martedì 16 novembre 2010

Hanno "tentato" di vietarmi la ripresa di un intervento nel Consiglio Comunale.


Ma di cosa hanno paura?

Oggi in Consiglio Comunale ho ripreso l’intervento del Consigliere Fabio Giangiacomo nel suo intervento sul punto all’ordine del giorno inerente le norme tecniche. Lo stesso Consigliere ha ritenuto di chiedere al Presidente del Consiglio di farmi spegnere la telecamera. Per quale motivo? Non stavo mica riprendendo un discorso riservato! Stavo riprendendo un discorso “pubblico” e sottolineo “pubblico” da uno spazio “pubblico” e ribadisco “pubblico”. Eppure questo mio comportamento, forse alla luce del “successo” della ripresa di un intervento del sindaco avvenuto in occasione del precedente Consiglio Comunale, deve aver dato molto fastidio a qualcuno.
Del tutto scomposto e imbarazzato, l'intervento del Presidente del Consiglio che mi intimava di interrompere le riprese. In base a che cosa mi si vieta di riprendere una fase del Consiglio Comunale? E’ una seduta “pubblica” e rafforzo “pubblica”, aperta al popolo. Io ho solo pensato di fare un servizio, mostrando qualche intervento a chi è interessato agli argomenti trattati ma è impossibilitato a presenziare alla seduta.
Ma di che parlano certi “signori” quando abusano del termine “Democrazia”. Ma di che parlano se hanno paura che la gente veda e ascolti quello che i loro rappresentanti dicono in una seduta “pubblica” e riaffermo “pubblica”?
No signori! abbiamo superato il segno e la misura. Siete incredibili. Prima definite una “porcata” la attuale Legge Elettorale perché non permette al popolo di scegliere ed eleggere i propri rappresentanti e poi invece, senza motivazione, cacciate quelli regolarmente eletti, scelti dal popolo, per mettere i non eletti, ma che evidentemente fanno “comodo” a voi. (Parliamo di uno a caso... di me. Scelto personalmente dall'elettorato e sostituito senza uno straccio di ragione, da chi si lamenta del “porcellum”). Ebbene, proprio voi volete impedire ad un cittadino di “mostrare” quello che dite in una seduta “pubblica”? Preferite forse che lo stesso cittadino esponga i fatti con parole proprie, per poterlo contestare e magari con la dialettica porlo alla berlina? No signori! Voi che parlate di trasparenza, voi che parlate di correttezza, voi che parlate, parlate e parlate, dovete avere paura di voi stessi. O avete paura anche di un cittadino … “solo”?

11 commenti:

Ciccosan ha detto...

Non riesco ad inserire coomenti. Non vengono recepiti, anche se tutto sembra in regola.

Ciccosan ha detto...

Qui si, ma da Brunetta non riesco.

maria ha detto...

Ciccosan, leggo un tuo commento con un refuso...
wow!
Architetto, bisognerà vedere il regolamento che dice sulle riprese, pur se pubbliche le sedute... sempre se c'è un regolamento.
Ma non ha un bel cellulare di quelli discreti, e come fanno molti, facendo finta di scrivere sms: si riprende il tutto, magari in più riprese?
Così sono obbligati o far togliere il cellulare a tutti e quindi nessuno durante le sedute si intrattiene al cell. oppure dovranno fare buon viso...
Credo centri la legge sula privacy, forse, in quanto anche la piazza e' un luogo pubblico dove chiunque può andare e sentire il chiacchiericcio, ma di certo senza il dovuto permesso, non può fare riprese sulle persone che chiacchierano e passeggiano.
La volta precedente hanno acconsentito oppure a fatto senza chiedere permesso?

maria ha detto...

Ha fatto: aggiungo la h...

giusfra ha detto...

"... oppure a fatto senza...?" (a con o senza h):
espressione tipica (illetterata e banale) di due (personaggi alla GF) che nei blog vastesi vanno per la maggiore...
A DdD, poi, gli danno pure spazio nei post...!!
Che dire: si sta realizzando l'acculturazione della massa, o la massificazione-banalizzazione, evidente e noncurante, e non solo formale, della cultura?
Chissa perchè si va a scuola, si fanno esami, bisogna studiare, ...

Nel merito. In un altro Comune d'Italia si sta portanto avanti una simile battaglia di legalità, democrazia e trasparenza proponendo e spingendo - attraverso gli stessi componenti del Consiglio, oltre che nei Media - a varare un dispositivo amministrativo che preveda (non soltanto permetta) la pubblicazione (la messa in onda, su un canale tv o sulla rete) della ripresa audio-video dei lavori in Aula, già peraltro presente a circuito chiuso.
L'incidente avvenuto potrebbe - magari in una prossima consigliatura, o già prima in campagna elettorale - stimolare i 'politici' a proporla e a metterla all'odg ...della democrazia.

maria ha detto...

Marino, le tue provocazioni sono irritanti....
Amo la trasparenza vebbuone! Ti va bene vabbuone? Quindi piuttosto che cancellare, anche se raramente lo faccio... correggo dopo.
Se faccio errori mentre scrivo, forse, lo devo a chi come te HO incontrato durante il mio camminio, breve cammino scolastico che HO avuto la sfortuna di svolgere in parte in quella città del Vasto: la tua città!
Io HO solo avuto la sfortuna di essermene innamorata, della città, solo della città dalla quale, purtroppo, non HO avuto un cavolo in cambio, e non l'HO mai preteso!
Ma la città continua imperterrita a beffeggiare chi non è come te, Marino!

davide ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
davide ha detto...

Per rispetto del Blog ,ho cancellato la mia opinione su Marino dopo aver letto cosa ha scritto su di me.Se insiste adiro' per le vie legali?Non ci penso neanche.

giusfra ha detto...

a DdD
Per il rispetto di una regola, la più elementare, per una scrittura che agevoli la lettura da parte degli altri, un consiglio/avvertenza:
- dopo qualsiasi segno di punteggiatura, occorre dare spazio. E' semplice, provaci!
Quanto all'acculturazione... quella è altra cosa, non è così elementare. Ma non preoccuparti, si può diventare "qualcuno", soprattutto in politica, anche senza questa. Basta averci i voti. Di tal fatta è la nostra demoCrazia...

a Maria
Anche per te una regoletta, facile e semplice:
rileggere quel che si è scritto, prima di mandarlo in rete. Per rispetto di chi andrà a leggere, per la qualità del blog nel quale s'interviene, per tutelare al meglio la propria immagine...

Oh, scusate, ma di cosa si parlava nel post dell'Archidadamo?

Sarò "irritante", ma amo la franchezza e non mi piacciono le approssimazioni (di forma e di sostanza), ...e ritengo anche di avere il diritto di dirlo. Abbiate pazienza.

Cordiali folate di vento, marino

maria ha detto...

Grazie Maestro...
Togli l'istinto, togli l'emozione ad una persona, togligli anche l'impulso, le pulsioni, ed ecco che hai creato Marino... folate di vento Marino.
Scusami Marì, Marino, ma perchè se tu scrivi, (e di certo scrivi bene, scrivi e di certo comprendi il latino e non solo) se scrivi qualcosa e, ad esempio io, non comprendo alcune parole, mi devo sforzare di andare alla ricerca tramite dizionari e traduttori, del significato di ciò che scrivi, in quanto se ti chiedo direttamente faccio la figura della Gnorante con la gn maiuscola, (è già accaduto) e tu, dalla tua altezzosa folata, non riesci a sforzarti minimamente di comprendere, ne le pause dei miei ... e ne i miei pensieri?
Per il rispetto del blog, bisogna saper scrivere e dare una buona immagine di se ...
La solita solfa dell'apparire che è meglio dell'essere!
Appari, appari pure! Sei solo uno dei tanti omologati e nulla più, ti credevo al di sopra, ma mi accorgo che sei nella solita media, il mucchio.
Ciao Marino.

davide ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.