mercoledì 1 dicembre 2010

"Se sbalio, mi corigerete"



Notoriamente, e me lo dico anche da solo, io non capisco niente di politica. Mi chiedo però chi sono coloro che conoscono questa “materia” in questa città e a loro domando: tutti i giochetti fatti durante questi ultimi cinque anni di Amministrazione Comunale, cosa hanno portato?

Partiamo da un punto di vista e da osservazioni personali, dopodiché spero mi “corigerete” e mi darete spiegazioni, in maniera “tecnica” e meno “infantile” di questa mia esposizione, affinché io possa, finalmente, capire ed imparare.

Il Quinquennio Lapenna si è aperto con un energico dissidio tra “Fortiani” e “Delpretisti”. In pratica l’antica DC si è divisa per far sedere sullo scranno di primo cittadino di Vasto un rappresentante dell’antico Pci. Col passare dei mesi il malumore “politico” ha portato ad una soluzione impensabile, quella di una unione tra coloro che durante la campagna elettorale erano contro Lapenna e lo stesso sindaco, il quale a sua volta si disfaceva del “sostenitore” Del Prete che pretendeva considerazione in merito agli accordi presi in precedenza. La diffidenza però, portò il gruppo Lapenniano a sostituire in giunta il presunto “filofortiano” D’Adamo con “l’amico” Sabatini così da avere un equilibrio maggiore: Suriani, Sabatini, Marra, e lo stesso Lapenna da una parte. Molino Sputore, Tiberio e Marchesani dall’altra. Cosa ne facciamo del bravo Cerulli? Lo buttiamo all’immondizia tanto …. è solo questione di equilibrio. (Al posto suo mi sarei “incazzato”)
L’opposizione poteva approfittare della situazione in atto, cavalcare il malcontento, magari contattando qualche consigliere “disilluso”, ma si limitava ad osservare e talvolta ad emettere qualche riguardoso “pernacchietto”.
Nell’ambito dei Consigli Comunali il “trullatore” (vedi Dante) Alinovi intrattiene gli ospiti con i suoi sermoni da predicatore, mentre il “timido” Consigliere Fabio Giangiacomo si annoia tanto che, nel consiglio comunale del 27 novembre, ha ufficialmente dichiarato: “ mi sto perdendo una battuta di pesca per miseri 30 euro”. Le appassionate parole pronunciate con sentimento da Nicolangelo D’Adamo, spesso a atte a controbilanciare quelle di Giuseppe Tagliente, danno un tono di eleganza e cultura nell’ambito di una assise che sembra spesso la sala d’aspetto di una stazione ferroviaria, piuttosto che una Sala Consiliare, tuttavia rimangono parole.

A già! Dovevo parlare di politica.

Mi chiedo: ma se avessi 2500 voti “personali” e ricoprissi una carica “intoccabile”, con un congruo numero di consiglieri “fedeli”, per quale motivo mi dovrei porre a “servizio” di una persona contro la quale mi sono scontrato e della quale non condivido idee e comportamenti? E se solo col mio voto potessi cambiare le decisioni che non condivido, perché non mi impongo?
La politica, certo, ed io di politica non ne capisco, tuttavia mi sorgono dubbi.

Primarie, secondarie, terziarie … ma se si ritiene di aver ben amministrato, perché cambiare? Se ci si può vantare di aver fatto cose buone, perché cercare alternative? PD, IdV, Sel, Prc, avete sbagliato? Riconoscetelo. Siete scontenti o non siete d’accordo tra voi? Riconoscetelo. Riuscirete a raggiungere un accordo in futuro? Dimostratecelo. D’altro canto (a destra) come mai siete così indecisi? Tutto questo andrebbe spiegato all’elettorato che, come me, non capisce di politica e nell’ambito del quale in tanti non si recheranno a votare.

… e intanto, come se si attendesse il “giro d’Italia” si preparano le bandiere, i manifesti, gli striscioni e gli slogan ma …. “Se sbalio mi corigerete”.

La foto: Il tunnel della Politica locale.

1 commento:

davide ha detto...

ma secondo te caro Architetto ,ti hanno vietato di registrare una seduta del consiglio comunale? Ma e' ovvio,ma e' lampante! Si vergognano di come appaiono e sanno che essere registrati danneggerebbe irreparabilmente l'immagine gia' sbiadita della loro gestione sciapa della cosa pubblica.Bravo poi ad inquadrare le sedie di plastica da 5 euro che vengono date al popolo che assiste.Essere Consiglieri e' un onore ed un onere anche quello di perdere una battuta di pesca per 30 euro o andare al mare .Chi si prende un impegno poi non si deve lamentare se deve partecipare ai Consigli che decidono sulle sorti di Vasto.Alle prossime elezioni spero che se si ricandidano questi Signori siano risparmiati dal voto cosi' potranno fare tutte le battute di pesca che vogliono.Fate spazio a chi ha voglia di lavorare per Vasto.