lunedì 18 gennaio 2010

L'acqua va dove va l'altra acqua.

Quando ero piccolo, mi piaceva scavare buchi nella sabbia, fino a trovare l’acqua. Mi piaceva farlo lontano dalla riva dove era necessario scavare di più. Dopo poco tempo, l’acqua stessa faceva franare la sabbia e il buco si riempiva. La brezza infine riportava la sabbia a livello e di questo buco non rimaneva traccia.

Al liceo studiai le dune. I libri dicevano che queste si formano per azione dei venti che, a seconda della direzione, formano queste collinette di sabbia. Qualora l’azione dei venti per motivi di svariato genere (esempio la costruzione di un edificio) e “costretta” a variare, la duna cambia forma, cambia dimensione o addirittura scompare.

Su un piccolo libro del dottor Gaetano Vallone, pubblicato nel marzo 1989, tra l’altro si legge: “nelle onde del mare Talete vedeva la causa dei terremoti” … “le onde come il vento, sono concausa, (non causa) dei terremoti” … “un porticciolo turistico con un molo realizzato ad occhi chiusi, come oggi si continua a fare, provoca disastri e stragi in luoghi lontani ed impensabili” e l’autore continua dicendo: “Nulla contro il turismo balneare e nautico per i suoi indubbi benefici umani, economici, tecnici ed industriali, che nessuno vuole negare, ma con l’attuale cultura esso provoca danni enormi, insospettabili, evitabili solo con una cultura diversa”.

Nel caso del ripascimento di Casalbordino e della estrazione di sabbia dall’area sottomarina antistante la costa “Vastarola” nessuno ha fornito al cittadino spiegazioni scientifiche o tecniche sull’azione da compiere, sulle modalità di esecuzione, sui vantaggi e gli svantaggi determinati dall’operazione. Ognuno può leggere dal suo punto di vista quanto annunciato e rimanere della propria idea. Ma questa idea su che basi poggia? Sulla scienza? Sulla politica? Sul campanilismo? … insomma quali sono gli argomenti per la contestazione e quali quelli a favore? Di qui il mio concordare con il pensiero del mio “nemico” Antonino Spinnato (quello che mi ha attaccato perché voglio eliminare i due pini di piazza Rossetti). Vuoi vedere che tutto questo bailamme e causato da motivazioni diverse dal vero problema? Vuoi vedere che tutti i partiti politici, ognuno a modo suo, si schiererà per un diverso motivo contro il progetto? Come dice una pubblicità: “Ti piace vincere facile?”

Purtroppo, il problema attuale è quello che quando si parla, difficilmente si trova un interlocutore che voglia ascoltare e magari controbattere le tue tesi. Quasi sempre chi hai di fronte ha una idea propria, non ascolta altre motivazioni e rimane “chiuso” nel proprio convincimento. Addirittura c’è chi ha la tua stessa visione ma ti contesta lo stesso, perché magari non sei del suo partito o per altri motivi (gelosia, invidia, rancore ecc.) salvo poi “rivendere” come propria quella visione in altra circostanza.

Io rimango dell’idea che bisognerebbe chiedere al “bentonico” se è d’accordo o meno con il ripascimento. In Olanda hanno costruito intere regioni “rubando” spazio al mare, tuttavia per la legge dei vasi comunicanti …. e poi, (solo per entrare in punta di piedi nel discorso economico) l’acqua va dove va l’altra acqua.

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