martedì 19 marzo 2013

Se questo è un, giusto e accettabile, “Abitare l’Ambiente”



Di Giuseppe Pollutri

Desidero qui dire di una ‘storia’ nostra, vastese; pretenziosa da un lato e miserevole dall’altra. Giudizio mio, personale, certo, ma tutta per immagini a confronto. Anche queste “foto di Vasto”, che non ci fanno onore, e sulla base delle quali sfido chiunque ad esprimere ...‘parere’ diverso, per confutarmi nella mia tesi che da anni porto avanti, pubblicisticamente, in materia.
Se l’Ambiente, in generale, non solo quello dei Parchi e delle Riserve, è un qualcosa di prezioso e benefico, da preservare e tutelare, nell’oggi e nel futuro, ...per terra come in mare, occorre non meno che analoga propensione e attenzione si deve al luogo antropicamente abitato, in ogni suo angolo e allo stesso modo. Quantomeno.  Occorre che ci sia la consapevolezza, nei pubblici amministratori e in noi tutti, privati cittadini, che se per l’uomo è inevitabile - per non dire naturale - “Abitare” l’Ambiente (nel creato), questo dev’essere possibile non come una concessione o una tolleranza del disordine e dell’abuso, ma come compito ordinato e organizzato, prezioso e fruttuoso, che la società istituzionalizzata ha nei confronti di un inovviabile destino dell’essere umano su questa terra, e un domani, forse, nello spazio.
Naturalmente le immagini raccolte, e didascalicamente qui mostrate, sono solo alcune, mentre è più ampiamente sotto gli occhi di tutti ciò che sta ad indicare. Per vizi pubblici, diretti o omissivi, e non meno (ripeto) per comportamenti privati parallelamente viziosi e abusivi, oggi – occorre ammetterlo - è vero ed evidente il contrario di quel che qui sopra ho inteso ricordare e sottolineare come una necessità ed un valore, civili e civici, prima che turistici.



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