lunedì 11 aprile 2011

Mancano 33 giorni al "diluvio".

Fate vobis.

E’ ora tempo di parlare chiaramente ai miei concittadini e far conoscere loro la verità. Io mi candido alle prossime Elezioni Amministrative per trovare una comoda poltrona che mi assicuri un lauto stipendio. Io mi candido inoltre per trovare un posto fisso a mia moglie e una collocazione alle mie figlie che possa garantire loro un facile futuro. Io mi candido perché i miei parenti e i miei amici possano trovare un punto di riferimento sicuro quando hanno bisogno di qualcosa. Mi candido perché essendo un disonesto senzalavoro non mi rimane altro che “provarci” con la politica. Se non concordate con le mie motivazioni potete sempre votare chi vi garantisce competenza, trasparenza, legalità. Queste persone così dicendo dimostrano di essere superiori e quindi a coloro che come me hanno sempre dichiarato e fatto tutto “per amore e solo per amore” della propria città, non rimane altro che dichiarare quanto affermato in precedenza. Io in qualità di incapace, di fallito professionalmente, di inetto totale e senza alcuna idea da proporre. Io ormai ridotto a mendicare non posso fare altro che chiedervi di “votarmi”. Fareste un opera buona, salvereste una persona sull’orlo del precipizio. Se invece ritenete che chi si presenta competente, trasparente e soprattutto unico baluardo della legalità in questa nostra città sia migliore di quelli come me … fate vobis.

N.B. Fate vobis è un'espressione scherzosa che, in un finto latino sgrammaticato (vobis è un pronome latino al dativo: "a voi", mentre fate è parola italiana cui in latino corrisponderebbe facite), invita a fare di testa propria, a regolarsi a proprio piacimento.

5 commenti:

maria ha detto...

Finalmente un politico onesto...
Certo, immaginando come succede spesso nel pieno delle campagne elttorali, dove in mezzo al bisbiglio delle persone giunte ad ascoltare, in mezo alle urla giocose dei bimbi che finalmente possono urlare a loro piacimento in piazza, perchè tanto non si comprende nulla... In mezzo ai discorsi urlanti e pieni di enfasi a tratti con discorsi rabbiosi nei confronti degli avversari, con l'elencazione dei buoni propositi nei confronti del paese e nei confronti dei cittadini tutti, un discorso simile, davvero lascerebbe tutti ammutoliti ad attoniti, e ci sarebbe il primo comizio democratico, elettorale, con un silenzio tombale, dove si ode solo la voce del candidato ed i glup dei colleghi sul palco accompagnati dal ritmo delle goccioline di sudore, rigorosamente freddo, del candidato a Sindaco...
Una scena memorabile, quasi da non perdere.

maria ha detto...

Ovviamente il commento era a tema col post...

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

... quasi alla Totò!

Ciccosan ha detto...

Furbo l'architetto!

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

... no! sottile.