Raro documento inedito
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Capito?
lunedì 31 gennaio 2011
www.Vastonews.it: VASTO: 40 ANNI FA LA PRIMA DISCOTECA
www.Vastonews.it: VASTO: 40 ANNI FA LA PRIMA DISCOTECA: "ASCOLTA LA DIRETTA CLICCA QUI PER ASCOLTARE LA PRIMA PARTE CLICCA QUI PER ASCOLTARE LA SECONDA PARTE"
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E’ stata proprio una bella serata quella di sabato 29.01.2011 presso la discoteca “Piccolo Mondo” di Vasto Marina nel ricordo dei “quarant’anni del Paradise” lo storico locale, ormai divenuto una palestra, dove le generazioni degli anni settanta trascorrevano i loro momenti di allegria e musicalità nei fine settimana.
Si sono dati appuntamento e si sono rincontrati compagni di scuola e storici amici di discoteca.
C’erano un po’ tutti a ballare nel “revival” della musica del mitico dj Mc Adams’ e Bazzuca ed ad ascoltare il ritorno della musica dello storico gruppo vastese dei “Sandwiches” con Fernando Coletti “Big Nose” alla chitarra, Fernando Brai“Cespiglio” alla tastiera, Lino Molino “il Maggiore” alla batteria e Italo Miscione al basso.C’era tanta voglia di ritrovarsi e divertirsi “nell’incontro” tutti pronti a vivere momenti pieni di gioiosità. Di tanto in tanto nell’attesa di una richiesta musicale giunta, simpaticamente e dispettosamente, se non al termine della serata, ero di intralcio dietro al mix che sbirciavo ed osservavo la postazione e la danza musicale dei dj alle prese con i piatti. Con grande ammirazione e stupore ho avuto la possibilità di vedere raccolti in scaletta i 45 giri via via mixati. Erano veri 45 giri di quei tempi,gelosamente custoditi nelle originali copertine in blindate custodie plastificate tutte raccolte in una unica valigetta di cartone compresso abbellita e rattoppata da adesivi di note marche pubblicitarie. Non avevo parole se non tanta ammirazione per chi custodiva quanto visto e toccato con mano. La musica che avevo ascoltato era li invidiosamente conservata e preservata da mani indiscrete. Certo quella musica e quel mondo non mi appartenevano se non di riflesso, nei preparativi pre disco e commenti post serate in cameretta di mia sorella, essendo a quei tempi la sorella minore e rompiscatole di una fedele e puntuale frequentatrice del Paradise.
Nostalgica malinconia e tanti sorrisi, ma tanti sorrisi hanno allietato la serata. Una facebook dei vecchi tempi quando tra uno sguardo ed un sorriso si conoscevano in discoteca ed uscivano fuori a fare due chiacchiere per poi darsi appuntamento il giorno dopo al parcheggio o in piazza per il rituale struscio serale.
Bei tempi? Tempi passati che rivivono e sono attuali nei ricordi di molti vastesi.
Bello sarebbe continuare di tanto in tanto a rivivere queste emozioni per nutrire lo spirito vivo di mitici ed aitanti “ballerini” dal fisico, oramai, ito.
Lasciatevelo dire in milanese, da una dispettosa sorellina. Ragazzi!!!:“C’è che stete a tera!”
Simpaticamente “la piccininne”
Miranda Sconosciuto
domenica 30 gennaio 2011
Roba da ... pazzi.
Dal Web
Voglio rivolgere un Augurio di Buon Lavoro all’amico OSVALDO MENNA, nominato, Responsabile politico ed organizzativo del circolo del partito di ANTONIO DI PIETRO di San Salvo, affinchè con la sua esperienza ed azione politica sia protagonista di una reale innovazione della vita politica sansalvese. Nel contempo Voglio rivolgere un appello al Sindaco di San Salvo GABRIELE MARCHESE ed alla sua Giunta, di individuare una Piazza o una strada da intitolare al compianto On.Le BETTINO CRAXI, affinchè venga esaudito al più presto quello che è stato da sempre un grande desiderio dell’amico Osvaldo.
Alfonso Di Toro
Voglio ringraziare l’AMICO Alfonso Di Toro per gli AUGURI di buon lavoro ricevuti, certo che come responsabile politico e organizzativo del partito di ANTONIO DI PIETRO di San Salvo, avrò la stessa fortuna politica “capitata” a lui, che grazie all’Italia dei Valori è stato eletto nell’attuale maggioranza dell’Amministrazione Marchese. Ancor più grato sono all’AMICO Alfonso, per avere ricordato la figura del compianto On.le Bettino Craxi, leader del PSI, ma soprattutto uno Statista che ha dedicato la sua vita al lavoro e allo Stato. La mia convinzione, adesso come allora, resta quella di profondo rispetto per l’importante contributo politico e storico da lui reso, di gran lunga superiore alle cose negative attribuitegli. La Sua esperienza (uno che ha pagato per tutti) sia monito per tutti noi, protagonisti della seconda repubblica, affinché si possano prendere le distanze dai corrotti e corruttibili, che non sono finiti con la prima repubblica, ma continuano a pontificare e cementificare. Sono certo che come me la pensano anche i NOSTRI AMICI SOCIALISTI.
Osvaldo MENNA
Responsabile politico IDV – San Salvo
Voglio ricordare agli amici Di Toro e Menna che fanno parte dell'IdV, partito di Antonio Di Pietro. Proprio colui che ....
Senza la Pro Vasto, consoliamoci con ... Scarpasciudd
sabato 29 gennaio 2011, ore 17,
campo Incoronata
HULK come Re Mida!
di Vittorio Patriarchi
VIGNEULE - CHIUPE 1 - 3
arb. sig.Orazio Di Blasio
Loc.Vignèule(maglia blu): Ronzitti L(2.t Docuta), Ronzitti F, Ronzitti N, Vino, Serafini S, Puddu, Soldano, Reale, Angiolillo, Serafini A, Lemme
C.da Chìupe(maglia gialla): Loreta, Antenucci, Di Marco, Sebastiani, Di Foglio, Ruzzi, Docuta(2.t Ronzitti L), Budano, D'Angelo, Cicchini, Storto
Tra la Cupa e Vignola, (entrambi di Punta Penna), prevalgono stavolta i primi in giallo; ma sono i blu che sbloccano il punteggio: su contropiede, al 13', il falconetto blu Luigi Angiolillo piazza di precisione e insacca in rete l'1-0. Al 22' lo stesso Luigi lanciato a rete scarta Loreta in uscita e looppa in porta, Budano salva sulla linea. I gialli si svegliano al 21':Antenucci si sgancia sulla destra, serve Cicchini che però di destro demolisce la balaustra di plastica della scalinata, e rimprovera il capitàa per la sua prevedibilità...vocale("sìmbre 'ca 'sti ddice lu rusuàrie cànda jùche!"). Dopo 2 minuti è Docuta che a tu per tu col portiere Ronzitti tira ma Lorenzo sventa in angolo: poco dopo lo stesso Docuta, lanciato a rete da Cicchini, tenta la deviazione a volo alla Del Piero, la palla sfiora il palo sin.:preludio al gol che arriva al 35', corner di Cicchini, Bruno'vaipiè'Budano da fermo gira bene di testa e insacca a fil di traversa: 1-1. Al 40' i blu replicano con Serafini A, il suo bel destro a giro sfiora l'incrocio destro. Un Lemme affaticato invoca (ed ottiene) la maschera dell'ossigeno, mentre Soldano invoca (e scioglie) 3 alka seltzer, anche se è stato molto attento a tavola a mezzogiorno: pasta e tonno e ficatàzze(molto light...). AL 42' per i gialli bella triangolazione Docuta Storto Docuta , ma Ronzitti para bene a terra. Nella ripresa, al 13', il blu Angiolillo in contropiede anticipa il tempo di controbalzo per evitare l'uscita di Loreta, ma la palla sfiora il palo sin. Al 27', cappella difensiva di Lemme, Ronzitti gli ruba palla e serve Pietro Hulk D'Angelo, stop, dribbling e conclusione a rete vincente(dopo 3 mesi di digiuno):1-2. I blu sono un po' confusi, e poco dopo, Serafini sbroglia nella propria area una mischia furiosa, ma nella foga ,s'appìtte il proprio portiere: cadono entrambi, la palla arriva tra i piedi di Pietro Hulk che tira e già esulta, la palla è ribattuta da un difensore, Pietro con l'urlo del gol strozzato in gola, ribatte in rete: 1-3.A questo punto il professor Cicchini annuncia con piglio speculatorio:"D'Angelo è fuori mercato, chi li' vò a da' pagà tànda òre cànde pèse( e ffrèghete!-n.d.r.- Pèse 'cchiù di 100 kg). Al 42' ultime velleità dei blu, con un Vino fuori di sè: Serafini fa tutto da solo, si scarta mezza difesa e serve al bacio il solitario Lemme che, a un palmo dal palo destro,'ahàzze 'gne n'àsene' sprecando una facile occasione.
classifica cannonieri 18 gol: Luigi Angiolillo 17 gol: D'Angelo 8 gol: Ronzitti L 7 gol:Budano, Storto, Reale 6 gol: Ronzitti Ni 5 gol: Lemme, Serafini A 3 gol: Cicchini, Colonna, Docuta, Di Girolamo, Soldano 2 gol: Serafini S 1 gol: Di Rosario, D'Ercole, Di Marco, Di Foglio, Marino A, Rossi
campo Incoronata
HULK come Re Mida!
di Vittorio Patriarchi
VIGNEULE - CHIUPE 1 - 3
arb. sig.Orazio Di Blasio
Loc.Vignèule(maglia blu): Ronzitti L(2.t Docuta), Ronzitti F, Ronzitti N, Vino, Serafini S, Puddu, Soldano, Reale, Angiolillo, Serafini A, Lemme
C.da Chìupe(maglia gialla): Loreta, Antenucci, Di Marco, Sebastiani, Di Foglio, Ruzzi, Docuta(2.t Ronzitti L), Budano, D'Angelo, Cicchini, Storto
Tra la Cupa e Vignola, (entrambi di Punta Penna), prevalgono stavolta i primi in giallo; ma sono i blu che sbloccano il punteggio: su contropiede, al 13', il falconetto blu Luigi Angiolillo piazza di precisione e insacca in rete l'1-0. Al 22' lo stesso Luigi lanciato a rete scarta Loreta in uscita e looppa in porta, Budano salva sulla linea. I gialli si svegliano al 21':Antenucci si sgancia sulla destra, serve Cicchini che però di destro demolisce la balaustra di plastica della scalinata, e rimprovera il capitàa per la sua prevedibilità...vocale("sìmbre 'ca 'sti ddice lu rusuàrie cànda jùche!"). Dopo 2 minuti è Docuta che a tu per tu col portiere Ronzitti tira ma Lorenzo sventa in angolo: poco dopo lo stesso Docuta, lanciato a rete da Cicchini, tenta la deviazione a volo alla Del Piero, la palla sfiora il palo sin.:preludio al gol che arriva al 35', corner di Cicchini, Bruno'vaipiè'Budano da fermo gira bene di testa e insacca a fil di traversa: 1-1. Al 40' i blu replicano con Serafini A, il suo bel destro a giro sfiora l'incrocio destro. Un Lemme affaticato invoca (ed ottiene) la maschera dell'ossigeno, mentre Soldano invoca (e scioglie) 3 alka seltzer, anche se è stato molto attento a tavola a mezzogiorno: pasta e tonno e ficatàzze(molto light...). AL 42' per i gialli bella triangolazione Docuta Storto Docuta , ma Ronzitti para bene a terra. Nella ripresa, al 13', il blu Angiolillo in contropiede anticipa il tempo di controbalzo per evitare l'uscita di Loreta, ma la palla sfiora il palo sin. Al 27', cappella difensiva di Lemme, Ronzitti gli ruba palla e serve Pietro Hulk D'Angelo, stop, dribbling e conclusione a rete vincente(dopo 3 mesi di digiuno):1-2. I blu sono un po' confusi, e poco dopo, Serafini sbroglia nella propria area una mischia furiosa, ma nella foga ,s'appìtte il proprio portiere: cadono entrambi, la palla arriva tra i piedi di Pietro Hulk che tira e già esulta, la palla è ribattuta da un difensore, Pietro con l'urlo del gol strozzato in gola, ribatte in rete: 1-3.A questo punto il professor Cicchini annuncia con piglio speculatorio:"D'Angelo è fuori mercato, chi li' vò a da' pagà tànda òre cànde pèse( e ffrèghete!-n.d.r.- Pèse 'cchiù di 100 kg). Al 42' ultime velleità dei blu, con un Vino fuori di sè: Serafini fa tutto da solo, si scarta mezza difesa e serve al bacio il solitario Lemme che, a un palmo dal palo destro,'ahàzze 'gne n'àsene' sprecando una facile occasione.
classifica cannonieri 18 gol: Luigi Angiolillo 17 gol: D'Angelo 8 gol: Ronzitti L 7 gol:Budano, Storto, Reale 6 gol: Ronzitti Ni 5 gol: Lemme, Serafini A 3 gol: Cicchini, Colonna, Docuta, Di Girolamo, Soldano 2 gol: Serafini S 1 gol: Di Rosario, D'Ercole, Di Marco, Di Foglio, Marino A, Rossi
sabato 29 gennaio 2011
Alla festa per il Paradise.
Una scaletta per la festa, "prevista" dopo l'esibizione dei Sandwiches.
Quella che la precede ... a sorpresa.
Abbiamo riascoltato almeno 2.000 dischi e di questi per ogni titolo dicevamo: "e quesse l'ama mette" (e questo lo dobbiamo mettere in scaletta). Sarebbero state necessarie almeno sei serate. Iniziamo con questa.
Boney M Daddy cool
Gibson B. The singer not the song
KC e S. Band That’s the Way
Gloria Gaynor I never can say goodbye
Lipps inc Funky town
Booney M Ma Baker
KC e S. Band Sake your booty
Silvester You make me feel
Patric Ernandez Born to be alive
Santana Europa
James Tailor Don’t let me be lonely t. (ev.)
Doobie Brothers Long train running
David Bowie Rebel Rebel
Liscio?
Santa Esmeralda Please don’t let me be m.
C.J& co Devils Gun
Chic Le Freak
Labelle Lady Marmelade
Gibson B. Cuba
Voiage Scotch Machine
Renzo Arbore Cacao Meravigliao (unico disco mai passato al Paradise)
Ritchie Family Brasil
Chocolade Ritmo tropical (ev.)
Rubettes Sugar baby love
Alan Sorrenti Tu sei l’unica donna per me (ev.)
Barry White You see the trouble ..
Barry White Don’t make me wait too long
Roberta Kelly Zodiacs
Gloria Gaynor Reach out …
Ritchie Family The best disco in town
Bee gees You should be dancing
Tramps Disco inferno
Elis’ second c. Hop Scotch
Village people In the navy
Village people YMCA
Prcious Wilson Hold on I’m coming
Gibson B. America
Gloria GaYnor How high the moon
Boney M River of Babylon
Boney M Sunny
Dj Scott Disco Duck
Alvin Cash Ali Shuffle
Miami Disco week end
La bella epoque Black is black
Donna Summer Hot stuff
Hot Chocolate You sexi Thing
Andrea True C. More more more (+)
Andrea True C. Wats’your name …
Commodores
Joe Q
Brass Cos.
People Coice
Van Mc Coy
Hues Corporation
TSOP
George Mc Crae
Gimme some
Elevator
Ecc. ecc. ecc. ....
venerdì 28 gennaio 2011
Si fa presto a dire cultura.
Come già in altre occasioni ricordato, i miei interventi su Palazzo d'Avalos, hanno fatto più volte andare di traverso i piani della banda del rattoppo (parliamo della Giunta municipale attuale, per chi non avesse seguito le ultime puntate).
E adesso... ecco finalmente, in ritardo di 6 mesi sull'ultima scadenza utile (scadenza prescritta dal Tar intendiamoci), il bando per l'affidamento della gestione di Palazzo d'Avalos. Con il mio staff, ci stiamo preparando per fare di questo bando il Vietnam della banda del rattoppo. Ma un piccolo assaggio lo devo pur dare a tutti quelli che mi sollecitano e chiedono lumi sulla situazione. Allora inizio piano...
1.5 - Tipo di procedura di aggiudicazione:
Criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa (art. 81/83 D.Lgs 163 del 12.04.06).
Alla faccia della cultura. Mica si guarda quello che si vuole fare a Palazzo d'Avalos. Offerta economicamente più vantaggiosa punto e basta.
Qualcuno vincerà l'appalto per la gestione di Palazzo d'Avalos. E cosa ne farà? Mistero. Lo dovrà gestire. Come? Provate a scoprirlo sul bando (se ci riuscite). Purtroppo le parole hanno la sgradevole capacità di tradire i pensieri... a pag. 1 e dico UNO del bando
Con l’occasione, oltre allo scopo principale di custodia e sorveglianza, si vogliono incentivare:
E giù paroloni come LA CULTURA, IL PATRIMONIO MUSEALE, FRUIBILITÀ DEL PALAZZO. E allora per piacere tacete. Tacete e basta. Non vi si può sentire con “... il gioiello della città!”, “...il biglietto da visita della città” “...sempre inquadrato nelle feste di partito”. Un invito agi amministratori: Voi siete buoni ad aprire “rosticcerie”. Nobilissime ed utilissime attività. E allora aprite rosticcerie e lasciate perdere Palazzo d'Avalos.
Vi lascio con un ultima domanda: vogliamo scommettere che per i cani randagi di Vasto (e tutti sanno che io adoro i cani e anche gli altri animali) vengono spesi all'anno molti più soldi di quelli previsti per la gestione di Palazzo d'Avalos?
In questa tagliola che hanno impiegato così tanto tempo a caricare, qualcuno ci lascerà le dita. E farà molto male.
Adesso se permettete, mi dedico agli ultimi preparativi per la festa di domani sera. Ci sono tanti amici che ci aspettano.
E adesso... ecco finalmente, in ritardo di 6 mesi sull'ultima scadenza utile (scadenza prescritta dal Tar intendiamoci), il bando per l'affidamento della gestione di Palazzo d'Avalos. Con il mio staff, ci stiamo preparando per fare di questo bando il Vietnam della banda del rattoppo. Ma un piccolo assaggio lo devo pur dare a tutti quelli che mi sollecitano e chiedono lumi sulla situazione. Allora inizio piano...
1.5 - Tipo di procedura di aggiudicazione:
Criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa (art. 81/83 D.Lgs 163 del 12.04.06).
Alla faccia della cultura. Mica si guarda quello che si vuole fare a Palazzo d'Avalos. Offerta economicamente più vantaggiosa punto e basta.
Qualcuno vincerà l'appalto per la gestione di Palazzo d'Avalos. E cosa ne farà? Mistero. Lo dovrà gestire. Come? Provate a scoprirlo sul bando (se ci riuscite). Purtroppo le parole hanno la sgradevole capacità di tradire i pensieri... a pag. 1 e dico UNO del bando
Con l’occasione, oltre allo scopo principale di custodia e sorveglianza, si vogliono incentivare:
E giù paroloni come LA CULTURA, IL PATRIMONIO MUSEALE, FRUIBILITÀ DEL PALAZZO. E allora per piacere tacete. Tacete e basta. Non vi si può sentire con “... il gioiello della città!”, “...il biglietto da visita della città” “...sempre inquadrato nelle feste di partito”. Un invito agi amministratori: Voi siete buoni ad aprire “rosticcerie”. Nobilissime ed utilissime attività. E allora aprite rosticcerie e lasciate perdere Palazzo d'Avalos.
Vi lascio con un ultima domanda: vogliamo scommettere che per i cani randagi di Vasto (e tutti sanno che io adoro i cani e anche gli altri animali) vengono spesi all'anno molti più soldi di quelli previsti per la gestione di Palazzo d'Avalos?
In questa tagliola che hanno impiegato così tanto tempo a caricare, qualcuno ci lascerà le dita. E farà molto male.
Adesso se permettete, mi dedico agli ultimi preparativi per la festa di domani sera. Ci sono tanti amici che ci aspettano.
giovedì 27 gennaio 2011
Alla festa per il Paradise.
Senza parole ... per ora.
Al Coordinatore Regionale IDV Abruzzo
Sen. Alfonso Mascitelli
Al Capogruppo Consiglio regione Abruzzo
On. Carlo Costantini
Al Coordinatore Provinciale
Alfeo Latini
Al Cooridnatore Comunale Lanciano
Michele Marino
Al Capogruppo Consiglio Comunale Lanciano
Arch. Pierluigi Vinciguerra
Alla Coordiantrice Donne Abruzzo
Lucia Proto
E.P.C.
Alla segreteria della Senatrice Anita Di Giuseppe
Oggetto: Dimissioni
Con la presente vi informo che a partire da questo momento
rinuncio ad ogni carica all'interno del Direttivo Provinciale e Cittadino.
Non riconfermerò la mia tessera al 31 gennaio 2011.
Credo fortemente che si stia sbagliando rotta, sia sul piano locale che in quello provinciale.
Non entro nei meriti,in quanto sarei semplicemente prolissa e
nessuno mi darebbe risposte che aspetto da più di sette mesi.
Cordiali Saluti.
Emilia Giuliana Paolini
mercoledì 26 gennaio 2011
Tubi, mica ...
In questi giorni "ancora" allagamenti alla Marina. Eppure i tubi della rete fognaria parevano, all'epoca, adeguati alla soluzione del problema. Probabilmente lo sono ancora ma la mancanza di manutenzione, associata alle problematiche dell'edilizia selvaggia, non permette la giusta funzione. Certo, erano gli anni Settanta e qualche opera pubblica si poteva pur fare. Si pensava anche ai servizi, non solo all'estetica.
Di questi tempi pare che di "servizi" non se ne puà proprio parlare e di estetica ... come diceva Provolino "boccaccia mia statti zitta.
martedì 25 gennaio 2011
Tutto pronto per la "morte" del centro storico.
Da Vasto web
L'edilizia. I fabbricati più bassi potranno allinearsi con quelli vicini. Significa che, se di fianco a una casa di un piano ce n'è una di tre, anche la prima potrà subire delle sopraelevazioni fino a quel livello. Cervellati ha indicato i materiali che dovranno essere utilizzati in tutte le ristrutturazioni.
Spero che non sia cosi facile liquidare un problema come le sopraelevazioni nel centro storico. Spero che si tenga conto del Codice Civile e delle norme igienico-sanitarie.
Mi chiedo cosa distingue il piano "Cervellati" dal Piano "Tagliente". Ma non dovevamo bloccare la "cementificazione" del territorio? A gia! Nel centro storico si usano i mattoni, non il cemento.
Omaggio a Stefania.
Quando il Presidente Prodi venne a Vasto in occasione del 1° incontro dell'IdV, io, assessore del partito organizzatore, fui l'unico della giunta a non essere avvisato e quindi non ho foto dell'evento. Inutile dire che ero impegnato nella organizzazione e che "qualcuno" si guardò bene dal darmi "visibilità" (come se ne avessi bisogno). La mia amica Stefania, su Fb, ha pubblicato questa foto col ... suo ex capo ufficio.
lunedì 24 gennaio 2011
The Sanwiches al Piccolo Mondo.
Continua a stimolare interesse l’iniziativa sui “quarant’anni del Paradise”, lo storico locale di Vasto, luogo di intrattenimento della generazione (non solo locale) degli anni Settanta.
Notevole curiosità suscita la “reunion” dei Sandwiches, gruppo storico vastese,fondato da Lino "la cicala" De Felice, che spopolava tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta. I Sandwiches, idolatrati dai giovani del luogo (ma non solo), possono essere considerati, assieme al Dj Mc Adams', l'icona della gioventù di quell’epoca. I componenti del gruppo, dopo l'abbandono (come Negrini dei Pooh) di Lino "la cicala", erano: Fernando “Big Nose” Coletti (per gli amici “Nasone”) alla chitarra, Fernando “Cespuglio” Brai alla tastiera, Lino “il Maggiore” Molino alla Batteria e Italo Miscione al basso. La formazione però ha presentato sostituzione e rientri, per lunghi periodi o occasionalmente. Un po’ come i gruppi nazionali (es. New Trolls) o internazionali (es. Deep Purple). Tra gli altri ci piace ricordare Giuliano Canci o Lello Pracilio al basso, Peppino Borromeo o Massimo Desiati alle tastiere, Domenico Colantonio alla batteria. Addirittura per un certo periodo la formazione, emulando i Jethro Tull o i Delirium, proponeva un flautista: Michele “lu munderisciane” Berardini.
Il loro repertorio, nel tempo, ha spaziato da Peppino di Capri al Free Jazz, dai Corvi a Santana, dai Profeti a Jimi Hendrix , da …. Memorabili le serate con il "crooner vastarolo" Enzo Ventrella.
Sabato 29, nella festa che si terrà (dalle 21 in poi) al Piccolo Mondo di Vasto Marina, il loro ritorno.
Senza la Pro Vasto, consoliamoci con ... Scarpasciudd
Causa campo allagato, la "federazione" annulla l'incontro previsto.
La federazione, tramite il "rappresentante ufficiale" Emanuele Puddu, ha comunicato ai partecipanti dello Scarpasciudd la "ferale" notizia. Disponibili all'incontro gli intraprendenti calciatori avrebbero preferito giocare anche sotto il diluvio piuttosto che rimanere a casa, tuttavia i palloni, sia pur ben "abbottati", non scorrevano sull'acqua. Una partita di palla a nuoto era improponibile, così si è dovuto rinunciare.
La federazione, tramite il "rappresentante ufficiale" Emanuele Puddu, ha comunicato ai partecipanti dello Scarpasciudd la "ferale" notizia. Disponibili all'incontro gli intraprendenti calciatori avrebbero preferito giocare anche sotto il diluvio piuttosto che rimanere a casa, tuttavia i palloni, sia pur ben "abbottati", non scorrevano sull'acqua. Una partita di palla a nuoto era improponibile, così si è dovuto rinunciare.
domenica 23 gennaio 2011
E se mi cadeva l'albero in testa?
E' strano, oserei pensare a qualcosa di esoterico. Dopo aver registrato il video ho pensato di citare "La pioggia nel pineto" di Gabriele d'Annunzio. Uno di questi pini, forse nel tentativo di abbracciarmi ... è caduto.
sabato 22 gennaio 2011
... e sulla rotonda di Piazza Verdi a Vasto?
Toyo mon amour,dibattito su rapporto Pescara-arte contemporanea
Una mini mostra-provocazione per riflettere sul rapporto tra Pescara, l'arte contemporanea e l'architetto Toyo Ito, autore dello 'Huge Wine Glass', scultura che nel 2009 ebbe un cedimento strutturale solo due mesi dopo essere stata collocata in piazza della Rinascita: e' lo spirito di 'Toyo mon Amour', mostra allestita dal graphic designer Luca Di Francescantonio con l'agenzia di comunicazione culturale Mente Locale. Espongono 20 artisti. Inaugurazione domani, alle 19, presso il Patriarca Store a Pescara. Le opere saranno visibili da domenica prossima su www.enviconcept.com.
Il Consiglio a .... Colpo Grosso. (messaggio subliminale?)
Alla festa per il Paradise.
Dal Consiglio Comunale di ieri.
“I “bizantinismi” della politica debbono cercare altre forme di …” e si è fermato qui, il “timido” Consigliere Comunale Giangiacomo, ieri durante il suo discorso inerente il piano spiaggia. I bizantinismi di coloro che citano aneddoti e pensieri filosofici stravolgendone il concetto, come ha fatto lui ieri. Non è colpa mia se mi trovo a registrare scene del Consiglio Comunale sempre quando parla il “timido” Giangiacomo (tra l’altro ieri, mi sono perso la “lite” tra Alinovi e Sigismondi), tuttavia registro, ma come vuole lui non trasmetto, i suoi interventi per imparare come si farcisce un discorso di fronzoli e voli pindarici, per riempirne il vuoto del contenuto.
Ieri il “tenero” Giangiacomino ha citato la storia di Achille e la tartaruga. Ha letteralmente reinventato la storia paragonando l’attuale Amministrazione alla “tartaruga”. Fin qui tutto bene. Siamo arrivati a fine mandato per “iniziare” l’iter inerente l’approvazione del piano spiaggia. La storia narrata da Giangiacomo però dice che la tartaruga viene raggiunta da Achille, poi arriva un altro che smonta tutto. Chi ha studiato la filosofia, come dice il buon Fabio nel suo discorso, “lo sa” che la storia non è questa.
Achille, simbolo di rapidità, deve raggiungere la tartaruga, simbolo di lentezza.
Achille corre dieci volte più svelto della tartaruga e le concede dieci metri di vantaggio. Achille corre quei dieci metri e la tartaruga percorre un metro; Achille percorre quel metro, la tartaruga percorre un decimetro; Achille percorre quel decimetro, la tartaruga percorre un centimetro; Achille percorre quel centimetro, la tartaruga percorre un millimetro; Achille percorre quel millimetro, la tartaruga percorre un decimo di millimetro, e così via all’infinito; di modo che Achille può correre per sempre senza raggiungerla.
Adesso qualcuno capirà perché il buon Fabio, non vuole che siano trasmessi i suoi interventi. Lo stesso Consigliere Giangiacomo mi dirà che chi è interessato può richiederne le trascrizioni. Certo! ma si sa, il pubblico è “pigro”.
Saluti a Mingo.
venerdì 21 gennaio 2011
Lu Purcellate.
Ieri sera, in attesa di una riunione di condominio, ho rivolto l’occhio su un apparecchio televisivo sintonizzato su TRSP. Stavano trasmettendo una funzione religiosa per onorare San Sebastiano, protettore dei “Vigili Urbani”. In pochi ricordano però che San Sebastiano è sempre stato protettore anche dei muratori. Mio nonno festeggiava questa ricorrenza e la festeggiava con la compagnia esclusiva dei nipoti. In questa data iniziava il periodo di carnevale e per l’occasione mia nonna preparava i ravioli con lo zucchero e la ciciricchiata. A chi si rifiutava di mangiare veniva rivolto l’invito: “va vvede a corre li cavelle, camà!” (vai a guardare i cavalli che corrono, vai!”). Se adesso offri i ravioli dolci, con zucchero e cannella, sono in tanti quelli che storcono il naso e rifiutano, in varie maniere, l’invito. Eppure sono una pietanza eccellente, soprattutto “rintrufati”.
Dopo il lauto pranzo mio nonno soleva dichiarare: “Ah … Mo sci c’hai magnate! Mo, o che sone la campane. Chi s’è mmorte? Mastre Peppine Lacciatte! Ddonnnn!” (Bene … adesso si che sono sazio! Ora può suonare anche la campana a morto. Chi è morto? Mastro Peppino Laccetti! Suono onomatopeico della campana).
Ricordo però anche mia madre che in questa ricorrenza si recava in chiesa e dopo la funzione prendeva “lu Purcellate”, una sorta di tarallo di pane. Ieri alla “cerimonia” dei Vigili Urbani questo segno di devozione non l’ho notato. Un altro segno della tradizione scomparso.
Diffidenza.
Il clima di “tensione” e di “paura” che si vive in questi tempi a Vasto sta mettendo in crisi un gruppo di bravi ragazzi, incaricati di raccogliere informazioni per il 15° Censimento generale della popolazione e Censimento generale delle abitazioni.
Certo, tra finti rappresentanti dell’Enel, finti controllori di caldaie, finti agenti delle forze dell’ordine, finti impiegati dei servizi sociali ed ogni altro tipo di persone che con scuse di vario genere entrano nelle case e poi le svuotano di ogni tipo di “valore”, anche affettivo, c’è da aver paura e non aprire a nessuno. Tuttavia, con un po’ di attenzione si può aprire o semplicemente dare informazioni, anche solo dal citofono, a chi realmente sta svolgendo un compito.
I bravi ragazzi di cui sopra, sono autorizzati a visitare gli spazi comuni (androni, porticati, ballatoi, scale ecc.) degli edifici del territorio comunale al fine di raccogliere informazioni sulle caratteristiche degli immobili. E’ un lavoro complicatissimo e difficilissimo. Se solo si pensa alla toponomastica esistente se ne comprende tutta la difficoltà.
Facendo molta attenzione e ripeto “molta” attenzione, cerchiamo di aiutarli nel miglior modo possibile.
giovedì 20 gennaio 2011
Caro Prc vastese.
E’ di oggi una accorata lettera aperta che i ”ragazzi” di Prc inviano al sindaco uscente ed al PD.
Se si legge tra le righe il messaggio, non sfuggirà ai più una presa di distanze da Lapenna e dall’operato dall’Amministrazione uscente.
Nella lettera infatti si legge:
… Ed in questo quadro quasi esasperante, si apprende di un nostro appoggio alla ricandidatura di Luciano Lapenna definito “incondizionato”. In realtà, coerentemente con quello che diciamo ormai da mesi, il nostro sostegno è strettamente vincolato alla condivisione di un programma, di cui auspichiamo si possa finalmente iniziare a discutere con tutte le forze politiche che si riconoscono compatibili con una visione politica di centro-sinistra.
Ma perché, dico io, fino ad ora non avete seguito un programma condiviso? E quale programma avete seguito? E se non era condiviso perché lo avete “assecondato”?
Oltre a quanto sopra poi, una sequela di “dobbiamo” così ovvi e condivisibili verso i quali si potrebbe rispondere con un comune “dicano qualcosa di (centro)sinistra” e aggiungerei “per piacere”.
La conclusione della missiva poi è magnifica:
Noi crediamo che quel candidato possa essere Luciano Lapenna”.
“Crediamo” “possa essere” ma non ne siamo sicuri, quindi …
Cari “ragazzi”, il vero problema è che tutti sanno che il sindaco uscente è stato imposto nel 2006 ed è indigesto ancora oggi. E’ riuscito a distruggere il PD locale, ha bloccato ogni voce “critica” a lui vicina e ha dimostrato tutta la sua incapacità “di” amministrare la città, solo che nessuno ha il coraggio (non uso altri termini “televisivi”) di dire chiaramente “non lo vogliamo più”.
Le motivazioni di questa paura sono svariate e, per ora, non sto ad elencarle. Ci sarà tempo in futuro.
La vera farsa sta nel fatto che chi, del suo raggruppamento politico nel 2006, lo aveva appoggiato è stato eliminato, mentre chi lo aveva osteggiato, poi lo ha mantenuto in vita (politicamente e soprattutto “amministrativamente” parlando).
La vera farsa sta anche nel fatto che partiti come l’IdV si presentano, contro chi possiede i carri armati, col fucile dotato di tappo di sughero e pensano anche di essere credibili.
La vera farsa è che se non cade ora l’amministrazione, come ho già detto, con qualche asfalto o qualche giardinetto, convinceranno i distratti che sono state fatte “cose buone”.
La vera farsa è che tra personalismi, gelosie, lotte di potere, mancanza di idee, incapacità e quanto altro … (continuate voi).
Tutto questo a spese della città e dei cittadini.
LETTERA APERTA AL SINDACO E PD
Caro Luciano, caro PD vastese,
leggiamo ormai da diverse settimane del lavorìo interno al PD vastese
per risolvere il nodo della candidatura a sindaco per le prossime
elezioni amministrative. Emerge dalle notizie di stampa un quadro
confuso, dovuto a tatticismi politici che possono anche essere percepiti
come “non decisioni” e fratture difficilmente sanabili. Nemmeno è chiaro
come si voglia evitare quella che secondo noi sarebbe una farsa e cioè
le cosiddette primarie di coalizione, visto che i candidati sarebbero
solo quelli del PD. Ed in questo quadro quasi esasperante, si apprende
di un nostro appoggio alla ricandidatura di Luciano Lapenna definito
“incondizionato”. In realtà, coerentemente con quello che diciamo ormai
da mesi, il nostro sostegno è strettamente vincolato alla condivisione
di un programma, di cui auspichiamo si possa finalmente iniziare a
discutere con tutte le forze politiche che si riconoscono compatibili
con una visione politica di centro-sinistra.
Sappiamo che dopo l’approvazione delle nuove NTA che hanno dato alla
città uno strumento di salvaguardia del suo territorio, dobbiamo
riscrivere il PRG e lo vogliamo fare con concreti metodi di
partecipazione cittadina, che vogliamo attivare anche per dare nuova
vitalità ai bilanci. Dobbiamo mettere in pratica alcuni principi e
impegni sanciti dallo statuto ma che ancora non vedono un fattivo
riscontro. Dobbiamo buttare le basi per la gestione diretta di servizi
essenziali per i cittadini, a partire dalla risorsa acqua, come bene
comune, e per continuare con la raccolta differenziata che è a metà del
suo percorso. Dobbiamo assumerci il compito di promuovere e fare
intelligenti scelte di utilizzo di risorse rinnovabili e pulite.
Dobbiamo trovare strategie e investimenti per arrivare alla gestione
diretta degli immobili dell’ex tracciato ferroviario, favorendo anche il
parco della costa teatina e sbloccando la diatriba sulla perimetrazione.
Con queste idee, che immaginiamo siano condivise, vi chiediamo di
rompere gli indugi sul candidato sindaco che sappia essere alla guida di
un nuovo schieramento di centro-sinistra che deve continuare quel
processo di cambiamento che è in atto, ma che non può certo dirsi
concluso. Noi crediamo che quel candidato possa essere Luciano Lapenna.
Se si legge tra le righe il messaggio, non sfuggirà ai più una presa di distanze da Lapenna e dall’operato dall’Amministrazione uscente.
Nella lettera infatti si legge:
… Ed in questo quadro quasi esasperante, si apprende di un nostro appoggio alla ricandidatura di Luciano Lapenna definito “incondizionato”. In realtà, coerentemente con quello che diciamo ormai da mesi, il nostro sostegno è strettamente vincolato alla condivisione di un programma, di cui auspichiamo si possa finalmente iniziare a discutere con tutte le forze politiche che si riconoscono compatibili con una visione politica di centro-sinistra.
Ma perché, dico io, fino ad ora non avete seguito un programma condiviso? E quale programma avete seguito? E se non era condiviso perché lo avete “assecondato”?
Oltre a quanto sopra poi, una sequela di “dobbiamo” così ovvi e condivisibili verso i quali si potrebbe rispondere con un comune “dicano qualcosa di (centro)sinistra” e aggiungerei “per piacere”.
La conclusione della missiva poi è magnifica:
Noi crediamo che quel candidato possa essere Luciano Lapenna”.
“Crediamo” “possa essere” ma non ne siamo sicuri, quindi …
Cari “ragazzi”, il vero problema è che tutti sanno che il sindaco uscente è stato imposto nel 2006 ed è indigesto ancora oggi. E’ riuscito a distruggere il PD locale, ha bloccato ogni voce “critica” a lui vicina e ha dimostrato tutta la sua incapacità “di” amministrare la città, solo che nessuno ha il coraggio (non uso altri termini “televisivi”) di dire chiaramente “non lo vogliamo più”.
Le motivazioni di questa paura sono svariate e, per ora, non sto ad elencarle. Ci sarà tempo in futuro.
La vera farsa sta nel fatto che chi, del suo raggruppamento politico nel 2006, lo aveva appoggiato è stato eliminato, mentre chi lo aveva osteggiato, poi lo ha mantenuto in vita (politicamente e soprattutto “amministrativamente” parlando).
La vera farsa sta anche nel fatto che partiti come l’IdV si presentano, contro chi possiede i carri armati, col fucile dotato di tappo di sughero e pensano anche di essere credibili.
La vera farsa è che se non cade ora l’amministrazione, come ho già detto, con qualche asfalto o qualche giardinetto, convinceranno i distratti che sono state fatte “cose buone”.
La vera farsa è che tra personalismi, gelosie, lotte di potere, mancanza di idee, incapacità e quanto altro … (continuate voi).
Tutto questo a spese della città e dei cittadini.
LETTERA APERTA AL SINDACO E PD
Caro Luciano, caro PD vastese,
leggiamo ormai da diverse settimane del lavorìo interno al PD vastese
per risolvere il nodo della candidatura a sindaco per le prossime
elezioni amministrative. Emerge dalle notizie di stampa un quadro
confuso, dovuto a tatticismi politici che possono anche essere percepiti
come “non decisioni” e fratture difficilmente sanabili. Nemmeno è chiaro
come si voglia evitare quella che secondo noi sarebbe una farsa e cioè
le cosiddette primarie di coalizione, visto che i candidati sarebbero
solo quelli del PD. Ed in questo quadro quasi esasperante, si apprende
di un nostro appoggio alla ricandidatura di Luciano Lapenna definito
“incondizionato”. In realtà, coerentemente con quello che diciamo ormai
da mesi, il nostro sostegno è strettamente vincolato alla condivisione
di un programma, di cui auspichiamo si possa finalmente iniziare a
discutere con tutte le forze politiche che si riconoscono compatibili
con una visione politica di centro-sinistra.
Sappiamo che dopo l’approvazione delle nuove NTA che hanno dato alla
città uno strumento di salvaguardia del suo territorio, dobbiamo
riscrivere il PRG e lo vogliamo fare con concreti metodi di
partecipazione cittadina, che vogliamo attivare anche per dare nuova
vitalità ai bilanci. Dobbiamo mettere in pratica alcuni principi e
impegni sanciti dallo statuto ma che ancora non vedono un fattivo
riscontro. Dobbiamo buttare le basi per la gestione diretta di servizi
essenziali per i cittadini, a partire dalla risorsa acqua, come bene
comune, e per continuare con la raccolta differenziata che è a metà del
suo percorso. Dobbiamo assumerci il compito di promuovere e fare
intelligenti scelte di utilizzo di risorse rinnovabili e pulite.
Dobbiamo trovare strategie e investimenti per arrivare alla gestione
diretta degli immobili dell’ex tracciato ferroviario, favorendo anche il
parco della costa teatina e sbloccando la diatriba sulla perimetrazione.
Con queste idee, che immaginiamo siano condivise, vi chiediamo di
rompere gli indugi sul candidato sindaco che sappia essere alla guida di
un nuovo schieramento di centro-sinistra che deve continuare quel
processo di cambiamento che è in atto, ma che non può certo dirsi
concluso. Noi crediamo che quel candidato possa essere Luciano Lapenna.
Il “Paradise” tra passato prossimo e futuro anteriore.
Ci sono delle persone che, se non fanno la storia di un luogo, quantomeno ne mutano il costume, ne favoriscono lo sviluppo. E’ il caso di Francescopaolo Laccetti, imprenditore vastese, scomparso nel giugno 2006. Se si chiedono notizie su di lui a chi lo ha conosciuto, spesso si sente rispondere: “era un … matto”. Eppure le sue “azzardate” iniziative, sono state il segno dell’evoluzione della Città del Vasto. Il passaggio di un epoca. Il Paradise (prima discoteca d’Abruzzo), il Cinema teatro Globo, il Palazzo di vetro e tanti altri interventi nella città, hanno ispirato e sono stati esempio per la realizzazione di tante successive opere. C’è sempre chi muove i primi passi e si addentra rischiando in sconosciuti ambiti, permettendo a coloro che seguono di trovare la strada “spianata”.
Sabato 29 gennaio, alle ore 21, presso la discoteca Piccolo Mondo di Vasto Marina, i “ragazzi” che sono cresciuti al Paradise e che lo hanno conosciuto, si ritroveranno per una festa. Sarà una occasione per rivivere attraverso la musica, la Vasto di quei tempi. Quegli anni Settanta che hanno segnato un taglio netto tra il “passato prossimo e il futuro anteriore” della nostra città.
mercoledì 19 gennaio 2011
Un (altro) commento tratto da "Il Grillo".
Il Gabbiano su Amministrative: Il PD di Vasto sceglie le primarie
Postato Martedì, 18 gennaio 2011 alle 17:53
"Ma l'IDV, senza tentennamenti, conferma il 'no' alle primarie. "Il Pd porti un nome al tavolo di coalizione. Come lo sceglie non ci interessa - commenta il segretario cittadino Al Bon - Un candidato noi lo abbiamo, Patrizia De Caro." Perfetto. Allora vediamo quanto "pesa" questo Candidato. Le primarie possono dire realmente quanta forza ha questo partito, diventato un "rifugio" di anime ballerine!!! ABBIATE IL CORAGGIO DI PARTECIPARE ALLE PRIMARIE !!! Chi si tira indietro ha paura di "pesarSi"......
martedì 18 gennaio 2011
Pare che non sia stato un pranzo ma solo un ... "caffè".
Qualche giorno addietro, si leggeva su Vastoweb:
Lapenna a pranzo da Di Pietro per chiedere la ricandidatura
Un pranzo con Antonio Di Pietro per cercare un accordo con l'Italia dei valori, che a Vasto un candidato già ce l'ha. Ma è per recuperare il rapporto con i dipietristi che il sindaco, Luciano Lapenna, è partito nella tarda mattinata di oggi alla volta di Montenero di Bisaccia.
Destinazione: la masseria di Di Pietro. Argomento: le elezioni di primavera e la scelta del leader che dovrà correre per conquistare la poltrona più importante del municipio. Lapenna vuole la ricandidatura. E la cerca in due mosse.
Senza la Pro Vasto, consoliamoci con ... Scarpasciudd
LA LEGGE DEL CALCIO CONFERMATA IN QUESTA PARTITA: GOL MANGIATO, GOL SUBITO
RANGERS 3 – CELTIC 0
Arbitro sig. Orazio Di Blasio
RANGERS (maglie blu): Ronzitti L(2°t Docuta), D'Adamo, Ronzitti N, Serafini S, Puddu, Soldano, Ronzitti Ni, Angiolillo, Vino, Lemme, Reale, (2°t.Ronzitti L)
CELTIC (maglie gialle): Loreta, Antenucci, Di Marco, Ruzzi, Di Foglio, Ronzitti, Fanucci, Sebastiani, D'Angelo, Cicchini, Storto, Budano
E come professano vari allenatori, dalla serie A alla C, il famoso motto “ Gol mangiato Gol subito” rispecchia la partita giocata al mitico stadio Incoronata di Vasto. Partono subito fortissimo i gialli che, consapevoli dell’uomo in più iniziale, iniziano ad imporre il proprio gioco grazie ad un pressing asfissiante ed una strategica posizione in campo. Dopo una serie di miracoli di L.Ronzitti prima su Cicchini e successivamente su Storto e su D’Angelo, Serafini S. con un goffo stop prende la palla di mano in area. L’arbitro Di Blasio, inflessibile come sempre, vede tutto e fischia un’ indiscutibile rigore. Senza nessuna esitazione e conscio dei propri mezzi, dal dischetto si presenta D’Angelo, desideroso di incrementare il suo score e…. sbaglia, grazie ad una strepitosa parata ancora una volta di L.Ronzitti (degna del miglior felino). Scende in campo allora il destino crudele del calcio. Un errato disimpegno della difesa celtica offre un pallone d’oro a G.Reale che davanti il portiere punisce e porta i blu in vantaggio. Il primo tempo si chiude dunque con 1-0 che sa tanto di beffa ed innesca una serie di minipolemiche capeggiate dal Capitano(vi vulete sveja davanti o no? Li vulem fa sti gol o no?). Il secondo tempo offre un riequilibro delle parti,12 vs 12, grazie ad un avvicendamento portiere-attaccante fra L.Ronzitti e Docuta. La musica però non cambia. Anzi, al 10 minuto il profeta N.Ronzitti, dopo alcuni slalom al centrocampo, offre un delizioso passaggio al suo omonimo L.Ronzitti che davanti all’incolpevole Loreta non sbaglia. 2-0. I gialli tentano di riaprire la partita con una serie di volate ma trovano di fronte a sé un Puddu,un Serafini e soprattutto un D’Adamo super-ispirati( con tanto di siparietto finale). I giochi sono già conclusi a 10 minuti dalla fine quando, Angiolillo servito bene dal centrocampo piazza un diagonale micidiale e porta a 3 le reti, chiudendo così la partita. Nel finale siparietto L.Storto-D’Adamo: davanti ai complimenti del primo per l’ottima prestazione, il secondo risponde “Grazie, che partita mamma mia……senti, senti il mio battito cardiaco!”. Questo vuol dire allora Metterci il Cuore in campo!
Classifica cannonieri 17 gol: Luigi Angiolillo 15 gol: D'Angelo 8 gol Ronzitti L 7 gol: Storto, Reale 6 gol: Budano, Ronzitti Ni 5 gol: Lemme, Serafini A 3 gol: Cicchini, Colonna, Docuta, Di Girolamo, Soldano 2 gol: Serafini S 1 gol: Di Rosario, D'Ercole, Di Marco, Di Foglio, Marino A, Rossi
lunedì 17 gennaio 2011
domenica 16 gennaio 2011
Allo sbaraglio ma non .... dilettante.
La settimana scorsa, la sera di sabato, una sequela di messaggi sul cellulare mi avvertiva di un passaggio della mia canzone “Rosina” alla Corrida. La domenica successiva su Fb sono stato raggiunto da molti messaggi di complimenti conseguenti allo stesso motivo. Durante la settimana poi, tante persone per la strada mi hanno chiesto se avevo visto la famosa trasmissione su Canale 5.
Io, preso dalla curiosità, ho dedicato il mio sabato sera alla visione del programma, magistralmente condotto da Flavio Insinna, e con grande piacere ho visto e ascoltato il passaggio del mio brano, nella versione di Roby Santini (Non mi stancherò mai di ringraziare il bravo cantante-ballerino di Casalbordino per aver “lanciato” la mia canzone. Spero che anche lui sia contento del successo che questo brano riscuote)
Devo dire che fa piacere sapere che qualcuno abbia scelto una tua “creazione” per presentarsi in una vetrina così particolare e che milioni di persone, pur non conoscendoti, ascoltino una tua “cosa”.
Ho saputo che ieri sera in alcuni ristoranti della zona, quando dai televisori accesi in sala si sono sentite le note di “Rosina”, in tanti hanno reagito con stupore e apprezzamento per l’accaduto.
Spero che, qualora l’esibizione sia trasmessa per intero, diverta il pubblico.
Opera d'arte.
sabato 15 gennaio 2011
I sogni son desideri
E' certamente colpa mia.
Ogni volta che scrivo un articolo inerente ipotesi di sviluppo della "nostra" città, sicuramente a causa del linguaggio fiabesco (forse dovrei dire "infantile") che utilizzo mi dicono che sono "sogni". Oggi ho visto pubblicato su diversi giornali on line e non, il mio articolo "Vorrei comprare la Puccioni" e quasi tutti coloro che lo hanno proposto hanno precisato: "I sogni di Francescopaolo D'Adamo". Meno male che ho sottotitolato "per chi sa leggere tra le righe".Dovrei cominciare ad usare un linguaggio più tecnico così da essere preso maggiormente "sul serio" dall'opinione pubblica, tuttavia ....
Metti una sera a cena.
Ieri sera sono stato invitato a cena. Preciso che non si tratta di cena preelettorale. Come mio costume, mi piace "reclamizzare" il luogo dove sono stato, quando sono colpito dalla "gentilezza" e dalle storie dei gestori. Non conoscevo il luogo, mi ci sono trovato bene e sono convinto che ci tornerò.
venerdì 14 gennaio 2011
Voglio comprare la Puccioni (per chi sa leggere tra le righe).
Voglio comprare la Puccioni e spero che i proprietari della “famosa” fabbrica chimica, vogliano propormi un prezzo ragionevole. Naturalmente pagherei una somma congrua per trasferire, in un altro ambito nel territorio cittadino, l’opificio e a dotare il nuovo polo delle necessarie caratteristiche logistiche, addirittura migliorative dell’impianto attuale.
Quanto sopra perché mi piacerebbe operare un intervento di riconversione delle strutture di Punta Penna, mantenendo l’immagine architettonica attuale. Trasformerei tutto l’esistente, silos compresi, in strutture ricettive, albergo, residence, music hall e quanto altro necessario per l’accoglienza dei turisti che affolleranno le banchine del porto, una volta sbarcati dai loro lussuosi yacht o dalle navi da crociera. Anche coloro che utilizzano la parte del porto commerciale ed i proprietari della flotta peschereccia potrebbero trarne giovamento.
Certo sarà ugualmente necessario riconvertire le case popolari poste sul promontorio, chissà, trasformandole in alberghi e autorizzando l’apertura di bar e negozi di souvenir. Anche la struttura del mercato ittico potrebbe essere utilizzata per questo e magari anche come centro di informazione turistica, biglietteria per l’imbarco per le isole Tremiti, per la Croazia, per il Gargano o per mini crociere nell’Adriatico abruzzese e molisano. Addirittura come stazione per autobus verso la città, verso San Giovanni in Venere, Lanciano, il Parco Nazionale d’Abruzzo ed altri luoghi.
Anche la stazione di Porto di Vasto assumerebbe nuovo significato, con arrivi giornalieri per le nostre spiagge, per Punta d’Erce, per Aqualand e l'adiacente Mirabilvasto, per le discoteche (famose quelle realizzate nelle gallerie dell’antico tracciato ferroviario) e per altre attrattive della zona.
Detto così sembra che io stia scherzando ma vi assicuro che non scherzo affatto.
Già, solo fosse vero, che una volta riportate alla luce e valorizzate le antichissime strutture di Pennaluce, Vasto potrebbe presentarsi, con le dovute proporzioni, come una “Pompei” dell’Adriatico.
Mi fermo qui perché non vorrei continuare a ripetermi in merito alle infinite risorse attrattive che la nostra città “potrebbe” offrire e non vorrei aprire discussioni inerenti “presunte” incompatibilità tra turismo, industria e quant’altro.
Hanno "rotto" .... un lucchetto al d'Avalos.
Chi semina vento...
Un ringraziamento personale lo faccio ai bravi cittadini che hanno segnalato il tentativo di effrazione commesso a Palazzo d'Avalos. Per il resto, mi rimane solo la disperazione. Io certamente non mi stanco di ripetere che Palazzo d'Avalos è maltrattato quanto mai. Sottoutilizzato, male utilizzato, rattoppato, mal tenuto, gestito come cosa personale, destinato in malo modo ad enti e fondazioni la cui è adeguatezza è tutta da dimostrare (ma lì mi sono messo di traverso, e la cosa “cuoce” ancora). E ancora, non sono bastate le ordinanze del tar, che IMPONGONO una gara per l'affidamento della gestione, non sono bastate le figuracce (a base di rattoppi) ben distribuite su feste di partito e manifestazioni varie. Forse il massimo del grottesco si è toccato quando a novembre si è tenuto, proprio a Palazzo D'Avalos un convegno su Sicurezza e legalità. Questori, Prefetti, alti gradi militari, Piercamillo Davigo (nientemeno) e Sindaco, nel luogo che secondo l'ordinanza del tar doveva essere affidato con gara d'appalto (mai fatta) da concludersi... entro il 15 settembre precedente! E invece niente. Eppure Palazzo D'Avalos è importante. È un simbolo, è un biglietto da visita. Tutti a riempirsi la bocca di paroloni. LA CULTURA. IL TURISMO. IL GIOIELLO DELLA CITTÀ. E si vede come lo trattate il gioiello della città. E cosa ci si poteva aspettare da chi ha detto: fuss p'me, ce facess nu bell ristorand! A fare il ristorante non ci sono ancora riusciti, intanto il cortile come parcheggio privato in centro funziona benissimo.
Su su! che manca poco. Ancora un po' di pazienza.
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