sabato 27 novembre 2010

Impressioni di … novembre.

Il sindaco si comporta come il Presidente Berlusconi e non se ne accorge. Oggi in Consiglio Comunale ha detto che a Vasto, stampa, siti e foglietti vari parlano male dell’Amministrazione e così facendo, denigrano la nostra città.

Dopo il discorso di apertura del Presidente del Consiglio Comunale che ha diffuso dati forniti dalla Prefettura, all’invito dello stesso Presidente rivolto ai Consiglieri Comunali a prendere la parola, la risposta è stata: “il nulla”, silenzio di tomba, lo sguardo di ognuno verso quello dell’altro quasi ad implorare “parole”. Tra la costernazione dei presenti, quasi tutti giornalisti, io, un assicuratore e qualche altro cittadino, il “timido” consigliere Giangiacomo Fabio (PD),ammirando l'eleganza con la quale il Presidente Forte espletava il compito di "usciere", ha preso la parola per proporre una sospensione del Consiglio, così da permettere ai capigruppo di stilare un documento (In verità è stato Mario Olivieri ma non c'è la prova tv per dimostrarlo).
Da qui il temporale Alinovi.
“Possibile che solo io abbia qualcosa da dire? Possibile che il consigliere Madonna il cui figlio è stato accoltellato alla Marina non abbia niente da dichiarare? Peccato che il Consigliere Francescopaolo D’Adamo (Pdl), che ha subito una rapina e ha fatto condannare il suo aggressore, sia assente”. E giù, tra citazioni bibliche e previsioni apocalittiche, botte per tutti, soprattutto per il Presidente Forte (Del Prete e Tagliente erano assenti). Parole dolci solo per il sindaco che a fine dibattito, non accorgendosene, non tralasciando di citare argomenti del tipo “non si può debellare il problema delle discariche abusive, ma da adesso pugno di ferro” e “nonostante i sacrifici la gestione del cimitero …” oppure “gli appalti sono affidati dai dirigenti non dai politici”, concordava con tutto quanto detto dal “caro Riccardin dal ciuffo”. Questo anche quando, invitato dal “timido” Giangiacomo, ha dovuto ammettere di avere “difficoltà a farsi capire” e di aver detto cose “ovvie” in merito al discorso pronunciato a Palazzo d’Avalos in occasione della conferenza sulla sicurezza.

“Vasto ci appartiene, Vasto va difesa”, ma chi deve farlo? Forse coloro che dicono che Vasto non è città di “monnezza” ne di “affari” e poi parlano di “cricche”?



P.S. Voglio tranquillizzare tutti i frequentatori di questo blog che non vivono a Vasto e coloro che vogliono venire a passare le vacanze da noi. Nonostante questi “politici” che, pur non avendo niente da dire, organizzano Consigli Comunali “Straordinari” sulla sicurezza, nonostante coloro che vogliono farci credere che senza le telecamere a Vasto si rischia chissà cosa, Vasto è una città dove vale la pena venire e vivere. Nulla succede di più grave di quanto comunemente succede in altri luoghi d’Italia.

1 commento:

davide ha detto...

Vasto e' veramente da vivere 365 giorni all'anno.