venerdì 8 aprile 2011

Ho ancora 5 giorni per fare un passo indietro.


Se mi date tre motivi validi per ritirarmi o per cambiare, posso ancora farlo.

14 commenti:

maria ha detto...

Politica oggi sta per:
Pensione assicurata...
Personaggio garantito o quasi, ma sempre una garanzia...
Persistenza quasi ad oltranza...
E chi glie lo fa fare a rinunciare?
Stia stia...

Ciccosan ha detto...

Tre a caso:
1) perchè si è messo in una squadra perdente, dove non si capisce lei che ruolo abbia;
2) perchè per i prossimi 5 anni sarà indicato come "l'architetto trombato";
3) perchè riesce meglio con le mani libere, da censore indipendente.

Mi aspetto che lei, dopo, incalzi ogni giorno la nuova amministrazione e denunci ogni sua inadempienza.
Faccia arroventare questo blog, lo chiami "il tafano".

Anonimo ha detto...

E già, soprattutto questo: non si capisce lei che cosa ci stia a fare tra Del Prete e D'Alessandro. Resti "battitore libero" e si metta a disposizione - dopo - di chi vuole "fare" effettivamente per Vasto.
Rischia di nuovo di dover rimanere al palo (...un peccato). Del Prete con questo suo con-correre ci prova. Cos'altro può fare?
Ma lei? Veramente può credere alle favolette dell'intellettuale di carta?
Ma ormai si è com-promesso... Comunque auguri.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Maria, pensa che il consigliere comunale non prende nemmeno lo stipendio. Cicco, trombato è una parola che comincia a darmi fastidio. Io gradirei fare il consigliere comunale (meglio se di minoranza) per poter avere voce in capitolo. Con tutti gli sforzi di adesso i risultati sono solo opinioni. In ogni caso ho e avrò le mani libere, guarda bene il mio santino elettorale.
Uastemè, con Lapenna no, con Della Porta no, con Del Prete e D'Alessandro no, con chi con Desiati, con Porta nuova, con 5 stelle e con Ivo?

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Forse con l'Udeur.

Ciccosan ha detto...

Non l'ho inventata io quella parola, viene usata con cinismo dagli eletti sugli esclusi.
Noto che lei non fa una riflessione sui programmi; evidentemente non crede siano attendibili.
E' sintomatico quel "meglio con la minoranza".

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Il cosigliere di minoranza, se bravo, se molto bravo, riesce a far fare cose che altri non riescono nemmeno a pensare.

maria ha detto...

Ma la pensione si... e non hanno bisogno nemmeno di aspettare 35 anni di "consigliato".
Ma se vuole li guardo come eroi che si sacrificano per noi!!!
Qualcuno ci sarà pure in giro?!
Gli assessori li proclamiamo direttamente Santi subito... ed i Sindaci?
Bene, è già entrato, a quanto vedo, nelle espressioni tipiche dei politici... della serie: lavoriamo per voi e lo facciamo a gratis...
:)
Sarebbe stato più "sincero" un post con tre motivi per non ritirarsi... Chissà se avrebbe controbattuto ugualmente i commenti?

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Maria, per la prima volta mi sembra di poter dire ch fai confusione.

maria ha detto...

Lo so... mi butto a capofitto nella mia parte!
L'ochetta dell'avatar non è solo una semplice foto...

Ciccosan ha detto...

Ma quando mai! Se uno è bravo, molto bravo, non ci sta a fare il "minoritario". I bravi o guidano o scendono dall'autobus.

maria ha detto...

Perchè si cerca di entrare a far parte di un consiglio comunale?
Perchè la massima aspirazione di un consigliere è quella di divenire assessore?
Dove e come si può comprendere che un politico lavora davvero per il bene del proprio paese o città?
Dopo una bella infornata di ricerche e dopo una spogliata dai luoghi comuni, mi sorgono appunto queste domande...
In linea di massima lo stipendio dei consiglieri e assessori, è, dovrebbe esere in linea di percentuale di quella del Sindaco... che si dividono in quarti di stipendi o roba simile... ci sono vantaggi, ma non ci sono scatti pensionistici, un assessore non ha nessuno scatto pensionistico con i suoi anni di assessore...
Ma a questo punto, come riconoscere tra le varie "guerre" tra dentro e fuori una campagna elettorale, un politico realmente non interessato a nulla, a nessuna sistemazione di o per famigliari (non è una accusa, forse rientra nei luoghi comuni, ma spesso non si vedono mai candidati che non abbiano famigliari imprenditori o industriali oppure con altre tipologie dove solo leggi potrebbero effettivamente avantagiarli... E' difficile trovarne esenti da questi requisiti e ripeto è una osservazione e non una accusa) Ma requisiti o meno, come riconoscere davvero un politico interessato ed appassionato al bene della collettività tutta e della buona vita di una città e dei suoi cittadini?
La prenda come piccole domande di una cittadina confusa che però vorrebbe imparare a capire qualcosa...

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Io dopo i 50 anni ho sentito il "dovere civico" di candidarmi. Come Assessore, lavorando sodo e tutti possono testimoniarlo, ho preso uno stipendio che puntualmente spendevo per la sede del partito, l'energia elettrica di questa sede, le pulizie e le altre bollette varie, per l'organizzazione di eventi, incontri, comizi e varie. Quasi ogni presentazione di libri, dischi, teatro o altro sono stato "costretto" a fare acquisti e pagare l'ingresso. La mia famiglia monoreddito è formata da moglie casalinga e due figlie che studiano che non ho inserito in alcun luogo di lavoro, concorso o altro. Devo dirti che se sarò eletto non è mia aspirazione essere Assessore, rischiando di essere nuovamente buttato fuori senza motivo come già successo.

maria ha detto...

Detto onestamente, vorrei che ogni politico o aspirante politico, potesse dire, come si diceva un tempo o da bambini: con la mano sul cuore... ciò che lei ha detto in questo commento.
Grazie per la risposta...
Mi spiace non averla conosciuta (per quanto di fatto, comunque, non ci conosciamo nemmeno in questo periodo) nei panni di assessore: ero troppo presa a fare la mamma e poco incline alle dinamiche politiche di una città per cui provo un odio-amore indescrivibili quasi.