martedì 23 ottobre 2012

La voce di un "chierichetto" fuori dal coro.


Ho ricevuto la lettera che pubblico, perché esprime un punto di vista diverso, sul problema del "petrolio".  L'autore della lettera, parlando garbatamente della presa di posizione dei Vescovi sulla questione, evidenzia un concetto preciso: quando si parla di un argomento si dovrebbero analizzare tutte le sfaccettature di questo e non "cavalcare" solo il pensiero "comune".

Sgrammaticato come solo uno scomunicato potrebbe.
Sabato 20 la mia attenzione si è soffermata sulla locandina del quotidiano "il Tempo" che annunciava una "scomunica" da parte dei vescovi ai politici che inseguono il petrolio. Vabbè, continuo la mia passeggiata. Ma al''improvviso un dubbio mi attanaglia: se  politici vengono così additati, cosa ne sarà di quei poveracci che lavorano nel settore dell'energia, del petrolio e del gas? saranno anche loro vittime di scomunica?
La faccenda diventa sempre più interessante...allora mi procuro una copia dell'articolo e leggo che è proprio il CEAM (Conferenza Episcopale Abruzzo e Molise) che mette in guardia i politici dai facili guadagni delle attività estrattive (forse royalties), perché esse (ovvero le attività) porterebbero solo morte, distruzione e malattie; in più l'ambiente sarebbe seriamente compromesso da esalazioni di zolfo e pozze di pece bollente (forse questo ha generato in loro il desiderio di "scomunica").
Monsignori miei, ma le vostre prestanti autovetture con autista con che cosa vengono alimentate se non con un derivato del petrolio estratto presso località dove la fame e la violenza regnano sovrani? Allora scomunichiamo anche le compagnie petrolifere!
Sindaco di questa ex ridente cittadina che un giorno chiedi con reverenza ad uno degli uomini più potenti d'Italia di investire qui in Abruzzo e poi vai a marciare tranquillo a Manfredonia, di giallo vestito con a tracolla la fascia tricolore, ti sei mai chiesto il pudore e la coerenza dove abitino?
Fruitore di biciclette elettriche, ipad, ipod, iphone e quanto più ne esista del mercato informatico, dov'è che ricarichi il tuo gadget tecnologico se non collegandolo alla presa di corrente? E la corrente che utilizzi da dove pensi che arrivi? Dalle orrende pale eoliche che hanno deturpato tutto il comprensorio (sì, deturpato, in barba a chi le considera una formidabile macchina che genera energia pulita. Questi impianti come ci arrivano sui crinali dell'Abruzzo forte e gentile, con il teletrasporto?)
Sostenitori del parco della riserva, ma ancora non vi stancate di sostenere un qualcosa che non c'è, di fare il gioco di persone che sfruttano il vostro tempo, la vostra encomiabile dedizione (e non solo) solo per un loro preciso tornaconto? Abbiamo festeggiato il parco che non c'è la scorsa estate,non ve ne ricordate?
Il problema è un altro: viviamo in un territorio che giorno dopo giorno perde volontà, posti di lavoro e la faccia. Energia non è come dicono i vescovi lavoro e reddito solo ad appannaggio di pochi, potrebbe essere una carta in più per stimolare gli investimenti (di qualunque tipo) nella nostra regione, potrebbe dare vita anche ad insediamenti che si occupino di ricerca, sperimentazione, una boccata di ossigeno che si traduce in gente nuova, di tutti i continenti.
Anche questo è petrolio, alla faccia di coloro che si ostinano a darci solo una immagine di esso: perché temono che una voce fuori dl coro ne possa chiamare un altra e poi un altra ed un altra ancora. Essi pretendono di conoscere LA VERITA', perché sanno di avere a che fare con una cultura ferma al'era della metallurgia, intesa come catena di montaggio.
Associazioni, comitati, vescovi, istituzioni devono sedersi attorno ad un tavolo e pianificare quello che potrebbe essere sfruttando le risorse del sottosuolo: QUESTO devono fare! Devono monitorare senza tregua le installazioni industriali SENZA farsi ostacolare dai controllati. Non si può essere sempre contro a tutto!
Concludo con una battuta: è opinione comune, al bar come dal barbiere che "è ora di andarsene dall'Italia, perché questo paese fa schifo e non dà nessuna certezza". Mete privilegiate:
Inghilterra
Francia
Germania
Stati Uniti
(c'era una volta la) Spagna
Guarda caso i primi 4 paesi hanno una dipendenza energetica dall'estero minore di quella dell'Italia (producono energia in svariate forme, anche estraendo petrolio.
Qualcosa vorrà pur dire

6 commenti:

maria ha detto...

Sto leggendo in giro info... ormai sono troppe le notizie che mi sfuggono di vista.
Ma io che questa mattina ho messo 10 euro di benzina, quanto ho peccato per quella benzina?
Ed i benzinai quanto lo saranno più di me? Al di la di quelli che evadono ovviamente.
E si, spandi, spendi; spandi spendi effendi... lo diceva già Rino Gaetano, ma i Vescovi erano alquanto distratti all'epoca...
http://www.youtube.com/watch?v=AiCknMlUgSk

Alessandro ha detto...

È un articolo che riflette un'opinione. Per questa ragione non è diverso dagli altri articoli che riflettono opinioni anche contrarie.
Ma il punto è un altro. Bisognerebbe uscire dall'opinione e ragionare con dati e strumenti empirici, in una parola il punto di vista dev'essere scientifico.
In mancanza di questo, ognuno dice la sua in modo più o meno approssimativo e non si arriva a nulla.

maria ha detto...

Quando ci sono di mezzo situazioni politiche, anche la scienza ha delle gran belle difficoltà, esattamente come quando si mette in mezzo la religione.
Basti vedere Taranto ed i suoi impianti metallurgici...
Secondo te, nel caso di Taranto, ha sbagliato la scienza o la politica?
E nella politica hanno sbagliato chi: quelli cattolici o quelli laici? (La politica, oggi, è di per se una scienza)
Sono d'accordo con te che anche questa, altro non è che una opinione esattamente come quelle contrarie.
L'opinione scientifica è sacrosanta se non c'è di mezzo la politica che la adopera a proprio piacimento, così come fa la religione con la parola di Dio...
Che brutta toppa, per me, quella dei vescovi che di certo, però, non limiterà il "toppare" dei politici e delle loro scelte, purtroppo...
"Trionfo della luce" gridavano il gatto e la volpe, inerente alla rivoluzione scientifica, per attirare più persone possibili a guardare il teatrino dei burattini di Mangiafuoco...
E se si farà parlare la scienza, anche questa sarà in linea: un insieme di opinioni (l'una che contrasterà con l'altra) che si distingueranno tra scienza atea ed assolutistica...
Alla politica l'ultima parola.

Alessandro ha detto...

"Secondo te, nel caso di Taranto, ha sbagliato la scienza o la politica?"
Ha sbagliato sicuramente la politica che è stata troppo debole verso certi imprenditori senza scrupoli.

"L'opinione scientifica è sacrosanta"
In realtà è lo stesso metodo scientifico che impone controlli rigorosissimi quindi non userei il termine "opinione" che invece è proprio di una discussione libera e soggettiva.
Nello stesso tempo nonostante il metodo scientifico sia molto rigoroso, non si può parlare di verità scientifiche "sacrosante", in quanto le stesse verità scientifiche sono soggette al tempo. La teoria della gravitazione universale di Newton, che per anni è stata considerata inattaccabile e assoluta, è stata poi superata dalla teoria della relatività di Einstein.

Alla politica spetta il compito di fare delle scelte di buon senso basate non su opinioni, ma su dati scientifici.

maria ha detto...

Ovviamente, sacrosanta, perchè è proprio della attuale scienza moderna il dover fare in modo che ogni teoria venga falsificata...
"Alla politica spetta il compito di fare delle scelte di buon senso basate non su opinioni, ma su dati scientifici." Solo se rimane comunque un'etica ed una morale, (che per quanto potrebbe essere in assonanza con la chiesa, in realtà, non lo è o non semplicemente)altrimenti, comunque, non avremmo mai risultati appaganti e a garanzia della nostra vita, della vita dell'individuo.

Alessandro ha detto...

"Solo se rimane comunque un'etica ed una morale, "

Certo, sono d'accordo :)