lunedì 7 marzo 2011

Mancano 68 giorni al "diluvio".

E se Nicola Del Prete dovesse fare un passo indietro ... Francescopaolo D'Adamo ne farà due.

Dichiaro ufficialmente che se Nicola Del Prete ritirerà la sua candidatura a Sindaco, perché così vuole la “politica dei politicanti”, allora io che con quella politica non voglio avere a che fare, uscirò dal progetto Alleanza Per Vasto. Mi spiego. In cinque anni, io e Del Prete ci siamo conosciuti, studiati, aiutati e anche, forse soprattutto, affrontati. In breve ci siamo resi conto che noi eravamo il vero motore, la sola spinta propulsiva della giunta uscita fuori dalle elezioni del 2006, l'unica votata dai vastesi peraltro. Tanto è vero che i progetti sbandierati dalle giunte successive sono i nostri. È forse la ragione principale per la quale “la politica dei politicanti”, che in genere mal tollera le capacità, tanto ha brigato per eliminarci dalla scena. Hanno prima provato a metterci l'uno contro l'altro seminando zizzania e maldicenze. Poi, vedendo che con noi il divide et impera non funzionava, hanno fatto l'unica cosa possibile per le loro piccole menti. Ci hanno “cacciato”. Noi nondimeno, volevamo prima e vogliamo ancora adesso, fare qualcosa di buono per Vasto, per cui quando lo stesso Nicola Del Prete e Davide D'Alessandro hanno ideato il progetto Alleanza Per Vasto, mi hanno detto: “vieni e facciamo qualcosa di buono per Vasto, tu ci servi. Questi partiti invece non servono a nulla”. Avendo toccato con mano la fondatezza di questo fatto, ho aderito con entusiasmo, incurante di ogni tipo di reazione.
Da allora è stato un susseguirsi di incontri, di scontri, di analisi, di progettazioni, di revisioni di ogni tipo. Mille e mille idee sono state vagliate, analizzate, scartate o migliorate. Nel frattempo abbiamo messo su una squadra. Non un cartello elettorale, ma una squadra. Il buon Davide D'Alessandro lo ha sempre ribadito: “siamo aperti a tutti coloro che condividono il progetto e siamo pronti ad ascoltare le idee”. Ma ha detto idee. Se qualcuno ne ha siamo ancora qui per ascoltarle. È su questa base che abbiamo accettato le adesioni. Bene, fra circa 2 mesi si vota e tutto ad un tratto il candidato sindaco della mia squadra è pronto a fare un passo indietro per non ostacolare una trattativa “politica”? Ma stiamo scherzando? Basta guardarsi intorno per rendersi conto che lo scenario è desolante! Da un lato la sinistra ha dimostrato di essere pronta a calpestare una città pur di rimanere abbarbicata al potere. Dall'altro la destra è talmente lacerata da dover far ricorso ad un “papa nero” perché evidentemente non in grado di esprimere un valido candidato di Vasto. Il sedicente centro è in grado di prendere tutte le posizioni politiche possibili ed immaginabili, che in genere sono in contrasto tra loro, e magari detta condizioni. Non ci si crede. Nessuno ha niente di concreto da dire, perché troppo impegnato nella lotta per la sopravvivenza, tutti sono pronti alle giravolte più incredibili fino alla presentazione delle liste... Ed è il candidato sindaco della mia squadra che deve essere pronto a fare un passo indietro? L'unico che si prepara da un anno e mezzo? Forse qualcuno ha un candidato migliore? Che ce lo presenti che lo vogliamo vedere. Ci vogliamo parlare. Vogliamo sapere cosa pensa di fare. A scatola chiusa non si compra più. Adesso basta con le chiacchiere. Io dico no! Io dico che a questo punto dobbiamo andare avanti con chi ci sta. Noi qualcosa da dire ai Vastesi ce l'abbiamo. E su quello ci dobbiamo far giudicare. Voglio vedere cosa hanno da dire gli altri ai Vastesi. E sono certo che ci faremo grasse risate.
Allora io dico a Nicola Del Prete: “non fare passi indietro”. Se solo avessi l'idea che qualcuno potrebbe dare qualcosa in più di quello che possiamo dare noi a Vasto, te lo avrei chiesto io stesso di fare un passo indietro, ma così non è. Abbiamo il “dovere di fare” come abbiamo già deciso di “fare”. Facciamo che questa volta, la “politica dei partiti” a Vasto venga dopo. Prima vengano i fatti e le idee. Se invece, anche stavolta, dovesse succedere che la politica a Vasto “deve” venire prima ... ebbene, sia pure a malincuore, per via di tutto l'impegno profuso e le speranze riposte, vuol dire che mi ritirerò dal progetto.

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