mercoledì 2 giugno 2010

Qualcuno (non io) direbbe: "Pure le pulci hanno la tosse".


VASTO - Sulla scelta del candidato sindaco di Vasto per le elezioni 2011, l'Italia dei valori "deve programmare e condividere le scelte, in modo tale da avere un candidato che possa realmente guidare la città, ma soprattutto che possa farlo nella maniera giusta. Poi, del sesso di tale persona non penso che importi molto agli elettori: uomo, donna, omosessuale che sia, cambia poco". E soprattutto, chiedono i Giovani Idv, il partito di Antonio Di Pietro deve impegnarsi sulla questione lavoro, in primis sull'arrivo nel Vastese di uno stabilimento della Toyota, di cui si parla ormai da anni. E' Fabio Cedro, coordinatore uscente del movimento giovanile in città, a rispondere al consigliere regionale Paolo Palomba, che aveva proposto la candidatura a sindaco di una donna. Subito si era pensato a Eliana Menna, consigliere provinciale, ma era circolata in città anche un'ipotesi alternativa: un nome nuovo, un asso nella manica da giocare sul tavolo del centrosinistra. "Tutto il dibattito è nato da una dichiarazione del consigliere regionale Paolo Palomba", ricorda Cedro, secondo cui "nulla di più sbagliato può essere fatto in questo momento storico così particolare, continuando a fare politica da Seconda Repubblica o da bar. Oggi è necessario che l’Idv sia la guida per un sistema diverso, meritocratico, equo, dove prima di fare i nomi bisogna avere i programmi e la squadra giusta ed unita, capace di affrontare i problemi reali delle famiglie sempre più strette dalla morsa della crisi. L’Italia dei valori deve iniziare a distinguersi, oppure anch'essa rischia di essere punita dagli elettori. Il partito dovrebbe, ad esempio, iniziare a lavorare per favorire la realizzazione del nuovo stabilimento della Toyota nella nostra area, deve iniziare ad aprire un dibattito" sulle condizioni dell'economia nel Vastese che stanno "distruggendo anche il capitale umano che abbiamo in zona. Insomma, deve programmare e condividere le scelte, in modo tale da avere un candidato che possa realmente guidare la città, ma soprattutto che possa farlo nella maniera giusta. Poi, del sesso di tale persona - conclude Cedro - non penso che importi molto agli elettori: uomo, donna, omosessuale che sia, cambia poco".

Michele D'Annunzio - micheledannunzio@vastoweb.com

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