lunedì 28 marzo 2011

Mancano 47 giorni al "diluvio".

Questa mattina, risalendo dalla Marina verso Vasto, ho notato manifesti elettorali di un candidato sindaco "outsider" affissi sul muro di una casa diroccata.
Mi sono posto la domanda:

Quel candidato sa cosa significa "affissione abusiva"?

Se quel candidato comincia col fare una azione contro le regole figuriamoci che credibilità possa avere.

Per ora mi fermo qui.

1 commento:

giusfra.poll ha detto...

Ciao Paolo.
Raccolgo la tua osservazione e il cosa 'starebbe' a significare.
Per mia esperienza, anni fa - e per quello che in seguito ancora ho potuto vedere su questo malcostume, in giro per l'Italia, compreso la Capitale - ebbi a scrivere un articolo dal titolo: "Una ...manifesta vergogna".
Nel 1987 - candidato al Senato per il PDL, povero di mezzi, di partito e personali - dovetti subire la impar-condicio (diciamo prepotenza) nel 'manifestare' da parte dei partiti maggiori e di largo consenso elettorale (comunque dato ed ottenuto) quali DC PCI PSI ed anche del MSI... I socialisti, allora imperanti, per il mio chiedere rispetto e correttezza, mi risero in faccia.
Poi, come sai, è venuta la 2.a Repubblica... La 'manifesta vergogna' resta quella ed è comune alle parti. Esemplare: un sindaco pd in carica, appena tre anni fa, giunse a mettere o a far mettere o a tollerare che venisse messo il suo manifesto elettorale persino su quello ufficiale di tutte le liste...! (Ho le foto).
Considerazione, desolata per quel che mi riguarda: pensi che qualcuno dei "suoi" elettori abbia pensato di ritenerlo un incivile, uno scostumato, un inaffidabile? Interrogativo retorico.
Allora, cosa possiamo dire: che sono più o meno tutti scorretti, congenitamente, quanti aspirano (e tanti ci riescono bellamente, come ben sai) a gestire il Bene Comune? O che, magari o piuttosto o peggio ancora, mal-educati al rispetto delle cose e degli altri sono, nella generalità, gli stessi elettori?
Non aggiungo altro, se non che la malasorte delle pubbliche amministrazioni parte proprio da qui.
Hai ragione a evocare il ...diluvio, ma ben sai che - così come sarebbe necessario e noi lo pensiamo - non ci sarà (figuriamoci) e forse in vita non lo vedremo mai.
C'è solo da sopravvivere. Auguri.