiaro che da chi oggi siede in Parlamento per sostenere il governo Monti non possiamo aspettarci miglioramenti per le vite dei cittadini. Il cambiamento del Paese può partire dal basso, a cominciare dal sostegno ai referendum, firmando per una giusta causa.
Il pareggio di bilancio approvato del governo Monti, che costringerà gli Enti locali ad aumentare le tariffe ad esempio per asili nido, mense, assistenza domiciliare che pagheranno i cittadini, è stato votato da parlamentari del PD, del PDL, dell’UDC e di FLI che intanto intascano migliaia di euro di diaria.
Questi stessi parlamentari, compresi quelli eletti in Abruzzo, hanno approvato la manomissione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che rende praticamente impossibile il reintegro di lavoratori ingiustamente licenziati. Un provvedimento che si è aggiunto all’introduzione dell’articolo 8 della “manovra di Ferragosto” che rende le leggi sul lavoro un fatto privato.
È chiaro che da chi oggi siede in Parlamento per sostenere il governo Monti non possiamo aspettarci miglioramenti per le vite dei cittadini. Il cambiamento del Paese può partire dal basso, a cominciare dal sostegno ai referendum, firmando per una giusta causa.
PRC - Federazione della Sinistra
Circolo "Sante Petrocelli" di Vasto (CH)
Circolo "Sante Petrocelli" di Vasto (CH)
“si me mette a venne li cappille, la gende nasce senza cocce”
Saltando nel tempo, tra la
gioielleria Colangelo di via Pampani (anni Dieci) e i Magazzini Gamma (anni
Settanta), è venuto fuori un ricordo: per attrarre clienti “la Gamma ” ospitò Mike
Bongiorno. Per la verità il grande Mike
venne diverse volte nella nostra città. Io lo ricordo per il Cantagiro. Questa
manifestazione non fece tappa a Vasto ma passò per la Marina e, con Mike, tanti
cantanti e tanti attori animarono viale Dalmazia.
Chi dice Mike però dice quiz e
quindi non posso sottrarmi dal proporre la domanda: “qual è il negozio più
antico di Vasto?”
In tanti ci penseranno un po’,
magari grattandosi la testa. Altri invece indovineranno subito. “Stella”, il
negozio di cappelli.
“Fiato alle trombe Turchetti!
Risposta esatta”.
In corso de Parma che allora era
detto “la Corsea ”,
nel 1867 Francescopaolo Stella fondò l’omonima cappelleria. Il negozio
all’epoca era di dimensioni doppie rispetto all’attuale e dava lavoro a diverse
persone. Fino agli anni Sessanta, quando fu apposta sull’ingresso del locale la
cornice con stipiti e epistilio in travertino, era ancora leggibile la scritta
“Cappelleria di Francescopaolo Stella”.
Per la Signorina Ester
non vale il proverbio che dice: “si me
mette a venne li cappille, la gende nasce senza cocce” (se mi metto a vendere
i cappelli la gente nasce senza testa). A Vasto se vuoi un cappello “vero” devi
andare da “Stella”.
venerdì 19 ottobre 2012
Scusate
L'Associazione Amici di Nicole Minetti ovvero: credete forse di essere meglio voi? Sta assorbendo tutto il tempo che posso dedicare al web. Scusate se oggi e per qualche altro giorno non scriverò. Approfitto dell'occasione per ringraziare chi ha compreso il significato dell'iniziativa e i numerosissimi associati. Purtroppo è difficile "controllare" la stampa e spesso leggiamo cose che non abbiamo detto né pensato. Il comunicato stampa ufficiale è in rete e chi lo legge potrà capire.
... e che dire!
Il 15 novembre 2012 scade il Bando di partecipazione“Gioielli d’Italia” ed. 2012,“volto a promuovere il turismo nazionale e a realizzare ogni utile collaborazione al fine di coordinare e rendere sinergiche le azioni di interesse per gli Enti locali, in coerenza con il rilancio del sistema turistico italiano perseguito dal Ministro per il turismo”.
Lo ricorda in rete un vastese, ormai stabilmente etichettato sui Media come “ex-consigliere del centrosinistra”, ma di cui ci sfugge quale sia stato l’apporto personale dato alla buona amministrazione civica e alla valorizzazione dei “giacimenti artistici del nostro territorio”, considerato che nella trascorsa Consigliatura comunale ha potuto ‘giostrare’ in maggioranza e che anche ora, (immaginiamo) a questa faccia riferimento. Lodevole cosa, per carità, sollecitare Vasto (ma chi in particolare ?) “a sfruttare l’occasione”, ma non capiamo con quali presupposti, qualitativi e d’immagine, ci si possa oggi candidare al Concorso.
Lo ricorda in rete un vastese, ormai stabilmente etichettato sui Media come “ex-consigliere del centrosinistra”, ma di cui ci sfugge quale sia stato l’apporto personale dato alla buona amministrazione civica e alla valorizzazione dei “giacimenti artistici del nostro territorio”, considerato che nella trascorsa Consigliatura comunale ha potuto ‘giostrare’ in maggioranza e che anche ora, (immaginiamo) a questa faccia riferimento. Lodevole cosa, per carità, sollecitare Vasto (ma chi in particolare ?) “a sfruttare l’occasione”, ma non capiamo con quali presupposti, qualitativi e d’immagine, ci si possa oggi candidare al Concorso.
“Scopo del progetto - recita il Bando del Governo Italiano, Presidenza del Consiglio - è la promozione del "buon vivere" italiano, contribuendo ad incrementare le politiche di destagionalizzazione attraverso la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, turistico, storico-urbanistico, architettonico ed enogastronomico del sistema delle Autonomie locali italiane, sempre nell’ottica del recupero e del rilancio dell'immagine dell'Italia”.
Mentre invitiamo l’ex-consigliere a rileggersi il bando e capire bene cosa, precisamente, si richieda per presentarsi con qualche speranza di considerazione e successo, ci vengono forti dubbi che costui viva e operi, a occhi aperti, nel luogo. Comunque, cominci lui a mostrarci quel che chiede ad altri, ovvero“una mappa di tutti i giacimenti artistici del nostro territorio”, precisando diligentemente in che stato sono, come vengono valorizzati, quale contributo stanno dando alla politica di “destagionalizzazione” e “valorizzazione”, ...”sempre nell’ottica del recupero e del rilancio dell'immagine ...di Vasto”.
GFP
La strada della vergogna.
Non bastava “la strada della
vergogna” come la ha ribattezzata lo stesso Sindaco, chiedendo scusa per lo
stato di abbandono di via San Rocco in consiglio comunale(salvo poi lasciare
tutto nel degrado di sempre)e il tentativo a dir poco
goffo di finanza creativa proposto da qualcuno della vendita di Aqualand. Non
bastava lo scempio di Fosso Marino che a distanza di più di 6 anni di “non
governo” di questa maggioranza non riesce ancora a vedere la luce della
definitiva soluzione. Non bastava la manifesta incapacità a gestire anche
l’ordinaria amministrazione come evidenziano le ripetute inchieste dei siti di
informazione sul totale abbandono del tratto di passeggiata davanti al monumento
alla bagnante e più in generale di Vasto Marina, delle continue proteste dei
residenti dei quartieri periferici della città, della situazione vergognosa della
pista ciclabile di Vallone Lebba, delle rotatorie poste “transitoriamente” per
verificarne gli effetti sulla viabilità e “transitoriamente” lasciate a
verificare lo stato del loro degrado da più di 2 anni, di strutture sportive
ottenute quale scomputo degli oneri di urbanizzazione e mai inaugurate, per
anni, salvo comunicati stampa che ne annunciavano pomposamente la messa a
disposizione della città. Non bastava neanche la totale mancanza di
progettualità e obiettivo di prospettiva da dare ad una città che grazie alla
sua “illuminata” guida degli ultimi 6 anni, non sa più se ha una vocazione
turistica o da residenza sanitaria assistenziale( con tutto il rispetto che si
deve a questo tipo di attività!). Non bastavano le liti e le divisioni dei
precedenti 5 anni, ora abbiamo un nuovo problema, si chiama Psi. Per non parlare delle procedure di gara, come
quelle per la piscina comunale, totalmente o in parte contestate dagli organi
della giustizia amministrativa o ispettiva. E vogliamo parlare del “tonfo” della
differenziata e degli aumenti delle tariffe? Ecco, siccome tutto questo e tanto
altro ancora che non elenchiamo per mero amor di patria, non bastava,
apprendiamo con stupore, quasi basiti, la svolta di attivismo del Sindaco. Che
fa? Propone niente poco di meno che un aleatorio, non certo, possibile,
auspicabile, project financing per l’ex asilo Carlo Della Penna. Mica per una
struttura che cambi il volto della città, che attragga a Vasto investimenti
importanti e possibilmente in Ati con le aziende locali! Ma neanche per sogno,
lui ci racconta di nuovo che i soldi non ci sono più, che la crisi ci
attanaglia e bla bla bla. Ma i soldi non ci sono più per tutti gli 8.092 comuni
d’Italia e noi ci chiediamo, versano tutti nelle condizioni appena descritte?
No, crediamo invece sia vero il
contrario, che questa favola dei soldi che mancano offende la dignità di Vasto
e dei Vastesi, i soldi sono molto meno di prima, è vero, ma quelli che ci sono
vengono spesi in base alle priorità che sceglie la Politica, quindi il Sindaco
di Vasto. Per cui, parafrasando il principe De Curtis gli diciamo: ma ci faccia
il piacere! Trovi i soldi, perché è suo
dovere, per riportare quell’asilo alla sua dignità e dargli il ruolo che merita
nella nostra città. Quanto al resto, che altro dire, il giudizio su questi anni
di governo è ormai segnato e non certo verso l’alto.
Valerio Ruggieri
Coordinatore Cittadino Progetto per Vasto
Coordinatore Cittadino Progetto per Vasto
giovedì 18 ottobre 2012
Associazione Amici di Nicole Minetti.
Dopo gli Amici del toson d'oro, gli Amici del teatro rossetti, gli Amici di zampa, Amici degli anziani, Amici di punta aderci, Amici del golf vasto, Amici di Vincenzo Canci, Amici di Robespierre ... nasce l'associazione Amici di Nicole Minetti con lo scopo di combattere la maniera superficiale e ipocrita di vedere le cose.
Nasce a Vasto l’Associazione “AMICI DI
NICOLE MINETTI ovvero: credete forse di essere meglio voi?” La prima
associazione in Italia a sostegno di Nicole Minetti e di quello che lei
rappresenta.
In Italia abbiamo tanti problemi. Quando
non ne abbiamo, cerchiamo di inventarcene di veri e di falsi. Soprattutto però
ci distinguiamo per l'incapacità di valorizzare i nostri patrimoni. Gli
scandali si susseguono e gli sprechi fanno rabbrividire eppure quando abbiamo
qualcosa di speciale non sappiamo cosa farne. Nicole Minetti è qualcosa di
speciale, ma in tanti non l'hanno capito. Nicole Minetti è una risorsa del
nostro Paese. Noi siamo convinti che lei rappresenti al
meglio e più di altri il vero zeitgeist. E se allora questo “spirito del tempo”
non ci piace, che vogliamo fare? Voi volete dire che il nostro tempo non vi
piace? Siete liberi di farlo. Noi invece pensiamo che per colpa di qualcuno o
di tutti noi, questo è il “tempo” in cui viviamo e in questo “tempo” dobbiamo
operare. Noi pensiamo, che l'oceano di ipocriti da cui siamo circondati, ha
perso un'altra occasione forse irripetibile. Poteva essere l'occasione più
incredibile per porre la questione della selezione della classe dirigente.
Poteva essere l'occasione per discutere finalmente del perché è possibile
trovare fra i candidati un “trota” per Bossi o un “trota” per Di Pietro. Oppure
un Batman oppure un Maruccio oppure una fila lunghissima di impresentabili. E
invece non è successo. Di questo gli ipocriti preferiscono non discutere. A
loro basta criticare la
Minetti. Ma perché, gli “altri” sono forse meglio della
Minetti? Capite certamente cosa intendiamo dire. Per questo la nostra
associazione ha come sottotitolo: credete forse di essere meglio voi?
Chi volesse aderire all’associazione può
farlo cliccando mi piace, gratuitamente (non è prevista dallo statuto alcuna
quota associativa) sulla pagina Facebook : Amici di Nicole Minetti. https://www.facebook.com/pages/Amici-di-Nicole-Minetti/103273209833265
A breve contiamo di comunicare alla stampa un evento del quale
Nicole Minetti sarà madrina e potrà finalmente venire a salutarci.
Iscriviti a:
Post (Atom)