mercoledì 5 gennaio 2011

Ma vuoi vedere che col nuovo anno si sono accorti che esisto? Addirittura mi rispondono e "precisano".

Atam, stagione teatrale congelata per l'indisponibilità del Globo

L'Assessore Suriani replica a Francesco Paolo D'Adamo

COMUNICATO STAMPA

“Nessuna responsabilità può essere imputata all’Amministrazione Comunale per la mancata programmazione del cartellone teatrale dell’Atam”.
L’Assessore alla Cultura Anna Suriani replica così alle accuse di Francesco Paolo D’Adamo, ex componente della Giunta Lapenna. “Purtroppo – ha aggiunto Anna Suriani – siamo stati costretti a congelare momentaneamente la stagione teatrale invernale per la indisponibilità del teatro Globo, oggetto in questi mesi di alcuni lavori di ristrutturazione. Per noi tutti il rammarico è stato grande, anche alla luce del successo che la rassegna ha riscosso nelle passate stagioni. Ma da qui a parlare di scarsa sensibilità del Comune nei confronti della cultura ce ne passa dal momento che è sotto gli occhi di tutti quanto l’Amministrazione Lapenna ha fatto per questo settore”.
Poi, l’Assessore Suriani ha replicato a Francesco Paolo D’Adamo anche sulla questione relativa al sodalizio “Amici del Rossetti”. “Il Comune di Vasto – ha concluso la Suriani – ha concesso alla suddetta associazione solo ed esclusivamente una sede legale, senza alcun tipo di spesa per l’ente. Niente di più. Cosa che succede regolarmente nella stragrande maggioranza dei teatri italiani”.
Vasto, 5 gennaio 2011
L’Ufficio Stampa
g.q.

Risposta: (premesso che mi chiamo Francescopaolo ma in Municipio ancora non lo imparano)

La banda del rattoppo colpisce ancora. Ovvero come scatenare uno tsunami con un solo commento ad una sola delibera.

A grandissima richiesta, pubblico un'altra puntata delle avventure della ormai famigerata “Banda del rattoppo”. Come senz'altro ricorderete, nel mio articolo “a proposito di teatro” ho analizzato la situazione quantomeno curiosa nella quale si trova il teatro Rossetti. Non ripeto tutto, l'articolo è stato ben ripreso anche da “Il Centro”, ma trovate tutto sul mio blog.
A farla breve, la mia domanda principale era: “a che titolo, viene concesso un bene pubblico ad una associazione privata?”. La domanda era evidentemente rivolta al gestore e custode pro-tempore del bene pubblico: la Giunta Comunale, che concede un bene pubblico senza uno straccio di ragione.
Sulla delibera n.425 del 6.12.2010 infatti, c'è scritto sostanzialmente: “siccome ce lo hanno chiesto, il dirigente è d'accordo, e noi allora glielo diamo”. Vedere per credere!
Bene! Chi mi risponde a mezzo stampa spontaneamente (o magari spintaneamente)? L'Associazione concessionaria, che evitando accuratamente di dichiarare cosa ha fatto per la cittadinanza dice: “ma noi siamo stati molto bravi, e soprattutto viviamo nella piena condivisione delle linee programmatiche della Direzione Artistica dell’Istituzione Comunale Teatro Rossetti.” E vabbò!
Poi è il turno dell'assessore alla cultura. Che mica dice per quale ragione ha concesso il teatro? No! Dice invece: noi volevamo fare anche quest'anno la stagione teatrale, ma il teatro è piccolo, “il Globo” è in ristrutturazione, non esistono più le mezze stagioni e quindi se non c'è la stagione teatrale Atam non è colpa nostra.
Questa è diventata la dichiarazione sempre pronta della attuale giunta Lapenna. E se non c'è la stagione teatrale non è colpa nostra, se la “Fiera natalizia di Vasto Marina” è stato un flop epocale non è colpa nostra, (però tutti quelli che passano ancora oggi su corso Garibaldi possono ammirare lo striscione che reclamizza la fiera).
E vuoi vedere che adesso è colpa mia! Io non mi stanco certo di ripetere quello che diceva la ”vecchierella”: “Se nin set bbune, stattetevene a la casa vostre”. Però, il rattoppo è dietro l'angolo! Chi rattopperà le buche della fiera a Vasto marina? Chi rattopperà la strada andata giù sempre a Vasto marina? Noi non temiamo, perché sappiamo che la banda del rattoppo è ancora fra noi.

P.S. Adesso chiameranno i responsabili dell'Atam e organizzeranno una stagione "di ripiego" al Rossetti. Magari, dico io, meglio di niente!

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