venerdì 29 aprile 2011

Mancano 16 giorni al "diluvio".


Ieri sera sono stato in due luoghi. Molto diversi tra loro ma dove ho trovato situazioni interessanti. Sono stato a Sant’Antonio Abate, invitato dal candidato Davide Delle Donne, presso la sede del Circolo culturale di quel quartiere. Sono stato poi, incuriosito dalla novità, ad una riunione dei componenti della “Lista 5 Stelle”. In ambedue le situazioni ho ascoltato con attenzione gli argomenti oggetto di discussione ed in ambedue le situazioni ho trovato partecipazione, dialogo, interesse, voglia di fare ed una sensazione di “ non accettazione supina” di quanto proposto dalla politica ma di impegno a partecipare con le proprie idee alla vita Cittadina. Alla riunione nel Circolo di Sant’Antonio Abate, sono rimasto colpito molto favorevolmente dalle parole del Presidente Mario D’Ermilio, soprattutto quando ha detto: “Il quartiere fino a qualche anno addietro era formato solo da quattro case ora è cresciuto a dismisura. Tuttavia è cresciuto il numero delle abitazioni ma i servizi sono ancora quelli di quando erano quattro case”. Ha aggiunto: ”Mi piacerebbe che il quartiere non fosse solo un dormitorio ma un luogo dove vivere”. Qualcuno mi dirà che concordo con D’Ermilio perché è architetto come me. Rispondo che queste parole mi sarebbero piaciute anche se pronunciate da … un medico (il riferimento ad un mio precedente pensiero è d’obbligo).
Il blitz nella sede del Movimento 5 Stelle è stato, come ho già detto, dettato dalla curiosità tuttavia vedere la partecipazione “passionale” di tanti ragazzi (ma non solo) alla vita della città mi ha riportato a quegli ambienti “sani” degli anni Settanta dove si discuteva, forse anche in maniera troppo idealistica, degli argomenti oggetto del dibattito per sviluppare idee e muovere le coscienze. In ogni caso in maniera diversa dai soliti luoghi comuni. Una cosa ho gradito molto: sono stato accolto, direi, quasi con gioia. Non come in certi altri ambienti dove il sentimento più favorevole è la … diffidenza.
Per fortuna poi da buon padre di famiglia sono tornato a casa. Se fossi andato alla Marina avrei potuto fare brutti incontri (mi riferisco al fatto di cronaca odierno). Questa sera però ci andrò.

2 commenti:

Ciccosan ha detto...

Auguriamoci che questa generazione riesca a realizzare le proprie idee, meglio di quanto abbia fatto quella degli anni settanta che alla fine si è allineata al sistema.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Vedi caro Cicco! Ogni tanto come in questo caso concordo pienamente con te.