Probabilmente ho frequentato i bassifondi di Bogotà e bevuto rum nei peggiori bar di Caracas ma non capisco tutto questo allarmismo in merito alla “violenza” ed alle “cosche malavitose” che “avrebbero in mano” la città. Prevenzione certo! Ma credo che le forze dell’ordine sappiano ricoprire il proprio ruolo. All’inizio della stagione turistica si continua a far apparire sui giornali una situazione che scoraggerebbe qualsiasi persona per bene a venire a Vasto. Sembra quasi che si voglia intimidire il cittadino, si voglia scoraggiare il turista. Si descrive una teppaglia formata da deficienti, come una banda di criminali e questi, godendo, sentendosi importanti, con ancora più “passione” più si dedicano al loro “passatempo”. Qualcuno ricorda il film “American Graffiti” di George Lucas?
A mio modesto parere si dovrebbero definire costoro con termini appropriati: bambinetti, scemarelli, pusillanimi, coglioncelli … ecc. Andrebbero vilipesi e se presi con le mani nel sacco, puniti sonoramente, non perdonati o addirittura “aiutati”. Se a Vasto esistono organizzazioni malavitose, queste certamente non si dedicano al vandalismo, al furtarello o alle risse. Parlare di “criminalità” in costante crescita mi sembra scorretto e esagerato. Mi sembra invece che l’educazione sia caduta così in basso che sarà difficile in tempi brevi riportarla almeno a livelli normali. La maleducazione, quella sì che è in costante crescita. Di chi è la colpa? Continuiamo da dire sempre le stesse cose ma poi nei fatti … “dai, per questa volta ti perdono”, “è stato un caso, in realtà è un bravo giovane”, “lo fanno tutti! per una volta che è successo”, “ e che gli fai? Tanto!”, “non sono fatti miei!” e così via.
Certi giorni, soprattutto di notte, vedo girare per i vicoli del centro certe persone e, con tutto quello che si sente in giro, mi preoccupo. Poi mi chiedo e se vivevo a …. e mi tranquillizzo.
mercoledì 30 giugno 2010
martedì 29 giugno 2010
Paradosso.
Oggi è uscito il programma delle manifestazioni estive. Non parlerò del contenuto di questo programma ma di un paradosso divertente. La bellissima foto di copertina, scattata da Americo Ricciardi, rappresenta il trabocco di Punta d’Erce. Ora non tutti lo sanno ma quel trabocco è un “abuso edilizio”. Si, proprio così! La passerella di accesso alla macchina da pesca è stata realizzata in maniera difforme dal progetto presentato e, per questo sono stati bloccati i lavori, congelati i finanziamenti regionali, e multati i proprietari, i quali hanno ricevuto una ordinanza di demolizione. Non mi dilungo a parlare delle motivazioni inerenti questa difformità (per molti un abuso). Mi soffermo però a far notare che quell’angolo di costa “Vastarola” è valorizzato dalla presenza di quell’opera, tanto che l’Amministrazione Comunale l'ha scelta come immagine propagandistica e rappresentativa dell'estate vastese.
Le domande stimolate dal paradosso di cui sopra sarebbero tante ma le lascio al … lettore.
Cesare Pavese alla ... Ciucculella.
Camminiamo una sera sul fianco di un colle,
in silenzio.
Nell'ombra del tardo crepuscolo
mio cugino è un gigante vestito di bianco che si muove pacato,
abbronzato nel volto,
taciturno.
Tacere è la nostra virtù.
Qualche nostro antenato dev'essere stato ben solo
- un grand'uomo tra idioti o un povero folle -
per insegnare ai suoi tanto silenzio.
in silenzio.
Nell'ombra del tardo crepuscolo
mio cugino è un gigante vestito di bianco che si muove pacato,
abbronzato nel volto,
taciturno.
Tacere è la nostra virtù.
Qualche nostro antenato dev'essere stato ben solo
- un grand'uomo tra idioti o un povero folle -
per insegnare ai suoi tanto silenzio.
Ad onor del vero:
Pro "Iannone".
Ho chiesto al mio amico esperto: "Pare che il mio "campioncino" quest'anno vada fortissimo, che ne pensi?" La risposta non si è fatta attendere ....
Riccardo Zafred: Va veramente forte,se ricordi quando mi chiedesti in merito,ebbi solo parole positive a riguardo del vostro pilotino,speriamo che continui su questa strada,per andare in moto gp presto,comunque l'anno venturo avrà solo 21 anni,il tempo è dalla sua...
lunedì 28 giugno 2010
Imbrattatori "coglioni".
Rispetto e decoro, vo cercando
Coscienza civica e amore per il mio luogo natale mi chiedono ancora d’intervenire.
L’Associazione “Lidi Vastesi”, nel suo Comunicato Stampa di questi giorni dice di tutto e dice di più ma, soprattutto, lo fa a tutela dei propri interessi. Legittimo, ma forse talmente condizionante, che rendono le pur giuste osservazioni (lodevoli soptattutto nelle intenzioni) ... confutabili perchè non del tutto vere. Chiunque, vastesi, visitatori e bagnanti lo sanno, perchè lo vedono. Dico di là delle questioni prettamente normative, contradittorie e carenti, su cui la politica in tutti questi anni ha fatto e disfatto. Chiarisco il mio pensiero, riprendendo le loro dichiarazioni, in pochi punti:
- “considerano la spiaggia ed il mare beni di tutti e non intendono affatto trattarli come proprietà privata”, essi dichiarano, ma ciò che abbiamo potuto vedere e dover subire in questi anni di-mostra il contrario;
- “non impediscono alla collettività il libero accesso...” è del tutto vero, tant’è che per paradosso gli attuali Amministratori comunali per manifestare (come fosse un’associazione ambientalista o civica, quando il loro ruolo è chiaramente altro) hanno dovuto foto-montare ridicolmente quanto strumentalmente un’immagine della Bagnante ingabbiata da una recizione da pollaio (proprio quella che comunque in questi anni si è vista nelle recinzioni delle Concessioni);
- “si impegnano, quotidianamente e come sempre, a presentare la spiaggia più decorosa, vivibile, pulita, servita, ordinata...” E’ proprio questo il punto in cui i balneatori vastesi sono carenti, soprattutto come prima immagine afferta a chi accede alla Marina e prima di entrare e di fruire dei servizi e delle strutture interne, non sempre adeguate e su cui l’Associazione per il buon nome di tutti dovrebbe intervenire. L’ho scritto altre volte e lo ripeto: è proprio la mancanza di decoro che caratterizza, dove più e dove meno, non solo le recinzioni “di protezione e tutela”, ma l’intero sistema balneante. Se la dichiarazione è un’innovativa e volenterosa intenzione per l’innanzi, ben sia, ma lo verificheremo da subito.
In ultimo c’è da dire che una “penosa immagine” è data a “tutti i cittadini e ai turisti” sicuramente da un’Amministrazione Comunale, lassista quanto velleitaria, apparentemente rigorosa ma inadempiente nei suoi compiti normativi (come ben chiarito da M. Desiati ne Il Taglio, sua ultima nota in merito), ma anche da tutto l’insieme del Sistema balneo-turistico vastese, di cui l’Associazione “Lidi Vastesi” si fa rappresentate e ci si augura garante per quel che di positivo è dichiarato.
“Sono queste le reali questioni strategiche che, solo se seriamente affrontate e risolte, possono garantire lo sviluppo, anche ecologicamente orientato” - ...anche in zona detta SIC, mi permetto di aggiungere! - “ del turismo di Vasto”. Sarò un formale, ma come cittadino soprattutto ... “il modo ancor m’offende”. Da operatore d’arte aggiungo che la “forma” sovente è anche indice di sostanza.
Giuseppe F. Pollutri
L’Associazione “Lidi Vastesi”, nel suo Comunicato Stampa di questi giorni dice di tutto e dice di più ma, soprattutto, lo fa a tutela dei propri interessi. Legittimo, ma forse talmente condizionante, che rendono le pur giuste osservazioni (lodevoli soptattutto nelle intenzioni) ... confutabili perchè non del tutto vere. Chiunque, vastesi, visitatori e bagnanti lo sanno, perchè lo vedono. Dico di là delle questioni prettamente normative, contradittorie e carenti, su cui la politica in tutti questi anni ha fatto e disfatto. Chiarisco il mio pensiero, riprendendo le loro dichiarazioni, in pochi punti:
- “considerano la spiaggia ed il mare beni di tutti e non intendono affatto trattarli come proprietà privata”, essi dichiarano, ma ciò che abbiamo potuto vedere e dover subire in questi anni di-mostra il contrario;
- “non impediscono alla collettività il libero accesso...” è del tutto vero, tant’è che per paradosso gli attuali Amministratori comunali per manifestare (come fosse un’associazione ambientalista o civica, quando il loro ruolo è chiaramente altro) hanno dovuto foto-montare ridicolmente quanto strumentalmente un’immagine della Bagnante ingabbiata da una recizione da pollaio (proprio quella che comunque in questi anni si è vista nelle recinzioni delle Concessioni);
- “si impegnano, quotidianamente e come sempre, a presentare la spiaggia più decorosa, vivibile, pulita, servita, ordinata...” E’ proprio questo il punto in cui i balneatori vastesi sono carenti, soprattutto come prima immagine afferta a chi accede alla Marina e prima di entrare e di fruire dei servizi e delle strutture interne, non sempre adeguate e su cui l’Associazione per il buon nome di tutti dovrebbe intervenire. L’ho scritto altre volte e lo ripeto: è proprio la mancanza di decoro che caratterizza, dove più e dove meno, non solo le recinzioni “di protezione e tutela”, ma l’intero sistema balneante. Se la dichiarazione è un’innovativa e volenterosa intenzione per l’innanzi, ben sia, ma lo verificheremo da subito.
In ultimo c’è da dire che una “penosa immagine” è data a “tutti i cittadini e ai turisti” sicuramente da un’Amministrazione Comunale, lassista quanto velleitaria, apparentemente rigorosa ma inadempiente nei suoi compiti normativi (come ben chiarito da M. Desiati ne Il Taglio, sua ultima nota in merito), ma anche da tutto l’insieme del Sistema balneo-turistico vastese, di cui l’Associazione “Lidi Vastesi” si fa rappresentate e ci si augura garante per quel che di positivo è dichiarato.
“Sono queste le reali questioni strategiche che, solo se seriamente affrontate e risolte, possono garantire lo sviluppo, anche ecologicamente orientato” - ...anche in zona detta SIC, mi permetto di aggiungere! - “ del turismo di Vasto”. Sarò un formale, ma come cittadino soprattutto ... “il modo ancor m’offende”. Da operatore d’arte aggiungo che la “forma” sovente è anche indice di sostanza.
Giuseppe F. Pollutri
domenica 27 giugno 2010
12°torneo amichevole di calcio ‘Scarpasciùdd’ ‘ 2010
Nella quinta giornata,si è concluso il girone di andata col confronto tra le 2 seconde(in cui ha prevalso l'Helsingborgs) e un testa coda tra la 1° e l'ultima(la capolista s'impone di misura solo nei minuti finali): nel prologo di quest'ultima, lo chef Soldano ha solluccato gli ansanti giocatori, elencando gli ingredienti delle 'seccie alla Cristianoronaldo',un'inedita pietanza di sua invenzione, a base di seppie nostrane accostate a pepe e rosmarino.
giov. 24 giugno, ore 21: GOTEBORG - HELSINGBORGS 2 - 4,
arbitro sig. Orazio Di Blasio.
'Lu quazzettòne sgarràte' di D'Adamo(indossato per scaramanzia in tutte le 12 edizioni) gli ha portato fortuna: e al 25' un cross da sin. dei verdi dell'Helsingbrogs(13 su 15)attraversa lo specchio della porta scavalcando tutti, ma in mezzo a ' 'na mòtte di gramàcce' spunta sul 2°palo come un amanita falloide il piatto di Paolo, che incrocia sotto il sette sinistro:0-1.I bianchi del Goteborg(13 SU 15) si fanno vivi con un bolide di Budano(27'),e al 39', su cross di Ronzitti, Sciorilli (solo in area) sciupa a lato di testa. Nel 2°t., al 15', su traversone in area verde, Sciorilli di sponda passa dietro a Bruno'Carletto'Budano, che dal limite fa partire un destro teso a fil di traversa:1-1. Ma nell'ultima mezz'ora i bianchi sciupano una 'vrangata' di occasioni(per colpa-a detta del 'principe ronzitti'- del 'ticchettìcche'-gioco troppo frammentato), ed inizia il 'Mike Lacanale show': il trequartista verde(unica punta oggi) al 18' semina i marcatori e beffa Loreta con un lob dal limite: 1-2. Al 21' il verde Di Pietro nella sua area tocca con braccio la palla: rigore, ma il bianco Zanetti Celenza fallisce buttando a lato. Al 25' Mike Lacanale sguscia trasversalmente in area bianca, lo stopper Salvatore' j ammòlle nu' zuambatone',ed è rigore: lo stesso Mike batte e segna l'1-3. Al 33' punizione dal limite per i bianchi, Mario Mastrangioli colpisce bene a girare e batte Fabbri, accorciando 2-3. Dopo un bolide di Ronzitti al 38', deviato alto da Fabbri, al 41' Michele Lacanale, scattato in linea da centrocampo, in progressione semina gli avversari, scarta il portiere e segna il definitivo 2-4. nell'intervista post-partita, lancia il suo mitico motto:" buone feste fatte!"
ven. 24 giugno, ore 21: MALMOE - DJURGAARDEN 3 - 4
arbitro sig. Fabio D'Agostino.
Eravamo 4 amici al bar-cantava Gino Paoli: ecco lo spirito del confronto tra gli arancio del Malmoe(9 su 15) e i rossi del DJurgaarden(8 su 15), comunque pieno zeppo di occasioni da entrambe le parti.S'incomincia con 2 occasioni per l'arancio Di Tullio(5' e 8', parate da Cuccheri), e al 10' Finamore serve Marco Di Tullio, bordata imparabile ed è 1-0. Al 25' il rosso Tumini scarta Danenza, tira ma coglie il palo: al 31' e 32' gli arancio sciupano 2 occasioni con Finamore e Di Domenico, al 33' il rosso Frasca, in assolo sfiora il palo, rispondono gli arancio al 34':sgroppata di Di Tullio sulla dx, cross per Autunno che manda alto. Al 34' il rosso Enzino Frasca triangola con Tumini e azzecca l'angoletto, pareggiando 1-1. Dopo una sortita in avanti di Danenza, lo stesso scavalca il portiere con un lob, ma il rosso Puddu salva sulla linea. Nell'intervallo Soldano offre sottobanco a mo' di doping le 'virlingòcche dell'àrbere sò'. Si riprende: al 3' una cappellata difensiva arancio libera Tumini, il suo pallonetto coglie la traversa; all'11'l'arancio Autunno crossa , Gilberto silva Colanzi intercetta su rimpallo e segna di sinistro: 2-1. 13': Di Domenico triangola con Danenza, rasoterra fuori; 14': rasoiata da 20m di Di Tullio, Cuccheri devia in angolo. Rispondono i rossi: 15':saioccanna di Frasca, Docuta para; 17': Max Tumini semina 4 avversari e pareggia 2-2: si ripete al 19' scattando in linea , e porta in vantaggio i rossi per 2-3; e al 22' lo stesso Tumini prende il terzo palo della giornata, e paga pegno(deve una cassa di birra alla comunità). Al 29' lancio dell'orange Finamore per Simone Di Domenico, che incrocia a volo sul palo opposto e pareggia 3-3;al 30' Di Domenico da destra serve Autunno, ma il suo tiro si perde negli orti di 'patàne' dell'Incoronata. Al 32' Enzino Frasca 'imbriàca' con un dribbling Di Memmo ed infila in rete il 3-4. Al 34' lo stesso Frasca serve Soldano, il suo tiro scheggia la traversa dei color 'virlingòcca'(quarto legno), e due ultime occasioni per gli arancio: al 35', punizione di AUtunno, ma Cuccheri salva in angolo , e al 37' Colanzi solo in area spara 'a mmòcche a lu purtìre'.
Ha riposato l'Hammarby
Classifica: Djurgaarden pt.12 Helsingborgs pt.9 Goteborg pt.6, Hammarby pt.3, Malmoe pt.0
class. marcatori:8 gol:Max Tumini(DJU) 5 gol: Serafini A(HAM),Lacanale(HEL) 4 gol: Pesolillo(HEL), Di Tullio(MAL) 3 gol: Frasca E(DJU), Budano, MAstrangioli, Sciorilli(GOT), Ronzitti Go(MAl) 2 gol: Vinci(DJU),Primiano, Storto(GOT), Angiolillo(HAM), Cicchitti, D'Angelo(HEL), Carlucci P(MAL) 1 gol: Di Carmine, Ranalli G(DJU), Celenza (GOT), Molino(HAM), D'Adamo, Gabriele(HEL), Autunno, Colanzi, Di Domenico(MAL)
prossimo turno(6° giornata): giovedì 1 luglio, ore 19: Djurgaarden - Goteborg ore 21: Malmoe - Hammarby riposa: Helsingborgs
giov. 24 giugno, ore 21: GOTEBORG - HELSINGBORGS 2 - 4,
arbitro sig. Orazio Di Blasio.
'Lu quazzettòne sgarràte' di D'Adamo(indossato per scaramanzia in tutte le 12 edizioni) gli ha portato fortuna: e al 25' un cross da sin. dei verdi dell'Helsingbrogs(13 su 15)attraversa lo specchio della porta scavalcando tutti, ma in mezzo a ' 'na mòtte di gramàcce' spunta sul 2°palo come un amanita falloide il piatto di Paolo, che incrocia sotto il sette sinistro:0-1.I bianchi del Goteborg(13 SU 15) si fanno vivi con un bolide di Budano(27'),e al 39', su cross di Ronzitti, Sciorilli (solo in area) sciupa a lato di testa. Nel 2°t., al 15', su traversone in area verde, Sciorilli di sponda passa dietro a Bruno'Carletto'Budano, che dal limite fa partire un destro teso a fil di traversa:1-1. Ma nell'ultima mezz'ora i bianchi sciupano una 'vrangata' di occasioni(per colpa-a detta del 'principe ronzitti'- del 'ticchettìcche'-gioco troppo frammentato), ed inizia il 'Mike Lacanale show': il trequartista verde(unica punta oggi) al 18' semina i marcatori e beffa Loreta con un lob dal limite: 1-2. Al 21' il verde Di Pietro nella sua area tocca con braccio la palla: rigore, ma il bianco Zanetti Celenza fallisce buttando a lato. Al 25' Mike Lacanale sguscia trasversalmente in area bianca, lo stopper Salvatore' j ammòlle nu' zuambatone',ed è rigore: lo stesso Mike batte e segna l'1-3. Al 33' punizione dal limite per i bianchi, Mario Mastrangioli colpisce bene a girare e batte Fabbri, accorciando 2-3. Dopo un bolide di Ronzitti al 38', deviato alto da Fabbri, al 41' Michele Lacanale, scattato in linea da centrocampo, in progressione semina gli avversari, scarta il portiere e segna il definitivo 2-4. nell'intervista post-partita, lancia il suo mitico motto:" buone feste fatte!"
ven. 24 giugno, ore 21: MALMOE - DJURGAARDEN 3 - 4
arbitro sig. Fabio D'Agostino.
Eravamo 4 amici al bar-cantava Gino Paoli: ecco lo spirito del confronto tra gli arancio del Malmoe(9 su 15) e i rossi del DJurgaarden(8 su 15), comunque pieno zeppo di occasioni da entrambe le parti.S'incomincia con 2 occasioni per l'arancio Di Tullio(5' e 8', parate da Cuccheri), e al 10' Finamore serve Marco Di Tullio, bordata imparabile ed è 1-0. Al 25' il rosso Tumini scarta Danenza, tira ma coglie il palo: al 31' e 32' gli arancio sciupano 2 occasioni con Finamore e Di Domenico, al 33' il rosso Frasca, in assolo sfiora il palo, rispondono gli arancio al 34':sgroppata di Di Tullio sulla dx, cross per Autunno che manda alto. Al 34' il rosso Enzino Frasca triangola con Tumini e azzecca l'angoletto, pareggiando 1-1. Dopo una sortita in avanti di Danenza, lo stesso scavalca il portiere con un lob, ma il rosso Puddu salva sulla linea. Nell'intervallo Soldano offre sottobanco a mo' di doping le 'virlingòcche dell'àrbere sò'. Si riprende: al 3' una cappellata difensiva arancio libera Tumini, il suo pallonetto coglie la traversa; all'11'l'arancio Autunno crossa , Gilberto silva Colanzi intercetta su rimpallo e segna di sinistro: 2-1. 13': Di Domenico triangola con Danenza, rasoterra fuori; 14': rasoiata da 20m di Di Tullio, Cuccheri devia in angolo. Rispondono i rossi: 15':saioccanna di Frasca, Docuta para; 17': Max Tumini semina 4 avversari e pareggia 2-2: si ripete al 19' scattando in linea , e porta in vantaggio i rossi per 2-3; e al 22' lo stesso Tumini prende il terzo palo della giornata, e paga pegno(deve una cassa di birra alla comunità). Al 29' lancio dell'orange Finamore per Simone Di Domenico, che incrocia a volo sul palo opposto e pareggia 3-3;al 30' Di Domenico da destra serve Autunno, ma il suo tiro si perde negli orti di 'patàne' dell'Incoronata. Al 32' Enzino Frasca 'imbriàca' con un dribbling Di Memmo ed infila in rete il 3-4. Al 34' lo stesso Frasca serve Soldano, il suo tiro scheggia la traversa dei color 'virlingòcca'(quarto legno), e due ultime occasioni per gli arancio: al 35', punizione di AUtunno, ma Cuccheri salva in angolo , e al 37' Colanzi solo in area spara 'a mmòcche a lu purtìre'.
Ha riposato l'Hammarby
Classifica: Djurgaarden pt.12 Helsingborgs pt.9 Goteborg pt.6, Hammarby pt.3, Malmoe pt.0
class. marcatori:8 gol:Max Tumini(DJU) 5 gol: Serafini A(HAM),Lacanale(HEL) 4 gol: Pesolillo(HEL), Di Tullio(MAL) 3 gol: Frasca E(DJU), Budano, MAstrangioli, Sciorilli(GOT), Ronzitti Go(MAl) 2 gol: Vinci(DJU),Primiano, Storto(GOT), Angiolillo(HAM), Cicchitti, D'Angelo(HEL), Carlucci P(MAL) 1 gol: Di Carmine, Ranalli G(DJU), Celenza (GOT), Molino(HAM), D'Adamo, Gabriele(HEL), Autunno, Colanzi, Di Domenico(MAL)
prossimo turno(6° giornata): giovedì 1 luglio, ore 19: Djurgaarden - Goteborg ore 21: Malmoe - Hammarby riposa: Helsingborgs
sabato 26 giugno 2010
Parole ... sante?
E come si fa a contraddire quello che dice l’Arcivescovo della Diocesi Chieti-Vasto.
Sua Eccellenza Monsignor Bruno Forte ha esposto un quadro della situazione locale di Vasto perfettamente corrispondente alla realtà. La descrizione che tutti fanno del nostro “paesello” è esattamente quella che Padre Bruno ha esposto nella sala del Consiglio Comunale, così come l’immagine più comune di Vasto è quella del golfo “lunato” osservato dalla Loggia Amblingh.
Sua Eccellenza, acuto osservatore, ha potuto e saputo estrapolare, tra le tante problematiche che “aggrediscono” una “cittadina” come Vasto, le tre più evidenti e facili da evidenziare. L’edilizia non rispettosa del territorio (chiamiamola speculazione edilizia), la situazione giovanile e l’accoglienza turistica. Bene ha fatto l’Arcivescovo a “ribadire” queste tematiche che ormai sono sfruttate demagogicamente da tutte le forze politiche. Ma se l’organismo amministrativo è in potere delle “camarille” e delle nullità, a chi sono rivolti i suoi “richiami”?
L’abitudine ad investire sul mattone.
Da ragazzo, osservavo dalla Loggia la collina su cui poggia il paese, non oso “più” dire città, digradare dolcemente al mare, ricoperta di ulivi e di ortaggi, che sembravano voler cingere mollemente di una verde fascia i fabbricati; e vedevo giù il mare, mitemente bello, sorridere di riflessi luminosi, e la curva che si allungava fino a Termoli a ricordare la curva di Posillipo. Ora dallo stesso luogo vedo solo case e costruzioni di ogni tipo. Non ultimi il porticciolo turistico di San Salvo e le barriere frangi flutto che “proteggono” la spiaggia di questo luogo ma che disturbano la visuale naturale dei luoghi. Presto, speriamo di no, avremo anche delle alte torri nel mare.
Ci stiamo abituando al brutto. Nessuno si pone problemi.
La situazione giovanile. (La vogliamo chiamare insoddisfazione? Accidia?)
Vasto ha sempre mandato via i suoi figli. Prima a cercare il “pane” che scarseggiava, ora a cercare quel qualcosa che una piccola cittadina non può offrire. Sua Eccellenza dice: "Cosa si offre ai nostri ragazzi in termini di luoghi di aggregazione, strutture sportive aperte e occasioni di crescita e di confronto?” Io chiedo: ma è “solo” questo quello che i giovani vogliono? Qualcuno ha mai provato ad ascoltarli attentamente o quantomeno ad ascoltarli? Confronto con chi e su cosa?
Infine l’accoglienza turistica.
Fino a qualche tempo fa si diceva: “… se non viene qualche intraprendente straniero a sfruttare quelle ricchezze che i nativi sdegnano”. Ora invece il “monopolio” mentale non permette a chi ha idee di svilupparle e concretizzarle. I bulimici della ricchezza trovano terreno fertile in un luogo dove l’apertura mentale non esiste.
Certo di questo stato di cose non tutta la colpa può ricadere sugli amministratori (passati o presenti). Ho letto da qualche parte che questi ultimi sono assaliti da indolenze, trascuratezze, “ingiustificate” bonomie, tuttavia per cercare di svecchiare questo mondo, sospingerlo, premerlo verso la “modernità”, non bastano le parole di Sua Eccellenza Bruno Forte.
Noi cittadini, ci faremo “sentire” una buona volta? E’ da sperarlo più che da crederlo.
venerdì 25 giugno 2010
Cosa poteva essere il "Toson d'Oro" senza i politici "imbecilli".
In merito ai ... brodetti.
Scusate se non scrivo in Vastarolo puro.
Tenaive du cianghettelle e du salippre
Ma er peuche, allare
So ‘cchiappate na puche di grangtille
Du ciocchela bbienghe e du zirrezirre
So ‘ggiustate na pammadere Nghi nu ccungiullucce d’uie
Nas scerta d’aje, nu puape frasche, preddesanne e vasanicheule
C’iai masse piure du preteccele di Casarrze
Pe le nzpriè nu cquane
C’è sciute nu vrudatte che nghe lu pane
Era na puusaie.
Tenaive du cianghettelle e du salippre
Ma er peuche, allare
So ‘cchiappate na puche di grangtille
Du ciocchela bbienghe e du zirrezirre
So ‘ggiustate na pammadere Nghi nu ccungiullucce d’uie
Nas scerta d’aje, nu puape frasche, preddesanne e vasanicheule
C’iai masse piure du preteccele di Casarrze
Pe le nzpriè nu cquane
C’è sciute nu vrudatte che nghe lu pane
Era na puusaie.
giovedì 24 giugno 2010
... e adesso qualcuno dirà che siamo stati sfortunati.
Sono stato zitto fino da ora poichè non voglio essere uno dei tanti. Mi chiedo però adesso se quell'"arrogante" di Lippi potrà ancora parlare. Mi chiedo perchè si è dovuto umiliare una "bandiera" come Donadoni per fare spazio a questa specie di allenatore. Non parlatemi di "campione del mondo". Comincio a credere che lo siamo stati grazie alla Nutella e all'acqua Uliveto. Non abbiamo portato al mondiale campioni perchè non ce ne sono? .... è meglio che io stia zitto ..... adesso qualcuno dirà che siamo stati sfortunati. Abbiamo finito il mondiale ultimi dietro anche alla Nuova Zelanda. Ma dico, abbiamo fatto diventare un grande giocatore Chiellini. Chi è Chiellini?
Vado a giocare a pallone. E' più divertente che soffrire guardando la "deriva" del calcio italiano.
Vado a giocare a pallone. E' più divertente che soffrire guardando la "deriva" del calcio italiano.
Amara me ~ Elli Paspala
Il mio amico Antonino Orlando, mi ha segnalato questa stupenda esecuzione de "La pecora sperduta"
Recinzioni: presentato emendamento Killer.
Impressioni su "Il Turismo è Sviluppo".
L’architetto ed urbanista Marcello Rutelli, alcuni anni orsono, nell’ambito della progettazione del nuovo PRG di Salerno, aveva proposto una idea per il recupero di una linea ferroviaria dismessa. Questa idea quasi coincide con quella che propongo io per il recupero del tratto di linea ferroviaria dismessa Vasto - San Vito. Non avrei mai saputo di questo progetto se, in occasione della conferenza “Il turismo è sviluppo” tenutasi venerdì 18 giugno a Vasto, Francesco, figlio dell’architetto di cui sopra non ne avesse parlato. Da qui una ricerca di altri progetti e di altre proposte affini alla mia, la linea turistica Sciacca – Verdura, tanto per citarne un esempio, per mettere a fuoco un’idea che non sarebbe solo un collegamento ferroviario, non sarebbe solo un recupero ambientale, non sarebbe solo un richiamo turistico. Sarebbe soprattutto il collegamento che potrebbe trasformare la “Costa dei Trabocchi” in un vero “parco” turistico, capace di attrarre visitatori da ogni parte del mondo grazie alla svariata offerta che questo territorio può proporre.
A questo servono conferenze e convegni come quello svolto al Cinema Corso. Ad ascoltare ed a proporre. Il pubblico, il più variegato, prestando attenzione, può farsi una idea ed è messo in condizione di proporre. Può conoscere problematiche a lui estranee e può indicare le proprie.
In questo la conferenza sul turismo, secondo il mio punto di vista, si presenta come un punto di partenza. La prima di una serie di conferenze sui vari temi che interessano “Il” Vasto. Intendendo dare all’articolo “Il”, che farebbe parte del nome della nostra città se la storia non venisse dimenticata, il significato di “intero territorio”.
La “Costa dei Trabocchi” come la “Costa Brava”. Vasto come Lloret de Mar.
mercoledì 23 giugno 2010
martedì 22 giugno 2010
Comunicato stampa
“E’ difficile avviare un contenzioso con tutti i proprietari che avevano bloccato gli accessi con cancelli e recinzioni lungo la costa”. Le parole sono del sindaco di Vasto Luciano Lapenna, riferite dal consigliere comunale di Alleanza per l’Italia, Nicola D’Adamo. Esattamente un anno fa, D’Adamo, in una interrogazione molto dettagliata e corredata dal progetto dell’88 sugli accessi al mare, interrogò il sindaco sul perchè l’amministrazione comunale non intervenisse con risolutezza per ripristinare i vecchi accessi sulla scogliera vastese. La risposta di Lapenna fu quella che vi abbiamo appena riferito. Oggi, però, il sindaco si indigna perchè alcuni consiglieri regionali, con un emendamento, hanno reintrodotto la norma secondo la quale è possibile proteggere gli stabilimenti balneari con recinzioni alte fino ad un metro ed ottanta. Lapenna si indigna per le recinzioni, i vastesi si indignano per le recinzioni e per l’inadeguatezza di Lapenna a restituire ai vastesi la fruibilità dell’intera costa dei trabocchi. Ci pare di capire che l’obiettivo del sindaco, non sia il rispetto delle regole. Perchè se regole ci sono sulla spiaggia, le stesse devono valere anche per la scogliera! Il suo obiettivo è la visibilità. Togliere qualche recinzione sulla spiaggia di Vasto marina, dimostra più facilmente il raggiungimento di un obiettivo, avviare un contenzioso per riaprire, non si sa quando, un accesso sulla scogliera, invece, è un dispendio di energie per l’ente e non da alcuna visibilità immediata. Alleanza per Vasto si muoverà, da subito, per una nuova ed efficace pianificazione urbanistica della costa, per una adeguata fruibilità della nostra scogliera in funzione turistica e per dare un segnale chiaro a chi sta disegnando futuri scenari per la “Costa dei Trabocchi”, senza tenere conto che una pianificazione globale passa attraverso una condivisione generale degli indirizzi, delle scelte gestionali e pianificatorie dell’intera costa. Non abbiamo alcuna intenzione di farci scippare, come è avvenuto per la sanità e per i trasporti, il ruolo determinante di Vasto e del suo territorio nei processi di sviluppo turistico della costa con la realizzazione del progetto “Costa dei Trabocchi”. Non si può prescindere dall’assegnare a Vasto un ruolo guida di questo ambizioso progetto la cui utilità diventa nuova economia e ricchezza per il territorio se la sua pianificazione sarà in funzione dello sviluppo turistico e della intermodalità sostenibile. Queste cose le abbiamo dette alla città nel corso del convegno sul turismo di venerdì scorso, alla presenza del sen. Francesco Rutelli e fanno parte del progetto politico-amministrativo di Alleanza per Vasto.
Vasto, lì 22.6.2010 Nicola Del Prete (Coordinatore prov. API)
Vasto, lì 22.6.2010 Nicola Del Prete (Coordinatore prov. API)
coccodèèè, co co cooccodèèèè!
Pubblicato Martedì, 22 giugno 2010
Recinzioni, il Sindaco Lapenna scrive a Prospero
La Regione deve fare un passo indietro COMUNICATO STAMPA
Si trasmette la lettera aperta che il Sindaco Luciano Lapenna ha inviato al Consigliere Regionale Antonio Prospero, Presidente della Commissione Regionale Agricoltura, in merito all’emendamento in favore delle recinzioni sulla spiaggia.
Caro Presidente,
vedo con piacere che Ti sei smarcato dichiarando di non aver voluto firmare l’emendamento in a favore delle recinzioni perché non sei d’accordo con lo stesso.
Mi sarei aspettato un Tuo pronunciamento contrario al momento della votazione in Consiglio Regionale.
Tuttavia questo non è il momento delle polemiche ma il momento di decidere come rimediare ad un provvedimento sciagurato.
Ti prego, pertanto, di prendere in Consiglio Regionale l’iniziativa per abrogare la legge nell’interesse della nostra Città e dell’intera Regione Abruzzo.
Se è vero che non hai voluto firmare, come da te sostenuto, e se è vero che non eri e non sei d’accordo, proponi una legge .abrogativa da portare avanti e sostenere con forza insieme ai Consiglieri Regionali del centrodestra e del centrosinistra che mi hanno manifestato il loro dissenso verso una norma potenzialmente devastante della bellezza della nostra costa.
Cordialmente.
Il Sindaco
Luciano Lapenna
"Forme di dissuasione dalla furia devastatrice di una delinquenza montante"
Si è mai chiesto qualcuno se la delinquenza e il vandalismo sono un problema generato dai giovani o dai vecchi ? Credo di no, almeno in questa forma diretta.
La panacea per tutti i problemi sarebbe quella di eliminare le cause di questi alla radice, così da non averne. Educatori, pedagoghi, maestri, docenti, istitutori, si scervellano per trovare le “misure” giuste atte a rimuovere le problematiche ma queste, puntualmente tornano, costantemente o periodicamente, in maniera blanda e contenuta o in maniera massiccia e “abbondante”. Ma torniamo alla domanda iniziale. Chi è la causa che genera il problema della delinquenza e del vandalismo? Sono convinto che la stragrande maggioranza risponderebbe: “i giovani”. Bene! Eliminiamo i giovani dalla nostra città ed il problema sarà risolto.
Sarebbe facile fermarsi qui e aspettare le critiche e, sono sicuro, anche qualche parere favorevole, di coloro che prenderanno seriamente questa proposta (assurda). Io invece andrò avanti. Pongo la domanda in altra maniera: Quale è la causa che genera il problema della delinquenza e del vandalismo? Una maggioranza, ancora superiore a quella che ha risposto alla prima domanda, risponderà: “la cattiva educazione”. Ok! (risponderebbe un mio amico) da chi proviene la “cattiva educazione” dalle generazioni precedenti, dai vecchi, dico io. Eliminiamo allora anche i vecchi.
A questo punto la domanda la porreste Voi.
E chi rimarrebbe? Semplice: rimarrebbero tutte quelle persone che “credono” di non essere colpevoli di quello che sta accadendo in questa nostra società.
lunedì 21 giugno 2010
Ma volete che le persone a modo prendano ... il fucile?
Riapertura dei termini del condono edilizio del 2003 per gli abusi, anche compiuti nelle aree sottoposte a vincoli paesaggistici, realizzati fino al 31 marzo 2010. Lo chiedono con due emendamenti al decreto legge sulla manovra economica, i senatori del Pdl, Paolo Trancredi, Cosimo Latronico, Gilberto Pichetto Fratin. Le domande per aderire alla sanatoria dovranno essere presentate entro il 31 dicembre 2010, anche qualora l'amministrazione abbia rifiutato le domande di condono edilizio precedentemente inoltrate. Sono inoltre «sospesi tutti i procedimenti sanzionatori, di natura penale e amministrativa, già avviati, anche in esecuzione di sentenze passate in giudicato».
Con un altro emendamento, invece, il senatore del Pdl Tancredi propone che gli edifici abusivi, una volta acquisiti al patrimonio comunale e successivamente dichiarati di interesse pubblico, entrino a far parte del Patrimonio di disponibile del comune e possono essere messi all'asta e venduti al miglior offerente. Il responsabile dell'abuso avrà un diritto di prelazione sull'acquisto dell'immobile pagando il prezzo finale determinato dall'asta. Le somme derivanti dalla vendita dell'immobile confluiranno in un apposito capitolo di bilancio e saranno destinate al recupero ambientale e del patrimonio comunale.
Con un altro emendamento, invece, il senatore del Pdl Tancredi propone che gli edifici abusivi, una volta acquisiti al patrimonio comunale e successivamente dichiarati di interesse pubblico, entrino a far parte del Patrimonio di disponibile del comune e possono essere messi all'asta e venduti al miglior offerente. Il responsabile dell'abuso avrà un diritto di prelazione sull'acquisto dell'immobile pagando il prezzo finale determinato dall'asta. Le somme derivanti dalla vendita dell'immobile confluiranno in un apposito capitolo di bilancio e saranno destinate al recupero ambientale e del patrimonio comunale.
Altro che recinzioni ....
Caro Direttore stamattina ho deciso di andare in spiaggia e quindi ho cercato il parcheggio in Via Duca degli Abruzzi conosciuta dai Vastesi come l'aeroporto.Il parcheggio c'e' ed e' facile (ancora per poco)trovarlo quindi quando vedo macchine parcheggiate sulle striscie pedonali come oggi mi viene un certo nervosismo.La motivazione e' che ora queste striscie pedonali sono diventate basilari per chi ha una carrozzina o si muove in carrozzella.Il motivo? La pista ciclabile oltre ad aver preso spazio alle auto ha innalzato un vero e proprio muro in legno alto mezzo metro che se per un ragazzo o un giovane e' facilmente scavalcabile diventano insormontabili per chi e' anziano oppure deve muoversi in carrozzella.Hanno innalzato una barriera architettonica vera e propria.Chi arriva e parcheggia e' costretto a camminare sulla strada perche' i varchi sono distanti una trentina di metri l'una dall'altra.Ho visto infatti che se ci sono auto parcheggiate a destra e a sinistra lo spazio per camminare a piedi e' minimo se transitano veicoli di medie dimensioni .Cosa ancora piu' paradossale e' che il buonsenso vorrebbe che davanti ad ogni varco ci dovrebbero essere le striscie pedonali,invece in Via Duca degli Abruzzi non e' sempre vero.Infatti davanti ad alcuni varchi ci sono le striscie pedonali,in altri ...parcheggi a pagamento.Praticamente se parcheggia una vecchia 500 siamo fortunati,ma se parcheggia un fuoristrada , un furgone o un auto media ci sono dei problemi seri perche' non si passa .Figurarsi chi va in carrozzella...La soluzione e' che davanti a tutti varchi presenti in Via Duca degli Abruzzi devono togliere le striscie blu e mettere altre striscie ...pedonali.Per evitare che pero' qualche automobilista parcheggi sulle striscie pedonali bisogna creare un rialzo sul manto stradale per impedire che i pochi varchi presenti siano poi "tappati" dai maleducati.Oggi l'allungamento medio della vita grazie al benessere , cure mediche e medicinali devono far capire agli Amministratori odierni e futuri che bisogna creare il meno possibile BARRIERE ARCHITETTONICHE e che al contrario ieri e oggi facilmente le cose vengono pensate sempre per chi sta bene e non ha problemi a camminare .Non ci accorgiamo come davanti a noi purtroppo ci siano persone che non possono camminare se non utilizzando carrozzelle ,bastoni o stampelle.Prima le pensiline sui marciapiedi che non lasciano lo spazio necessario al transito di carrozzini,ora pista ciclabile con BARRIERE ARCHITETTONICHE INCLUSE e varchi spesso tappati da auto regolarmente parcheggiate... sulle striscie blu. La civilta' di un popolo non si misura semplicemente con l'uso di biciclette fossero anche a pedalata assistita ,ma soprattutto dalla sensibilita' che si dimostra nella costruzione di opere pubbliche e civili che siano fruibili anche da tutti i cittadini anziani(che saranno sempre piu')e che camminano con difficolta' e chi deve utilizzare una carrozzella.
Cordiali Saludi da Davide Delle Donne
Grazie Davide! Ogni giorno presso Lido Acapulco io e altra gente parliamo di quello che hai "pregevolmente" scritto.
Cordiali Saludi da Davide Delle Donne
Grazie Davide! Ogni giorno presso Lido Acapulco io e altra gente parliamo di quello che hai "pregevolmente" scritto.
Torneo "Scarpasciudd"
Nella quarta giornata entra in scena 'lu' quazzettòne sgarràte' di Paolo D'Adamo quale testimone di una agguerrita partita tra l'Helsingborgs e il Malmoe (finora la più bella di quest'anno), decisa solo nel 5' finali dal verde Pesolillo, mentre la capolista Djurgaarden festeggia la sua 3a vittoria (a spese del rimaneggiato Hammarby) con un ciambotto marinaro.
Giovedì 17 giugno, ore 19: HAMMARBY-DJURGAARDEN 2-6,
arbitro sig. Rino De Fazio.
La capolista Djurgaarden (13 su 15) ha la meglio solo dopo 45' sui gialli dell'Hammarby con uno in meno (10 su 15), che infatti vanno in vantaggio al 20' col bomber Andrea Serafini, autore di un bel sinistro a girare che s'insacca all'incrocio: pareggia Max Tumini al 27', con un bel sinistro a volo. Nel secondo tempo, al 7', il rosso Tumini lancia in assolo Aldo Vinci, che realizza l'1-2; replica Serafini, ma il suo destro è parato da Cuccheri. Dopo due occasioni sfumate (16' e 20') Max Tumini al 23' realizza l'1-3 con una bella girata a volo su cross di Soldano, e al 28' scatta sul filo del fuorigioco e porta il punteggio sull'1-4. L'Hammarby ha un sussulto d'orgoglio, e prima con Serafini(girata di testa,a lato) e poi al 31' con Vino (tiro telefonato all'incrocio, deviato da Cuccheri) minacciano i rossi. Dopo una traversa per i rossi colta dal professor Cicchini(35'), al 37' il giallo Angiolillo scavalca il portiere in uscita con un pallonetto, ma Vinci salva sulla linea: preambolo per il gol dell'Hammarby, al 40', ad opera di Andrea Serafini: 2-4. Al 41' una cappellata difensiva Serafini-Vitelli favorisce Max Tumini, che segna il 2-5, e allo scadere è Gaetano Ranalli ('mba' caddàne samoa, per i più) che arrotonda per i rossi: 2-6.
Venerdì 17 giugno, ore 21: HELSINGBORGS-MALMOE 6-4,
arbitro sig. Orazio Di Blasio.
La più bella partita del 12' 'Scarpasciùdd', quella tra i verdi dell'Helsingborgs (13 su 15) e gli orange del Malmoe (12 su 15); i verdi stentano a ritrovarsi all'inizio, perché le maglie lavate con diverso candeggio variano dall'originario verde mela al verde 'fìchera chèule', passando per il verde oliva, verde 'lota' e verde 'ràcama': apre le danze al 5' Pesolillo, che si scarta anche la sua ombra e conclude fuori; al 10', per il Malmoe, corner di Di Tullio e deviazione di testa di Finamore, fuori: insistono gli arancio e al 13' Marco Di Tullio, lanciato sulla destra, beffa del Borrello con un pallonetto, ed è 0-1. I verdi s'infuriano e rispondono, prima, al 15' (Cicchitti da sinistra sfiora l'incrocio) e poi al 17', con dribbling ubriacante di Pesolillo che serve Marino Cicchitti, bella sardella a volo, ed è pareggio 1-1. Al 20' il verde De Mutiis lancia sulla sinistra Marino Cicchitti, che con un lob porta in vantaggio l'Helsingborgs per 2-1. Gli orange colgono una traversa al 25': su cross di Di Tullio, l'autore è Colanzi; al 32' il portiere verde Del Borrello compie un miracolo, deviando sopra la traversa un missile in mischia di Gogò Ronzitti e al 35' Marcolino Di Tullio triangola stretto con Carlucci e pesca l'angolino giusto, pareggiando per il Malmoe: 2-2. Nel secondo tempo percussione dell'arancio Carlucci, rasoiata a fil di palo fuori. Al 7' il verde D'Angelo stramazza 'ndèrre' in area arancio: rigore, battuto dallo stesso Hulk D'Angelo, ed è 3-2. All'8' Pesolillo intravede solo in area D'Adamo, ma la sua conclusione è parata da Ronzitti; gli arancio ripartono con un tiro di Finamore su corner, fuori, e al 16' con un siluro di Di Tullio (fuori), e al 22' agguantano il pareggio: cross 'nghi la cucchiarìne' di Di Tullio, Gogò Ronzitti gira bene di testa ed infila il 3-3; anzi, al 35' Carlucci di testa sfiora il vantaggio, mandando a lato di un soffio. E puntuale arriva la punizione: al 40' Franz Pesolillo scatta da centrocampo sul filo del fuorigioco e batte Ronzitti con un bel fendente:4-3. Al 42' Michele Lacanale, per i verdi, sgroppa mezzo campo, scarta il portiere in uscita e realizza il 5-3. Ma al 43' su punizione da 27 metri Marco Di Tullio collima l'incrocio e accorcia 5-4; ci credono ancora gli arancio e al 44' una saetta di Orticelli fa tremare la traversa dei verdi: ma allo scadere Franz Pesolillo sfrutta un malinteso tra i difensori arancio e segna il definitivo 6-4. Ha riposato il GOTEBORG.
CLASSIFICA: Djurgaarden 9, Helsingborgs e Goteborg 6, Hammarby 3, Malmoe 0 (Hammarby 1 partita in più).
CLASSIFICA MARCATORI: 6 gol Max Tumini(DJU); 5 gol: Serafini A (HAM); 4 gol: Pesolillo (HEL); 3 gol: Sciorilli (GOT), Di Tullio, Ronzitti Go (MAl); 2 gol: Vinci (DJU), Mastrangioli, Budano, Primiano, Storto (GOT), Angiolillo (HAM), Cicchitti, D'Angelo, Lacanale (HEL), Carlucci P (MAL); 1 gol: Di Carmine, Frasca E, Ranalli G (DJU), Celenza (GOT), Molino (HAM), Gabriele (HEL), Autunno (Mal). PROSSIMO TURNO (5^ giornata): giovedì 24 giugno, ore 21 Goteborg-Helsingborgs; venerdì 25 giugno, ore 21: Malmoe-Djurgaarden. Riposa: Hammarby.
Giovedì 17 giugno, ore 19: HAMMARBY-DJURGAARDEN 2-6,
arbitro sig. Rino De Fazio.
La capolista Djurgaarden (13 su 15) ha la meglio solo dopo 45' sui gialli dell'Hammarby con uno in meno (10 su 15), che infatti vanno in vantaggio al 20' col bomber Andrea Serafini, autore di un bel sinistro a girare che s'insacca all'incrocio: pareggia Max Tumini al 27', con un bel sinistro a volo. Nel secondo tempo, al 7', il rosso Tumini lancia in assolo Aldo Vinci, che realizza l'1-2; replica Serafini, ma il suo destro è parato da Cuccheri. Dopo due occasioni sfumate (16' e 20') Max Tumini al 23' realizza l'1-3 con una bella girata a volo su cross di Soldano, e al 28' scatta sul filo del fuorigioco e porta il punteggio sull'1-4. L'Hammarby ha un sussulto d'orgoglio, e prima con Serafini(girata di testa,a lato) e poi al 31' con Vino (tiro telefonato all'incrocio, deviato da Cuccheri) minacciano i rossi. Dopo una traversa per i rossi colta dal professor Cicchini(35'), al 37' il giallo Angiolillo scavalca il portiere in uscita con un pallonetto, ma Vinci salva sulla linea: preambolo per il gol dell'Hammarby, al 40', ad opera di Andrea Serafini: 2-4. Al 41' una cappellata difensiva Serafini-Vitelli favorisce Max Tumini, che segna il 2-5, e allo scadere è Gaetano Ranalli ('mba' caddàne samoa, per i più) che arrotonda per i rossi: 2-6.
Venerdì 17 giugno, ore 21: HELSINGBORGS-MALMOE 6-4,
arbitro sig. Orazio Di Blasio.
La più bella partita del 12' 'Scarpasciùdd', quella tra i verdi dell'Helsingborgs (13 su 15) e gli orange del Malmoe (12 su 15); i verdi stentano a ritrovarsi all'inizio, perché le maglie lavate con diverso candeggio variano dall'originario verde mela al verde 'fìchera chèule', passando per il verde oliva, verde 'lota' e verde 'ràcama': apre le danze al 5' Pesolillo, che si scarta anche la sua ombra e conclude fuori; al 10', per il Malmoe, corner di Di Tullio e deviazione di testa di Finamore, fuori: insistono gli arancio e al 13' Marco Di Tullio, lanciato sulla destra, beffa del Borrello con un pallonetto, ed è 0-1. I verdi s'infuriano e rispondono, prima, al 15' (Cicchitti da sinistra sfiora l'incrocio) e poi al 17', con dribbling ubriacante di Pesolillo che serve Marino Cicchitti, bella sardella a volo, ed è pareggio 1-1. Al 20' il verde De Mutiis lancia sulla sinistra Marino Cicchitti, che con un lob porta in vantaggio l'Helsingborgs per 2-1. Gli orange colgono una traversa al 25': su cross di Di Tullio, l'autore è Colanzi; al 32' il portiere verde Del Borrello compie un miracolo, deviando sopra la traversa un missile in mischia di Gogò Ronzitti e al 35' Marcolino Di Tullio triangola stretto con Carlucci e pesca l'angolino giusto, pareggiando per il Malmoe: 2-2. Nel secondo tempo percussione dell'arancio Carlucci, rasoiata a fil di palo fuori. Al 7' il verde D'Angelo stramazza 'ndèrre' in area arancio: rigore, battuto dallo stesso Hulk D'Angelo, ed è 3-2. All'8' Pesolillo intravede solo in area D'Adamo, ma la sua conclusione è parata da Ronzitti; gli arancio ripartono con un tiro di Finamore su corner, fuori, e al 16' con un siluro di Di Tullio (fuori), e al 22' agguantano il pareggio: cross 'nghi la cucchiarìne' di Di Tullio, Gogò Ronzitti gira bene di testa ed infila il 3-3; anzi, al 35' Carlucci di testa sfiora il vantaggio, mandando a lato di un soffio. E puntuale arriva la punizione: al 40' Franz Pesolillo scatta da centrocampo sul filo del fuorigioco e batte Ronzitti con un bel fendente:4-3. Al 42' Michele Lacanale, per i verdi, sgroppa mezzo campo, scarta il portiere in uscita e realizza il 5-3. Ma al 43' su punizione da 27 metri Marco Di Tullio collima l'incrocio e accorcia 5-4; ci credono ancora gli arancio e al 44' una saetta di Orticelli fa tremare la traversa dei verdi: ma allo scadere Franz Pesolillo sfrutta un malinteso tra i difensori arancio e segna il definitivo 6-4. Ha riposato il GOTEBORG.
CLASSIFICA: Djurgaarden 9, Helsingborgs e Goteborg 6, Hammarby 3, Malmoe 0 (Hammarby 1 partita in più).
CLASSIFICA MARCATORI: 6 gol Max Tumini(DJU); 5 gol: Serafini A (HAM); 4 gol: Pesolillo (HEL); 3 gol: Sciorilli (GOT), Di Tullio, Ronzitti Go (MAl); 2 gol: Vinci (DJU), Mastrangioli, Budano, Primiano, Storto (GOT), Angiolillo (HAM), Cicchitti, D'Angelo, Lacanale (HEL), Carlucci P (MAL); 1 gol: Di Carmine, Frasca E, Ranalli G (DJU), Celenza (GOT), Molino (HAM), Gabriele (HEL), Autunno (Mal). PROSSIMO TURNO (5^ giornata): giovedì 24 giugno, ore 21 Goteborg-Helsingborgs; venerdì 25 giugno, ore 21: Malmoe-Djurgaarden. Riposa: Hammarby.
domenica 20 giugno 2010
sabato 19 giugno 2010
... sempre ribadendo che sono contro le recinzioni.
Premesso che sono contro le recinzioni alla Marina ed in ogni spazio pubblico, ritengo necessario evidenziare un preciso atto di provincialismo. Pensare che il Governo Regionale, si presti ad emanare una Legge per salvare un “balneatore vastese”, è un atto di pochezza politica. E di pochezza politica ritengo di poter accusare chi, non essendo in questi anni a risolvere il problema, adesso, cavalcando una azione “forse” sbagliata (grave sarebbe se, come dice Walter Caporale, si potrà entrare nelle nostre spiagge solo pagando o su concessione dei proprietari degli stabilimenti) di rappresentanti della politica locale, vuole dare a questo problema un peso che si “alleggerirà” col passare dei giorni, quando si dovrà recuperare ogni “risorsa” elettorale.
Esposizione dei fatti:
Quando il Demanio era di esclusiva competenza dello Stato, lo Stato appunto, attraverso la Capitaneria di Porto, sorvegliava quanto avveniva in questo ambito. Col passaggio delle competenze alla Regione sono state dettate nuove regole. Chi doveva far rispettare queste regole, probabilmente, non è stato ferreo nell’agire come la Capitaneria in precedenza. Sono così nati i primi “abusi” e le prime “difformità”. Se un “piano spiaggia” fosse stato approvato in questi anni, probabilmente si sarebbe posto un rimedio ai problemi che sono davanti agli occhi di tutti. In mancanza di questo o altro strumento concreto, può essere colpito solo chi ha commesso questi abusi o queste difformità.
Un passo in dietro.
Se gli organi regionali competenti, agli inizi degli anni 2000, ritenevano possibile rilasciare autorizzazioni per la collocazione di recinti di protezione degli stabilimenti balneari, chi chiese ed ottenne a suo tempo i necessari permessi, ora, senza uno strumento che motivi la rimozione di queste, perché dovrebbe farlo?
La regola vuole che i manufatti realizzati sul Demanio debbano essere di “facile rimozione” poiché dovranno essere rimossi qualora per effettiva necessità, l’area demaniale debba tornare allo stato primitivo. Cosa c’è di più facile rimozione se non una rete metallica, sorretta da paletti di castagno inseriti nella sabbia? Forse solo le piastre di cemento che, poste sulla stessa sabbia, formano le (tanto pratiche) passerelle di accesso alla battigia. Mi sembra quindi ovvio che, se gli organi competenti concretizzano un “piano” che motivi la rimozione di queste “protezioni”, esse andranno rimosse. Se poi gli stessi organi dovessero prevedere la sostituzione delle “orrende” (e lo dico con convinzione) reti, con recinti che siano ornamentali e di arredo al lungomare, anche qui con giusta motivazione si potrà obbligare la sostituzione di quanto già realizzato.
Come al solito il sindaco di Vasto, non perde l’occasione di esprimere un concetto sbagliato:
"Sul litorale di Vasto - spiega Lapenna - esistono attualmente 49 concessioni balneari pluriennali e 24 stagionali. Pensate come sarebbe la spiaggia, se tutti presentassero richiesta di realizzare delle recinzioni.
Io, come tanti, mi chiedo: “perché in questi anni non si è dettata una regola che non permetta che questo avvenga?”
E quando dice: sulla sicurezza, il primo cittadino ribatte che "abbiamo appena fatto installare le telecamere a Vasto Marina", qualcuno potrebbe rispondere che anche alla Villa Comunale ed allo stadio Aragona sono state installate le telecamere ma mica sono stati abbattuti i recinti.
A Maurizio Acerbo poi, che giustamente dice "che, in una regione in cui ci sono tanti problemi, dal terremoto ai trasporti, pensano a fare un favore a qualche amico balneatore" Si può rispondere allora perché Lui si è scomodato, insieme al Senatore Legnini ed altri? Non aveva problemi più importanti da affrontare?
Siamo alle porte della stagione estiva, anzi ci siamo dentro, questi problemi si affrontano già dall’autunno precedente. Cosa abbiamo fatto prima d’ora, abbiamo dormito?
Già! qualcuno ci ha detto che abbiamo il problema della … “carenza di posti letto”.
venerdì 18 giugno 2010
giovedì 17 giugno 2010
Il Piano PAI , non è una patatina. E’ … buonsenso.
Nell’ormai lontano aprile 2008 arrivò in Giunta una delibera che aveva come oggetto il Piano di Assetto Idrogeologico. Nello specifico “Recepimento della trasposizione delle scarpate, in esecuzione delle disposizioni del PAI approvato dal Consiglio Regionale Abruzzo con Delibera n.94/7 del 29.01.2008. Tutti presenti, ad esclusione dell’Assessore all’Urbanistica, la Giunta approvò la delibera con voto “unanime e palese”. L’assenza dell’Assessore al ramo all’epoca non mi apparve come un peccato mortale, anche se mi sembrò alquanto strano non aspettare la presenza di chi aveva il compito di occuparsi personalmente dell’atto amministrativo oggetto di “recepimento”.
A dicembre 2008 (precisamente il giorno 3) giunse in Giunta una Delibera (n. 466 del Reg.) che aveva per titolo: Piano stralcio di bacino per assetto idrogeologico – Proposta riduzione perimetrazione – Ditta: MIDAL SRL.
Nel documentarmi notai una discordanza tra quanto deciso in precedenza e la richiesta della suddetta Ditta.
Solo in questi giorni, con parole adatte, Massimo Desiati, al tempo Assessore regionale al Territorio ed Ambiente della Regione Abruzzo, ha messo a fuoco il mio pensiero di allora. A cosa è servito il Piano di assetto idrogeologico se, poi, arriva non la “mano” ma addirittura il solo “dito di Dio” ad indicare che quel preciso terreno, proprio quello e non gli altri attorno, “miracolosamente”, non è più franoso ma è diventato fermo, sicuro, stabile, solido?!
Mi posi però così tanto il problema che fui assente in quella data. Fui assente poiché l’assenza era l’unico modo per essere contrario a certe scelte.
Nel mese di maggio 2009, esattamente il giorno 5, di delibere come quella sopra citata, ne arrivarono bel tre. Tra queste (n.174,175 e 175 del reg.) una descriveva come non pericolosa o quantomeno non pericolosa come riportato sul piano recepito, un terreno adiacente ad un altro che ben conoscevo. Su quest’ultimo c’era un fabbricato che più volte è franato ed è stato ricostruito (Per la cronaca ora non esiste più). Ricordo diverse discussioni su questo argomento.
Da una prima e superficiale occhiata a queste delibere, sembra che io sia presente, salvo poi leggere in seconda pagina, che mi sono assentato. Questo mio comportamento di allora, non era dettato da motivazioni politiche, come magari l’assenza dell’Assessore all’Urbanistica alla prima delibera, può far pensare. Era dettato dal buon senso, quel buonsenso che ti fa considerare: “Se abbiamo approvato un vincolo, a che serve poi liberare chi ne fa richiesta da questo?” E poi: “Come è possibile che quel terreno sia “diverso” rispetto al confinante?” (guarda caso proprio quello contiguo a quello che conoscevo mi doveva capitare!).
Ho visto dagli atti poi, che altre delibere sono state approvate senza che questo buon senso sia stato adoperato, la delibera n.357/09 e la 96/10. In questi ultimi casi la Giunta ha votato “con voti favorevoli unanimi espressi nelle forme di legge”. Io tuttavia non facevo più parte della Giunta Municipale. Al mio sostituto quindi il compito di giustificare il “suo” voto favorevole.
Il problema inerente il Piano di Assetto Idrogeologico, è serio e non è affrontabile solo con argomentazioni sentimentali o battute. Il problema è tecnico e va affrontato tecnicamente, con tutte le responsabilità che questa “parola” genera.
A dicembre 2008 (precisamente il giorno 3) giunse in Giunta una Delibera (n. 466 del Reg.) che aveva per titolo: Piano stralcio di bacino per assetto idrogeologico – Proposta riduzione perimetrazione – Ditta: MIDAL SRL.
Nel documentarmi notai una discordanza tra quanto deciso in precedenza e la richiesta della suddetta Ditta.
Solo in questi giorni, con parole adatte, Massimo Desiati, al tempo Assessore regionale al Territorio ed Ambiente della Regione Abruzzo, ha messo a fuoco il mio pensiero di allora. A cosa è servito il Piano di assetto idrogeologico se, poi, arriva non la “mano” ma addirittura il solo “dito di Dio” ad indicare che quel preciso terreno, proprio quello e non gli altri attorno, “miracolosamente”, non è più franoso ma è diventato fermo, sicuro, stabile, solido?!
Mi posi però così tanto il problema che fui assente in quella data. Fui assente poiché l’assenza era l’unico modo per essere contrario a certe scelte.
Nel mese di maggio 2009, esattamente il giorno 5, di delibere come quella sopra citata, ne arrivarono bel tre. Tra queste (n.174,175 e 175 del reg.) una descriveva come non pericolosa o quantomeno non pericolosa come riportato sul piano recepito, un terreno adiacente ad un altro che ben conoscevo. Su quest’ultimo c’era un fabbricato che più volte è franato ed è stato ricostruito (Per la cronaca ora non esiste più). Ricordo diverse discussioni su questo argomento.
Da una prima e superficiale occhiata a queste delibere, sembra che io sia presente, salvo poi leggere in seconda pagina, che mi sono assentato. Questo mio comportamento di allora, non era dettato da motivazioni politiche, come magari l’assenza dell’Assessore all’Urbanistica alla prima delibera, può far pensare. Era dettato dal buon senso, quel buonsenso che ti fa considerare: “Se abbiamo approvato un vincolo, a che serve poi liberare chi ne fa richiesta da questo?” E poi: “Come è possibile che quel terreno sia “diverso” rispetto al confinante?” (guarda caso proprio quello contiguo a quello che conoscevo mi doveva capitare!).
Ho visto dagli atti poi, che altre delibere sono state approvate senza che questo buon senso sia stato adoperato, la delibera n.357/09 e la 96/10. In questi ultimi casi la Giunta ha votato “con voti favorevoli unanimi espressi nelle forme di legge”. Io tuttavia non facevo più parte della Giunta Municipale. Al mio sostituto quindi il compito di giustificare il “suo” voto favorevole.
Il problema inerente il Piano di Assetto Idrogeologico, è serio e non è affrontabile solo con argomentazioni sentimentali o battute. Il problema è tecnico e va affrontato tecnicamente, con tutte le responsabilità che questa “parola” genera.
Meno male che c’è la Ciucculella!
La “Marina” aveva una Rotonda che “pare”, sia stata ispiratrice del famoso disco di Fred Bongusto. Questa fu il richiamo delle estati vastesi, perché ricoverava sotto di se la sede dell’Azienda di “Soggiorno e Turismo” ed il famoso “Dancing da Mimì”, e anche perché in questo ambito si svolgevano le poche ma esaltanti manifestazioni estive di allora. Successivamente arrivò un nuovo dancing: la Ciucculella.
Già da allora le idee, la programmazione e la progettualità degli “amministratori” locali non godevano di “ampiezza di vedute”. La lungimiranza vive lontana da questi luoghi. Dove infatti fecero costruire questo nuovo dancing? Proprio a ridosso del primo. Mimì appunto.
Non mi dilungo però su questo argomento. Mi limito solo a far presente che adesso la gloriosa “Rotonda sul Mare” copre un centro per anziani e i bagni pubblici. A voi i commenti.
Ieri sera passeggiavo per il centro della Marina e ho notato che nel disordine generale, tra auto, cassonetti di immondizia, cantieri “ancora” aperti ed “altro” spiccavano tra i tanti locali, due “eccellenze”: Favelachic, elegante locale, realizzato sui resti dell’antico Terrazzo Ricci (altro spazio utilizzato per serate danzanti e svago, ancora prima del Mimì) e … la Ciucculella.
La Cicculella che non è più “quella di una volta”, cioè il locale dove anche di giorno ci intrattenevamo per ascoltare musica e magari bere una “gassosa”, ma un locale dove si svolgono varie attività. Non somiglia più, nemmeno fisicamente, alla vecchia struttura, eppure continua a dare una immagine caratterizzante del lungomare vastese.
Piange il cuore nel vedere il centro di Vasto Marina nel 2010, ancora oggetto di “tentennanti tentativi” di sistemazione. Isola si, isola no. Tavoli sulla strada si, tavoli sulla strada no. Permessi ai residenti, permessi ai mezzi pubblici, orari di traffico differenziati … insomma! perché a ottobre non ci si siede ad un tavolo ed entro gennaio non si decide cosa fare?
E intanto mentre si discute ancora sulle recinzioni e sugli accessi al mare, il tempo passa. Solo la Ciucculella, cambia attività, cambia forma, cambia persino il colore dell’illuminazione ogni notte ma rimane immutata e come una conchiglia avvicinata all’orecchio, lascia ascoltare il “suono” del mare.
Sintassi, forma, grammatica ....
Scusate! io non sono un "professore" di italiano, tuttavia mi chedo: "questo titolo apparso su Piazza Rossetti è corretto?"
Si fa un emendamento ed accontenta gli "amici"
Condivido.
SE IL DIRITTO E' VIOLENZA, IL COMMENTO DI DAVIDE D'ALESSANDRO
"Voi avete gioito per l’assoluzione di Massimo Desiati, ex assessore regionale della Giunta Pace? Io sì. Voi siete contenti della giustizia o della magistratura italiana che dir si voglia? Io neanche un po’. La restituzione dell’onore, dopo tanti anni di presunto disonore, è un boccone amaro che non libera, che non rimuove, che non salva. 2010, Vasto, Abruzzo, Italia, Europa, Mondo. Tutto come prima. Niente di nuovo sotto il sole e dentro le aule dei tribunali. Si assolve e si condanna. Con il diritto. Con il presunto diritto. Ma il diritto, aveva capito tutto Simone Weil, è violenza. La violenza degli ingiusti. Eppure, quanto sono invidiati coloro che hanno il potere di giudicare! È un lavoro da disperati. Un uomo chiamato a giudicare un altro uomo. Chi può spingersi a tanto? Ma pare che qualcuno lo debba fare; pena, così ci dicono, l’avvento del caos. Voi, di grazia, trovate che ci sia ordine tra noi e dentro quelle aule? Io neanche un po’. Auguri a tutti noi e un abbraccio a Massimo".
"Voi avete gioito per l’assoluzione di Massimo Desiati, ex assessore regionale della Giunta Pace? Io sì. Voi siete contenti della giustizia o della magistratura italiana che dir si voglia? Io neanche un po’. La restituzione dell’onore, dopo tanti anni di presunto disonore, è un boccone amaro che non libera, che non rimuove, che non salva. 2010, Vasto, Abruzzo, Italia, Europa, Mondo. Tutto come prima. Niente di nuovo sotto il sole e dentro le aule dei tribunali. Si assolve e si condanna. Con il diritto. Con il presunto diritto. Ma il diritto, aveva capito tutto Simone Weil, è violenza. La violenza degli ingiusti. Eppure, quanto sono invidiati coloro che hanno il potere di giudicare! È un lavoro da disperati. Un uomo chiamato a giudicare un altro uomo. Chi può spingersi a tanto? Ma pare che qualcuno lo debba fare; pena, così ci dicono, l’avvento del caos. Voi, di grazia, trovate che ci sia ordine tra noi e dentro quelle aule? Io neanche un po’. Auguri a tutti noi e un abbraccio a Massimo".
Destagionalizzazione, turismi, parole, parole, perole.
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martedì 15 giugno 2010
Massimo Desiati assolto con formula piena.
VASTO - Il fatto non sussiste. E' stato assolto con formula piena Massimo Desiati, ex assessore regionale coinvolto nell'inchiesta iniziata nel 2002 su Abruzzo Ski World Cup, la Coppa del Mondo di sci che si è svolta a Roccaraso. Lo ha deciso il Tribunale di Sulmona, che poco dopo le 15.30 di oggi ha emesso la sentenza, prosciogliendo Desiati dall'accusa di concorso in corruzione.
All'epoca della manifestazione internazionale, il politico vastese era assessore regionale al Turismo nella Giunta di centrodestra guidata da Giovanni Pace. L'inchiesta, avviata 8 anni fa dalla Procura di Sulmona, ha visto coinvolte 35 persone. Nei confronti di Desiati, erano state formulate pesanti ipotesi di reato: associazione a delinquere, anche di stampo mafioso, concussione, corruzione, falso, abuso e truffa. Era rimasta solo l'accusa di corruzione. Le altre erano cadute in precedenza per proscioglimento o archiviazione.
Oggi pomeriggio la sentenza, alla cui lettura Desiati ha assistito insieme ai suoi avvocati Elisa Pastorelli (sua moglie) e Giovanni Cerella. "Su questa vicenda", ha commentato mentre aveva già preso la strada del ritorno verso Vasto, "ci sarebbe da scrivere un libro. Mi dispiace che l'Abruzzo abbia perso la più grande opportunità di promozione turistica delle aree interne, quale la Coppa del Mondo di sci. Questa assoluzione è dedicata a Nino Sospiri", ex deputato pescarese di An e sottosegretario, morto nel 2006 "e alla sua, anzi la nostra comunità politica".
Michele D'Annunzio - micheledannunzio@vastoweb.com
All'epoca della manifestazione internazionale, il politico vastese era assessore regionale al Turismo nella Giunta di centrodestra guidata da Giovanni Pace. L'inchiesta, avviata 8 anni fa dalla Procura di Sulmona, ha visto coinvolte 35 persone. Nei confronti di Desiati, erano state formulate pesanti ipotesi di reato: associazione a delinquere, anche di stampo mafioso, concussione, corruzione, falso, abuso e truffa. Era rimasta solo l'accusa di corruzione. Le altre erano cadute in precedenza per proscioglimento o archiviazione.
Oggi pomeriggio la sentenza, alla cui lettura Desiati ha assistito insieme ai suoi avvocati Elisa Pastorelli (sua moglie) e Giovanni Cerella. "Su questa vicenda", ha commentato mentre aveva già preso la strada del ritorno verso Vasto, "ci sarebbe da scrivere un libro. Mi dispiace che l'Abruzzo abbia perso la più grande opportunità di promozione turistica delle aree interne, quale la Coppa del Mondo di sci. Questa assoluzione è dedicata a Nino Sospiri", ex deputato pescarese di An e sottosegretario, morto nel 2006 "e alla sua, anzi la nostra comunità politica".
Michele D'Annunzio - micheledannunzio@vastoweb.com
Uno per Molino, uno per Sabatini.
Le trappole dell'identità.
Ho partecipato all'incontro dibattito sul libro di Costantino Felice. Ho cercato tra le mie carte e ...
Nel 1909 "qualcuno" diceva: ...se non viene qualche intraprendente straniero a sfruttare quelle ricchezze che i nativi sdegnano. Questa è la condizione vera dell'Abruzzo, e non vale l'arte del Michetti, del Barbella, del Tosti a farlo conoscere ed a fargli render giustizia. E tanto meno l'arte del d'Annunzio, iridescente ma fatta di esteriorità e vuota di contenuto sociale, in cui si sente a volte il respiro dell'Abruzzo, ma non si scorge la sua anima, come si sente il respiro, ma non si scorge l'anima di un dormiente.
Nel 1909 "qualcuno" diceva: ...se non viene qualche intraprendente straniero a sfruttare quelle ricchezze che i nativi sdegnano. Questa è la condizione vera dell'Abruzzo, e non vale l'arte del Michetti, del Barbella, del Tosti a farlo conoscere ed a fargli render giustizia. E tanto meno l'arte del d'Annunzio, iridescente ma fatta di esteriorità e vuota di contenuto sociale, in cui si sente a volte il respiro dell'Abruzzo, ma non si scorge la sua anima, come si sente il respiro, ma non si scorge l'anima di un dormiente.
lunedì 14 giugno 2010
Buone notizie.
Avevo già scritto una nota da pubblicare su un gesto che avrei compiuto domani ma, con tempismo miracoloso, l’Amministrazione Provinciale mi ha bruciato sul tempo. Però sono contento.
Avevo scritto:
Ebbene eccomi! Mi sono ricordato di essere uno “Stobbene”, ho preso una vecchia falce è ho fatto quello che da tempo altri dovevano fare. Ho tagliato di persona l’erba che cresceva copiosa sul tratto più pericoloso della strada “provinciale” che dalla Marina arriva su a piazza Verdi. Da tempo avevo segnalato che, soprattutto sul tratto chiamato “curva della morte” le erbacce potevano essere un pericolo per i fruitori della strada. Non potevo pensare che qualche ragazzo col motorino potesse scontrarsi con qualche autovettura, per schivare questa vegetazione posta ad altezza viso. Questa mattina, col fresco, mi sono recato sul posto, ho sistemato adeguatamente un triangolo ed ho tagliato quello che ho potuto. Non pretendo di essere un esempio da seguire, tuttavia vorrei rappresentare la “dimostrazione” che i cittadini hanno le tasche piene di chiacchiere, da qualsiasi parte esse arrivino.
Almeno l’Amministrazione Provinciale è intervenuta. Grazie.
Avevo scritto:
Ebbene eccomi! Mi sono ricordato di essere uno “Stobbene”, ho preso una vecchia falce è ho fatto quello che da tempo altri dovevano fare. Ho tagliato di persona l’erba che cresceva copiosa sul tratto più pericoloso della strada “provinciale” che dalla Marina arriva su a piazza Verdi. Da tempo avevo segnalato che, soprattutto sul tratto chiamato “curva della morte” le erbacce potevano essere un pericolo per i fruitori della strada. Non potevo pensare che qualche ragazzo col motorino potesse scontrarsi con qualche autovettura, per schivare questa vegetazione posta ad altezza viso. Questa mattina, col fresco, mi sono recato sul posto, ho sistemato adeguatamente un triangolo ed ho tagliato quello che ho potuto. Non pretendo di essere un esempio da seguire, tuttavia vorrei rappresentare la “dimostrazione” che i cittadini hanno le tasche piene di chiacchiere, da qualsiasi parte esse arrivino.
Almeno l’Amministrazione Provinciale è intervenuta. Grazie.
Bollettino del bagnante.
Ieri, domenica, guarda caso brutta giornata. La pioggia della tarda nottata ha, in un primo tempo, scoraggiato i vastesi a scendere alla marina. Invece della solita passeggiata verso sud, ho invertito il senso di marcia e sono andato verso nord. Il mare mosso (anche se poco), ha riversato verso la costa copiosa quantità di “ierva” soprattutto verso il Trave. Quì “motte di ierva” ristagnavano alla riva. Degli scarichi non parlo poiché …
Oggi ottime notizie, non tanto dalla spiaggia, dove l’acqua è tornata limpida, ma dalla strada. La Provincia è intervenuta per lo sfalcio delle erbe che infestavano la provinciale Istonia. Mi sento un po’ partecipe di questo “evento” perché forse qualcuno si è accorto che, nel mio piccolo, avevo provveduto a sollecitare l’Amministrazione Provinciale.
P.S. Un gabbiano “solitario” poggiato sulla piattaforma dello stabilimento balneare “Baiocco” osservava intorno a se e lanciava richiami. … Forse cercava posti letto.
Oggi ottime notizie, non tanto dalla spiaggia, dove l’acqua è tornata limpida, ma dalla strada. La Provincia è intervenuta per lo sfalcio delle erbe che infestavano la provinciale Istonia. Mi sento un po’ partecipe di questo “evento” perché forse qualcuno si è accorto che, nel mio piccolo, avevo provveduto a sollecitare l’Amministrazione Provinciale.
P.S. Un gabbiano “solitario” poggiato sulla piattaforma dello stabilimento balneare “Baiocco” osservava intorno a se e lanciava richiami. … Forse cercava posti letto.
Roba da pazzi!
domenica 13 giugno 2010
12°torneo amichevole di calcio ‘Scarpasciùdd’ ‘ 2010
Nella terza giornata caratterizzata da un caldo africano, l'Helsingborgs ha la meglio su un indomito ma rimaneggiato Hammarby solo nei 15' finali, e stessa sorte per gli arancio del Malmoe, che cedono solo nel finale ai bianchi del Goteborg: ha riposato la capolista Djurgaarden
giov. 10 giugno, ore 21: HAMMARBY - HELSINGBORGS 1 - 3,
arbitro sig.Orazio Di Blasio.
Iniziano un po' " 'ndunduluìte" i gialli dell'Hammarby con 1 in meno(10 su 15) e i verdi dell'Helsingborgs(12 su 15), complice un'afosa serata. Le prime emozioni al 20': il giallo Angiolillo si smarca ma da solo davanti al portiere fallisce di poco a destra, e al 30' un siluro di Serafini impegna Fabbri di piede. Al 32', in contropiede, il verde Lacanale crossa per Franz Pesolillo, che stoppa, si gira e mira bene all'incrocio destro: 0-1. Dopo circa 3' , su punizione di 1a dal limite, una saetta del giallo Lillo Molino sorvola la barriera e s'infila sotto la traversa: 1-1.L'Helsingborgs si rifà vivo con Fanucci, che libera Lojacono in area, ma la sua conclusione è fuori di poco; insistono i verdi e Michele Lacanale, con un tiro teso da 25m. al 40' porta in vantaggio i verdi: 1-2. Al 45' l'ultimo brivido: Serafini(giallo)si fuma 3 avversari, tira in porta ma Fabbri devia, su suo controtraversone Vitelli spreca mandando a lato. Nel 2°t., due occasioni per i gialli: al 10' con Serafini e all'11' con Pachioli, entrambi alte sopra la traversa. Rispondono i verdi: al 14' De Mutiis crossa in area, D'Angelo conclude ma il portiere Docuta devia in angolo, e al 16' Meo, dopo un triangolo stretto, conclude rasoterra di poco a lato. Ma l'Hammarby insiste: prima al 17'Angiolillo su contropiede incoccia il palo sin., e al 22' Serafini scatta sul filo dell'offside, evita 2 aveersari in recupero, ma sbaglia la conclusione mandando fuori. Gli ultimi 15' sono tutti di marca verde: al 33' il portiere Docuta si supera deviando in angolo un bolide di Pesolillo; al 33' su cross, Carlucci stanga a rete, Docuta respinge di pugno su De Mutiis che manda alto. E al 38', dopo un'occasione sciupata per il giallo Vitelli, il gol sicurezza dei verdi: Pesolillo lancia sul vertice area destro Pietro'Hulk'D'Angelo che, da posizione angolata, incrocia a volo e insacca sotto il 7 sinistro, ed è 1-3: Hulk, come suo solito, esulta alla sua maniera, saltando a piè pari 'gne' 'na cunuìje', provocando( vista la stazza) una scossa tellurica di magnitudo 3.4
ven. 11 giugno, ore 21: GOTEBORG - MALMOE 8 -3,
arbitro sig. Michele Celenza.
Nonostante il risultato finale netto, il confronto tra i bianchi del Goteborg(14 su 15) e gli arancio del Malmoe(11 su 15)è maturato nei 20' finali: prima di allora, un sostanziale equilibro, anzi:al 18' il Malmoe sblocca, da sin. Autunno crossa, stacco imperioso di Gogò Ronzitti: 0-1. Al 23' i bianchi pareggiano: Mastrangioli serve Antonio Sciorilli, che realizza l'1-1. Al 29' l'orange Pietro Carlucci scatta da centrocampo, scarta 3 avversari come birilli e infila a mezz'altezza:1-2. Al 34',quasi dalla linea di fondo, il bianco Mario Mastrangioli effettua un tiro-cross sporcato da un difensore che s'infila beffardo sotto l'incrocio:2-2. Al 36' cappellata di Salvatore in fase di disimpegno, braccato da 2 avversari, perde palla ad opera di Lino Autunno che insacca facile il 2-3. Al 42', su traversone in area arancio, eurogol di Angelo Primiano che, con una spettacolare girata a volo, cannoneggia imparabilmente: 3-3.Nel 2°t., al 10' Primiano serve Antonio Sciorilli che devia in rete e porta in vantaggio il Goteborg per 4-3. Poco dopo è Bruno Budano che buca la difesa avversaria e realizza il 5-3. Al 20' Autunno frana in area bianca: rigore, ma Ronzitti G. manda alto. nel frattempo, abbandonano per motivi di lavoro due arancioni(Carlucci e Orticelli), lasciando la squadra in 9: ne approfittano i bianchi che vanno a segno ancora con Mastrangioli(29'), Primiano(32'), e Budano(35'), e Sciorilli si fa parare un rigore dal bravo Ronzitti L. Al 39' l'episodio clou: come accaduto l'altro ieri ai mondiali in Sudafrica(partita di allenamento sospesa per l'irruzione in campo di 2 elefanti), all'Incoronata sono sbucati improvvisamente 2 asini(nello specifico, della razza 'ciuccialùne') di nome Sergio e Vittorio, autori di 2 autentiche zoccolate ' a mmòcche d' porte', finite fuori dello specchio della porta.
Ha riposato il DJURGAARDEN
Classifica: Djurgaarden e Goteborg pt.6, Hammarby e Helsingborgs pt.3, Malmoe pt.0( Djurgaarden, Helsingborgs, Malmoe 1 partita in meno)
class. marcatori:3 gol: Serafini A(HAM), Sciorilli(GOT) 2 gol: Tumini(DJU),Mastrangioli, Budano, Primiano, Storto(GOT), Angiolillo(HAM), Pesolillo(HEL), Carlucci P,Ronzitti Go(MAL) 1 gol: Di Carmine, Frasca E, Vinci(DJU), Celenza (GOT), Molino(HAM), Gabriele, D'Angelo, Lacanale(HEL), Autunno(Mal)
prossimo turno(4° giornata): giovedì 17 giugno, ore 19: Hammarby - Djurgaarden ore 21: Helsingborgs - Malmoe riposa: Goteborg
sabato 12 giugno 2010
Dubbio.
L'onorevole Gelmini Mariastella e chi la pensa come lei, dovrebbero spiegarmi una cosa.
Se un professore è "tirato" e non concede facilmente la sufficienza, mentre un altro è "di manica larga" e la concede con leggerezza, chi sarà più preparato, l'alunno del primo o l'alunno del secondo?
Il dubbio nasce dal fatto che l'alunno del primo, non è ammesso all'esame di stato, quello del secondo si.
Ancora sul "Trenino dei trabocchi".
L’idea del “trenino dei trabocchi” pare stia riscuotendo un grande successo e di questa “idea” a Vasto se ne discute ampiamente. Trasformare l’idea in progetto sarebbe cosa ardua senza pensare di coinvolgere gli altri comuni del tratto di costa interessata, oltre che possibili “privati”. Una idea che dovrebbe far comprendere l’importanza, non solo della salvaguardia di uno dei tratti di “ferrovia” più belli d’Europa, ma anche di un collegamento tra tutti i comuni di un tratto di costa che potrebbe diventare una attrattiva turistica “internazionale” variegata, perché ricca di attrattive. Dal mare al cibo, dalla storia al folklore, dalla cultura alla natura. A questo si aggiunga un termine oggi di uso diffuso:”sostenibilità”.
Perché dunque non organizzare un incontro con i cittadini e gli amministratori di questi comuni da Vasto a San Vito, sul tema “Il trenino dei trabocchi”? Un incontro dove si potrebbero sottolineare i pro ed i contro di questa operazione. Un incontro dove evidenziare che “l’unione (e la varietà) fa la forza”.
L’opportunità di lanciare questo invito potrebbe essere il convegno: “Il Turismo è Sviluppo” che si svolgerà alle 17,30 di Venerdì 18 giugno, al Cinema Corso di Vasto, alla presenza del Senatore Francesco Rutelli.
Perché dunque non organizzare un incontro con i cittadini e gli amministratori di questi comuni da Vasto a San Vito, sul tema “Il trenino dei trabocchi”? Un incontro dove si potrebbero sottolineare i pro ed i contro di questa operazione. Un incontro dove evidenziare che “l’unione (e la varietà) fa la forza”.
L’opportunità di lanciare questo invito potrebbe essere il convegno: “Il Turismo è Sviluppo” che si svolgerà alle 17,30 di Venerdì 18 giugno, al Cinema Corso di Vasto, alla presenza del Senatore Francesco Rutelli.
Bollettino del bagnante.
Oggi sabato, invece di andare al mare, lavoro. Ebbene si! non sono un comune mortale. Tuttavia voglio parlare ancora di spiaggia, sole e mare. Soprattutto di quest'ultimo. Ci sono delle persone che pur di prendere "due cioccole”, si recano in spiaggia con attrezzature di ogni tipo e sarebbero disposte a far trainare il proprio rastrello da una pariglia di buoi. Queste persone lasciano solchi sul fondo che a volte possono provocare “fastidi” a coloro che passeggiano nell’acqua. Lasciano inoltre mucchi di “scogne” sulla sabbia del fondo e queste possono “punzecchiare” la pianta di qualche “gentile” piede. Attenzione quindi.
P.S. si vede da come ho scritto, che oggi sono scocciato?
P.S. si vede da come ho scritto, che oggi sono scocciato?
venerdì 11 giugno 2010
Bollettino del bagnante.
Giornata caldissima e umida. Mare poco mosso alla riva ma quel tanto che basta per rendere inutile la ricerca di “paparozze” e “cannill” dopo la seconda “sottile”. Il mare in alcune zone si presenta di colore giallo-verdognolo ma non possiamo dare la colpa al sindaco. Incontrata una signora con retina e busta nailon piena di “grangi” . Le ho chiesto: “Zizi! Che ci fì di tutte si “grenge”?” mi ha risposto: “ chist aggiuste bbone lu sughe. Nghe na pammadurelle e du “cioccola nire” e du “zirrezirre” se cand’è bune li maccarune!” Mi sono chiesto se le “cioccole nere” sono quelle che si trovano sui pilastri del pontile. Comunque …
Niente fiori ma opere di bene.
Dal Municipio:
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Pubblicato Giovedì, 10 giugno 2010
Vasto più bella con i fiori
Bisogna vigilare affinchè le piante messe a dimora vengano rispettate e non trafugate COMUNICATO STAMPA
“Rendiamo più bella Vasto con i fiori”. E’ lo slogan che stamane ha accompagnato la consegna gratuita ad operatori e cittadini di decine e decine di piante da mettere a dimora.
“Adesso dobbiamo vigilare tutti – ha detto il Sindaco Luciano Lapenna – affinchè le piante messe a dimora vengano rispettate e non trafugate. Questa iniziativa – ha aggiunto il Sindaco – fa seguito al furto continuo di piante che si registra da diversi giorni in Via Adriatica, costringendo la Pulchra a continui interventi di ripiantumazione”.
Vasto, 10 giugno 2010
L’Ufficio Stampa
Mi chiedo perchè si aspetta la metà di giugno per questa operazione e soprattutto dove mettere a dimora le piante, visto che le erbacce infestano le strade.
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Pubblicato Giovedì, 10 giugno 2010
Vasto più bella con i fiori
Bisogna vigilare affinchè le piante messe a dimora vengano rispettate e non trafugate COMUNICATO STAMPA
“Rendiamo più bella Vasto con i fiori”. E’ lo slogan che stamane ha accompagnato la consegna gratuita ad operatori e cittadini di decine e decine di piante da mettere a dimora.
“Adesso dobbiamo vigilare tutti – ha detto il Sindaco Luciano Lapenna – affinchè le piante messe a dimora vengano rispettate e non trafugate. Questa iniziativa – ha aggiunto il Sindaco – fa seguito al furto continuo di piante che si registra da diversi giorni in Via Adriatica, costringendo la Pulchra a continui interventi di ripiantumazione”.
Vasto, 10 giugno 2010
L’Ufficio Stampa
Mi chiedo perchè si aspetta la metà di giugno per questa operazione e soprattutto dove mettere a dimora le piante, visto che le erbacce infestano le strade.
giovedì 10 giugno 2010
L'Assemblea programmatica dell'IdV si svolgerà di nuovo a Vasto.
Antonio Di Pietro, nella conferenza stampa di ieri 9 giugno 2010, conferma che l’Assemblea programmatica dell’Italia dei Valori si terrà a Vasto.
Testuali parole di Di Pietro: “… su quegli undici temi, entro l’Assemblea programmatica di Vasto di “ottobre” intendiamo costruire la nostra piattaforma programmatica insieme ai cittadini, e a “ottobre”, se non si svegliano, noi lanceremo anche il nostro candidato leader da proporre in alternativa a Berlusconi”. Il “capo” dell’Italia dei Valori ribadisce: “Noi all’Assemblea programmatica di Vasto, ci presenteremo con il nostro candidato leader in alternativa a Berlusconi, perché mica possiamo aspettare che poi succeda come nel Lazio …”
Questo a conferma di una decisione presa da tempo. Dimostrazione che i Dipietristi locali “giocano” a fare i belli o non sono informati.
A meno che lo stesso Di Pietro abbia deciso di dividere in due fasi l’Incontro Nazionale (parte a Vasto, parte altrove) o addirittura non sia informato sulle decisioni prese o da prendere, non si può inscenare un teatrino dove si fa passare la nostra città come un luogo turistico da terzo mondo, dove non si troverebbero (fuori stagione) 5.000 posti letto.
Certi “politici” farebbero bene a pensare prima di parlare.
Guarda su You Tube: Un candidato Premier dentro l’anno.
"Molino" a vento.
Dal Web
... In genere, quando si restituisce una delega conferita dal sindaco, la si restituisce al sindaco. Molino, invece, la rimette al Partito democratico perché "se un sindaco porta la nave alla deriva - polemizza - la politica ha il dovere di prendere il timone. Di questa mia decisione ho interessato i segretari regionale, provinciale e cittadino del Pd", cioè Silvio Paolucci, Camillo Di Giuseppe e Peppino Forte. "E ora salgo dal sindaco per ...
... In genere, quando si restituisce una delega conferita dal sindaco, la si restituisce al sindaco. Molino, invece, la rimette al Partito democratico perché "se un sindaco porta la nave alla deriva - polemizza - la politica ha il dovere di prendere il timone. Di questa mia decisione ho interessato i segretari regionale, provinciale e cittadino del Pd", cioè Silvio Paolucci, Camillo Di Giuseppe e Peppino Forte. "E ora salgo dal sindaco per ...
Effettivamente, se ci fosse il mare a Vasto ...
Vasto? Se avesse il mare… Paradossale dirlo, provocatorio può esserlo, ma fotografa l’attuale ‘geopolitica’ vastese, propone di riconsiderare il ruolo della “Città del Vasto” per il presente e per gli anni e le generazioni che verranno.
Rompendo l’atavica e localistica propensione a ignorare tutto quello che accade di là del Trigno, personalmente già da qualche anno ho preso a frequentare la vicina Termoli e il suo San Basso, per una particolare serata d’estate, per altre mostre (una diversa o altra cultura) spesso presente nel suo Borgo antico, sorta di avamposto da cui scrutare anzi ‘sentire’ il mare. In tali mie piccole fughe da “lu Uaste nostre” sempre più percepisco un diverso modo di approcciarsi al mare, di vivere il mare, di immergersi in mare, da parte di Termoli. Sarà che, pur entrambe “città di mare”, forse per quella differente posizione dell’abitato urbano, lo stesso mare è vissuto in modo nettamente diverso. Per la cittadina molisana è per così dire il suo ...campo d’arare: dunque pesca, dunque viaggi, dunque attività e naturalmente tradizione marinara. Per noi il mare è diventato (anche se basta ripensare alla prima metà del novecento per sapere che prima non era così) un qualcosa da guardare: un “golfo d’oro” da magnificare e contemplare, come da una terrazza (dalla Loggia, dai giardini del D’Avalos o da Via Adriatica), e, ove volessimo scendere alla Marina, una sorta di “piscina” solo virtualmente aperta al mondo, buona solo per “fare il bagno”. Il nostro “andare per mare” è tutto qui. Oggi non usa più neppure remare con il dimenticato moscone o pattino, o trastullarsi con il più ozioso ma anch’esso fuori moda pedalò. Il nostro porto, a Punta Penna (ipotesi di localizzazione dell’antica Buca), è sufficientemente lontano e tranquillamente ignorato dai più; ha una sua dicreta flottiglia peschereccia, una sua attività commerciale, ma è tutto così limitato rispetto alle potenzialità e ...al suo fatal destino, sempre più estraneo o solo collaterale alla vita del luogo e dei vastesi, se non per i pochi lavoratori addetti o dell’indotto. Del tutto ozioso è dunque il ragionare e lamentarsi che le risorse turistiche imprenditoriali siano limitate ai due mesi scarsi di balneazione estiva.
E se questo è vero, se di tal genere è il rapporto che Vasto ha ormai con il mare, questo nostro approdo adriatico si potrebbe …rivenderlo ad altri o darlo in concessione d’uso alla consorella marinara molisana, o, per restare in regione, alla portuale Ortona. Continueremo a vivere la nostra Vasto a bagnomaria o menando i passi nudi sulla riva affollata da mamme e bimbi, tra la Bagnante e il Pontile, o fino ad arrivare ai “Bagni da Fernando”, pensando e oziosamente discutendo del ... se avessimo anche noi il mare. Intanto, teniamoci per noi l’acqua bassa, con sabbia o ciottoli, telline e formelle, ciucculelle e pelosi, scogli e trabocchi. Da dove invece diventa più profondo il mare, buono da navigare, con-cediamolo al maggior offerente. Perchè no? Proporrei di farne un Bando!
G.Pollutri
Rompendo l’atavica e localistica propensione a ignorare tutto quello che accade di là del Trigno, personalmente già da qualche anno ho preso a frequentare la vicina Termoli e il suo San Basso, per una particolare serata d’estate, per altre mostre (una diversa o altra cultura) spesso presente nel suo Borgo antico, sorta di avamposto da cui scrutare anzi ‘sentire’ il mare. In tali mie piccole fughe da “lu Uaste nostre” sempre più percepisco un diverso modo di approcciarsi al mare, di vivere il mare, di immergersi in mare, da parte di Termoli. Sarà che, pur entrambe “città di mare”, forse per quella differente posizione dell’abitato urbano, lo stesso mare è vissuto in modo nettamente diverso. Per la cittadina molisana è per così dire il suo ...campo d’arare: dunque pesca, dunque viaggi, dunque attività e naturalmente tradizione marinara. Per noi il mare è diventato (anche se basta ripensare alla prima metà del novecento per sapere che prima non era così) un qualcosa da guardare: un “golfo d’oro” da magnificare e contemplare, come da una terrazza (dalla Loggia, dai giardini del D’Avalos o da Via Adriatica), e, ove volessimo scendere alla Marina, una sorta di “piscina” solo virtualmente aperta al mondo, buona solo per “fare il bagno”. Il nostro “andare per mare” è tutto qui. Oggi non usa più neppure remare con il dimenticato moscone o pattino, o trastullarsi con il più ozioso ma anch’esso fuori moda pedalò. Il nostro porto, a Punta Penna (ipotesi di localizzazione dell’antica Buca), è sufficientemente lontano e tranquillamente ignorato dai più; ha una sua dicreta flottiglia peschereccia, una sua attività commerciale, ma è tutto così limitato rispetto alle potenzialità e ...al suo fatal destino, sempre più estraneo o solo collaterale alla vita del luogo e dei vastesi, se non per i pochi lavoratori addetti o dell’indotto. Del tutto ozioso è dunque il ragionare e lamentarsi che le risorse turistiche imprenditoriali siano limitate ai due mesi scarsi di balneazione estiva.
E se questo è vero, se di tal genere è il rapporto che Vasto ha ormai con il mare, questo nostro approdo adriatico si potrebbe …rivenderlo ad altri o darlo in concessione d’uso alla consorella marinara molisana, o, per restare in regione, alla portuale Ortona. Continueremo a vivere la nostra Vasto a bagnomaria o menando i passi nudi sulla riva affollata da mamme e bimbi, tra la Bagnante e il Pontile, o fino ad arrivare ai “Bagni da Fernando”, pensando e oziosamente discutendo del ... se avessimo anche noi il mare. Intanto, teniamoci per noi l’acqua bassa, con sabbia o ciottoli, telline e formelle, ciucculelle e pelosi, scogli e trabocchi. Da dove invece diventa più profondo il mare, buono da navigare, con-cediamolo al maggior offerente. Perchè no? Proporrei di farne un Bando!
G.Pollutri
Bollettino del bagnante.
Oggi giornata afosa e mare poco mosso. Quel tanto che basta per fare alla “acchiuppa” con le “zirrezirre”. Si pescano coi piedi ad uno “spezzello” d’acqua, ma le tante signore con busta o bottiglia, sempre pronte a lanciare gridolini se vedono un “grangio”, non vedono e non sentono.
Avvistata qualche piccola medusa morta sulla riva e qualche “gragniletto” pronto a mimetizzarsi nella sabbia. Fare molta attenzione. “Papalina” in quantità esagerata alla riva e “mielle”, anche di buone dimensioni, tra la prima e seconda “sottile”. “Grangi”, “cianghette” e “facchine” come al solito, mentre quasi invisibili le “cioccole” bianche” causa mare. In attesa di avere notizie di “cannill”, domani tentativo oltre la seconda sottile per notizie anche sulle “paparozze”.
Nota dello scrivente: Visto il caldo, aerazione fresca naturale da “cantina” e musica rilassante tra un disegno e l’altro, alla faccia di chi ci vuole male.
Avvistata qualche piccola medusa morta sulla riva e qualche “gragniletto” pronto a mimetizzarsi nella sabbia. Fare molta attenzione. “Papalina” in quantità esagerata alla riva e “mielle”, anche di buone dimensioni, tra la prima e seconda “sottile”. “Grangi”, “cianghette” e “facchine” come al solito, mentre quasi invisibili le “cioccole” bianche” causa mare. In attesa di avere notizie di “cannill”, domani tentativo oltre la seconda sottile per notizie anche sulle “paparozze”.
Nota dello scrivente: Visto il caldo, aerazione fresca naturale da “cantina” e musica rilassante tra un disegno e l’altro, alla faccia di chi ci vuole male.
mercoledì 9 giugno 2010
I ragazzi della via Pa'l (Paal)
Spesso trovo articoli, miei o su di me, su Quì Quotidiano.
Non avrei mai immaginato però di ritrovami nella pagina dedicata allo sport. La foto, pubblicata sul foglio locale, mi ritrae nella squadra vincitrice dello scorso torneo "Scarpasciudd" ormai giunto alla dodicesima edizione. Lo scorso anno ero appena stato allontanato dalla Giunta Municipale (notare il broncio della mia espressione nella foto) e, siccome non posso vivere senza "soddisfazioni", ho vinto il torneo.
Chi si contenta gode!
Notare la qualità del terreno di gioco.
Se ne parla in giro.
Rif al POST: http://www.facebook.com/note.php?saved&&suggest¬e_id=453006475743#!/notes/luigi-bruno-manzini/lettere-al-direttore-dove-sta-zazza-cioe-la-trasparenza/412927076024
I bilanci di IDV, più volte richiesti, nemmeno in Emilia Romagna si sono mai materializzati e proprio da questo punto è nata la battaglia per la trasparenza partita il novembre scorso dal Baraccano1 e sfociata ora nel movimento della "BASE" (che come vedete, per dignitià, non recita più nella dicitura la parolina "IDV").
Molti o non hanno rinnovato la tessera, o si sono "autoespulsi" o sono stati defenestrati anche sulla base di false motivazioni (vedi Piva, Morace, Bacci, la situazione di Modena etc .) Molti addirittura sono stati costretti a ricorrere alla querela dopo mesi di offese e disinformazione sugli iscritti tenuti allo scuro delle reali motivazioni alla base delle dissidenze prima locali e oggi sempre più unite ed in rete...
Solo i rimborsi elettorali finiti nell'spa di partito per le europee sono circa 40 milioni di euro (v. Veltri). I soldi pubblici per l'attività politica del gruppo di idv percepiti dall'Italia dei Valori nella scorsa legislatura quinquennale e a disposizione del capogruppo unico consigliere Paolo Nanni e del Segretario Regionale e tesoriere nazionale Silvana Mura dove sono finiti? ... o meglio... ci sono ancora? se no.. hehe ... come sono stati spesi?? Se ben spesi e certificati perchè si viene isolati alla sol passaggio nell'anticamera del cervello della curiosità di saperne l'utilizzo?
Perchè Paolo Nanni non ottenne il listino in Regione e se ne ebbe a male? Perchè l'ex consigliere regionale Paolo Nanni, quando era ancora in carica, affermò circostanze poi risultate non veritiere ai giornali a proposito dello stipendio della figlia percepito dal partito? Perchè la dirigenza regionale lo difese? In ogni feudo dell'IDV la sostanza è sempre la stessa e si dispiega in ogni singola e diversa situazione concreta dei comuni, delle province e delle regioni. I metodi sono i medesimi.
I bilanci di IDV, più volte richiesti, nemmeno in Emilia Romagna si sono mai materializzati e proprio da questo punto è nata la battaglia per la trasparenza partita il novembre scorso dal Baraccano1 e sfociata ora nel movimento della "BASE" (che come vedete, per dignitià, non recita più nella dicitura la parolina "IDV").
Molti o non hanno rinnovato la tessera, o si sono "autoespulsi" o sono stati defenestrati anche sulla base di false motivazioni (vedi Piva, Morace, Bacci, la situazione di Modena etc .) Molti addirittura sono stati costretti a ricorrere alla querela dopo mesi di offese e disinformazione sugli iscritti tenuti allo scuro delle reali motivazioni alla base delle dissidenze prima locali e oggi sempre più unite ed in rete...
Solo i rimborsi elettorali finiti nell'spa di partito per le europee sono circa 40 milioni di euro (v. Veltri). I soldi pubblici per l'attività politica del gruppo di idv percepiti dall'Italia dei Valori nella scorsa legislatura quinquennale e a disposizione del capogruppo unico consigliere Paolo Nanni e del Segretario Regionale e tesoriere nazionale Silvana Mura dove sono finiti? ... o meglio... ci sono ancora? se no.. hehe ... come sono stati spesi?? Se ben spesi e certificati perchè si viene isolati alla sol passaggio nell'anticamera del cervello della curiosità di saperne l'utilizzo?
Perchè Paolo Nanni non ottenne il listino in Regione e se ne ebbe a male? Perchè l'ex consigliere regionale Paolo Nanni, quando era ancora in carica, affermò circostanze poi risultate non veritiere ai giornali a proposito dello stipendio della figlia percepito dal partito? Perchè la dirigenza regionale lo difese? In ogni feudo dell'IDV la sostanza è sempre la stessa e si dispiega in ogni singola e diversa situazione concreta dei comuni, delle province e delle regioni. I metodi sono i medesimi.
Obama vuole sapere chi deve "prendere a calci nel sedere"
Oggi, tornavo da Pescara e all'intocio tra via Incoronata e la Circovallazione un ragazzo, su un "cinquantino" e senza casco, al centro della strada parlava tranquillamente al telefono. Lo passo ma devo fermarmi al semaforo. Lui col rosso, tranquillamente passa. Riparto, lo ripasso, di nuovo rosso, mi fermo lui ripassa.
Caro Obama! posso cominciare io a dire chi "devo prendere a calci nel sedere"?
martedì 8 giugno 2010
Tardi ma ci è arrivato e da brava " Volpe" ci arriva bene.
Da Histonium.net
"Un incontro al fine di valutare l’opportunità di un maggiore raccordo amministrativo tra le due regioni, nell’ottica di verificare, almeno sul piano della elaborazione progettuale, l’ipotesi di una riunificazione delle due regioni".
Una proposta di riunificazione di Abruzzo e Molise, verso le prossime annunciate novità istituzionali del federalismo, viene espressa dal consigliere regionale del Vastese Giuseppe Tagliente, che si rivolge direttamente ai governatori delle due Regioni, Gianni Chiodi e Michele Iorio, prendendo spunto dalla data del 7 giugno, ricorrenza dell'istituzione delle due Regioni, "perché la celebrazione abbia un valore storiografico e non soltato storico".
"Non vi è dubbio - ha aggiunto Tagliente – che oggi, soprattutto a fonte dell’attuazione del Federalismo, un raccordo più stretto sotto il profilo istituzionale provocherebbe ricadute senz’altro più positive mettendo le regioni dell’Abruzzo-Molise in grado di contare maggiormente sul tavolo della Conferenza delle Regioni”.
P.S.Quando parleremo anche delle province?
"Un incontro al fine di valutare l’opportunità di un maggiore raccordo amministrativo tra le due regioni, nell’ottica di verificare, almeno sul piano della elaborazione progettuale, l’ipotesi di una riunificazione delle due regioni".
Una proposta di riunificazione di Abruzzo e Molise, verso le prossime annunciate novità istituzionali del federalismo, viene espressa dal consigliere regionale del Vastese Giuseppe Tagliente, che si rivolge direttamente ai governatori delle due Regioni, Gianni Chiodi e Michele Iorio, prendendo spunto dalla data del 7 giugno, ricorrenza dell'istituzione delle due Regioni, "perché la celebrazione abbia un valore storiografico e non soltato storico".
"Non vi è dubbio - ha aggiunto Tagliente – che oggi, soprattutto a fonte dell’attuazione del Federalismo, un raccordo più stretto sotto il profilo istituzionale provocherebbe ricadute senz’altro più positive mettendo le regioni dell’Abruzzo-Molise in grado di contare maggiormente sul tavolo della Conferenza delle Regioni”.
P.S.Quando parleremo anche delle province?
Palzzo d'Avalos
Mi sono recato, per curiosità nei pressi di Palazzo d’Avalos e qui mi hanno fatto notare che l’Amministrazione Comunale ha accolto la richiesta di quei cittadini che vogliono le auto nel centro. Ho potuto prendere atto che il cortile del Palazzo è tornato quel comodo parcheggio che era fino a qualche anno addietro.
Ho visto poi che c’erano dei ragazzi che operavano all’interno del museo archeologico. Ho chiesto di parlare con qualche responsabile ma nessuno, incaricato per la sorveglianza, era presente. Ho chiamato telefonicamente alcuni “conoscenti” e dopo un breve lasso di tempo si è presentato una persona che “funge” da custode. Certo i giovani che operavano nell’ambito della struttura museale sono brave persone. Su questo non ci piove. Tuttavia mi chiedo se si può lasciare incustodito il Palazzo, addirittura con le porte aperte, in mano ad estranei che non avrebbero nessuna responsabilità. Se un malintenzionato volesse appropriarsi di qualche opera “contenuta” in questo spazio museale, chi dovrebbe intervenire e a che titolo?
Tanto per fare un esempio e prendendo spunto da un argomento che rimbalza sulla stampa in questi giorni, chi sorveglierebbe il d’Avalos, durante l’incontro nazionale dell’IdV a Settembre?
Vuoi vedere che saranno quelle persone che avranno presentato “domanda per svolgere lavoro occasionale di tipo accessorio” o addirittura alcune tra le 30 donne scelte previa “domanda di assegnazione di voucher formativi in favore di donne “svantaggiate” ? Sarebbe di tipo accessorio un lavoro di custodia e sorveglianza di un museo? Chiediamolo a “Larry Daley” (Ben Stiller). Qualcuno ha visto il film: Una notte al museo? Magari chi organizza il Vasto Film Festival, si.
Non c’è tempo da perdere! Bisogna trovare personale qualificato. Bisogna trovarlo subito. Quindi! ….
A proposito! Si svolgono in questi giorni tante conferenze, tanti convegni ed altro. Si svolgono anche manifestazioni enogastronomiche. Qualcuno toglie almeno le ragnatele più evidenti?
Bollettino del bagnante.
Oggi giornata calda ma con brezzolina piacevole sulla spiaggia. Mare leggermente increspato. Il lieve movimento del “pelo” dell’acqua, non permette una perfetta visibilità del fondo, per cui rimane difficile la raccolta delle “cioccole bianche”. Notevole ritorno però delle “zirre zirre”, ieri quasi introvabili. Avvistata una bellissima medusa, con disegni marroni sul manto bianco. In aumento le “cianghette” e le “miellette”. In diminuzione “grangi” e “facchine”. (forse però questa impressione e data dal flebile movimento dell’acqua e dai riflessi del sole su questa). “Cannelli” ancora non pervenuto. Si comincia a vedere, nelle zone più affollate, qualche cicca di sigaretta e altro materiale di consumo umano.
Nota dello scrivente: Oggi (come dice il buon D’Alessandro) “spaghettino” con sugo di cioccole. Alla faccia di chi ci vuole male!
P.S. Domani niente mare. Anche io lavoro.
Nota dello scrivente: Oggi (come dice il buon D’Alessandro) “spaghettino” con sugo di cioccole. Alla faccia di chi ci vuole male!
P.S. Domani niente mare. Anche io lavoro.
lunedì 7 giugno 2010
Incontro nazionale IdV 2010.
Pare che "l'Incontro" non si possa tenere a Vasto poichè non sarebbero disponibili 5.000 posti letto.
Ma, caro lei, non prendiamoci per i "fondelli"! Possibile che a Vasto e dintorni non ci siano 5.000 posti letto? (ammesso che ne servano tanti).
Come dire che a ferragosto a Vasto, oltre i Vastesi non ci sono che meno di 5.000 presenze. Ma scherziamo? Diciamo che da tempo la Signora Silvana Mura, grande statista (e con nome uguale al futuro sindaco di Vasto), vuole trasferire "l'Incontro" a ....
Ultimora da "Il Grillo"
Palomba Paolo dice: “La Festa Nazionale dell'Italia dei Valori deve rimanere a Vasto e farò di tutto per assicurare ai vastesi ed al partito di Di Pietro, anche quest'anno, la cornice del magico Palazzo D'Avalos.”
Io dico: Palmba sa di contare nel Direttivo IdV nazionale, meno del due di coppe a briscola quando si "striompa" a spade. Se afferma quello che afferma, vuole dire che già sa (voce del verbo ... conoscere).
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