lunedì 8 novembre 2010

Rottamatori dell’Arca, cercansi

Forse Matteo Renzi, giovane sindaco rampante in Firenze e nel suo partito, potrebbe trovare qualche emulo rottamatore a Vasto; nel Pd e forse anche nel Pdl o piuttosto fra la gente. Nel partito nominalmente di Bersani, a rischiare pare soprattutto “la faccia” del sindaco uscente. E’ in atto una a gara a chi “ce lo manda” per primo, o definitivamente. Nel Pdl (in attesa che spunti fuori un guasta-fini futurista) ho letto spesso che si vuole assolutamente il “nuovo” anagrafico, non proponendosi peraltro per idee, per capacità ed altro, ma solo con la fissa di voler immolare il noto capro (si qui utilmente espiatorio per tutti e per tutto).
In ogni caso, in un campo o nell’altro, la ‘rottamazione’ degli uomini politici dovrebbe riguardare indistintamente coloro che, oggi qui, ieri là, hanno già tanto e variamente “intrallazzato” (...in senso buono, sfacciatamente diceva A. Sordi). Ciò che dovrebbe essere dismesso è soprattutto la ‘filosofia’ dell’esserci, comunque e ancora, “colà dove si puote” (diceva Dante Allighieri). Mandare al macero la smania di coloro che per ‘starci’ si riciclano, si traformano via, via, fantasiosamente alla Fregoli o più meccanicamente alla Goldrake. Li potremmo chiamare “Transformers”: fanno e disfanno per anni, magari di padre in figlio, si camuffano con panni diversi che dicono “innovativi”, si presentano come “altri”, hanno così buon gioco, e di nuovo ci fanno fessi. Che farci? Sempre tornando alle parole di Dante, dovremmo non stare “contenti al quia” e, sempre e poi ancora, agli eletti e ricandidati “dimandare” di illustrarci e farci capire il loro percorso spesso alla Flipper (come una biglia che balza e rimbalza da un piolo-partito-lista all’altro). Che venga ciascuno a dire per “fare cosa e quando” vuole tornare nel Palazzo.
Suggerirei in tal senso alla Comunicazione, perchè si faccia reale e utile Informazione per i cittadini, di farsi ‘raccontare’ soprattutto da chi in Consiglio o in Giunta c’è già stato, con dati oggettivi e reali, quel che hanno prodotto ...per gli altri, per la città. Che si sappia, quantomeno, quel che in Aula o nelle Commissioni, e magari solo sulla stampa o su un blog, costoro hanno almeno detto o proposto.

Il nostro Pierino-Renzi sia democraticamente “la gente”, quella che può insegnare (allo stesso sindaco fiorentino) che, per la “buona politica”, non è questione di facce o di età. Noè ci dicono che fosse un vecchio, eppure i suoi tanti animali seppe portarli in salvo. Rottamiamo l’Arca con tutto il patriarca, oppure i suoi tanti profittatori e clandestini?

Giuseppe F. Pollutri

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