domenica 10 aprile 2011

Mancano 34 giorni al "diluvio".


Appena entrato, un amico mi ha fatto notare che calpestare il tricolore non è cosa giusta. Concordo con lui. Ho notato però che nessuno calpestava il bianco. Come una forma di pudore, un rispetto per il candore o l'intento di non sporcare con la propria impronta. Ritengo che sia inconscio questo comportamento così come ritengo che inconsciamente, i curatori della manifestazione "Noi per conoscere Voi", abbiano espresso il desiderio frustrato di un area fiera. Da architetto devo lamentarmi dell'allestimento dell'evento, guai se non lo facessi, non sarei Francescopaolo D'Adamo, ma alla stessa maniera devo riconoscere agli organizzatori un grande plauso per la volontà e la fatica di portare avanti questa iniziativa. Spero che i "politici" abbiano l'apertura mentale giusta da capire l'importanza di questo evento e la forza di impegnare risorse per incentivare gli imprenditori, gli industriali e quanti altri hanno idee ed iniziative da proporre. Chi vuole capire ...

2 commenti:

Ciccosan ha detto...

"...guai se non lo facessi, non sarei Francescopaolo D'Adamo...".
Ma perchè scrive questo? Si sente un bastian contrario a prescindere?
Sosterrebbe che con un allestimento "da architetto" (e sicuramente più costoso) il successo dell'iniziativa sarebbe stato maggiore?


Secondo me non è la bandiera che mette soggezione alla gente, ma il colore bianco.
Fosse stata per la bandiera non avrebbero toccato neanche gli altri due colori, anche se da una parte dovevano pur passare.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

... e io quello ho detto, che è stato il colore bianco. Ma chi l'ha detto poi che l'allestimento curato dall'architetto sarebbe stato più costoso. Io riesco a fare cose "accattivanti" senza spendere.