giovedì 30 settembre 2010

Che "pellet"!

Da alcuni giorni mi assale un atroce dubbio. Ho comprato una stufa pellet, vuoi vedere che ho fatto un danno a me, ai miei familiari, ai miei vicini, alla città, all’umanità intera? Il dubbio mi è venuto documentandomi sulle fonti energetiche a biomassa, di cui si parla (in verità non molto) a Vasto, in questi giorni. Mi chiedo: le pellet di che materiale sono fatte? Da dove arrivano? Inquinano? Potrebbero essere fatte con legni impregnati di qualche sostanza nociva, potrebbero provenire da luoghi come Cernobyl, potrebbero essere trasportati con mezzi che, a loro volta, inquinano molto. Insomma quelle “palline” che hanno un aspetto così innocuo, quelle “palline” che sembrano utili anche per “riciclare” materiale di scarto che altrimenti dovrebbe essere smaltito in altra maniera, si! proprio quelle palline, potrebbero essere nocive.
Pensare che io accendo poco la stufa. E coloro invece che ne fanno largo uso? Vuoi vedere che mi faranno ammalare? Non devo più aprire le finestre in inverno.
Io volevo costruirmi un caminetto. Ho un piccolo uliveto con una trentina di alberi. Magari un albero ogni anno, per trenta anni sarei tranquillo. Mi dispiace però. Se solo mio nonno e mio padre si accorgessero di questo mio pensiero, dall’altro mondo mi verrebbero a “tirare i piedi” nel letto. E poi sono attaccato alla tradizione, non li taglierei mai.. E chissà, sono legni inquinati dai prodotti chimici che i vicini usano per trattare le loro piante. Quindi anche le mie, bruciando, potrebbero emanare sostanze tossiche.
Il caminetto no, le pellet no, forse dobbiamo ancora utilizzare il metano. E se per qualche motivo questo non dovesse arrivare? Magari un fornitore decide di non fornire? “Il metano ti da una mano” ma non è detto per sempre. Le bomble? No! E se esplodono? E se il tubo è fallato e si produce una perdita? No! Non ci penso nemmeno.
Ok! ho deciso: una bella stufa elettrica o un condizionatore, magari “inverter” così d’estate lo uso per stare al fresco. E si! mi metto anche dei bei pannelli solari sul tetto, così risparmio sulla bolletta “della luce”. (Mica posso svenarmi per pagare il consumo per il riscaldamento!?) … Accipicchia però! E se dovesse piovere o addirittura nevicare? “No sole, no riscaldamento!” Mi ha detto una volta un cameriere in Croazia. E quindi? … Rimangono le pale eoliche. Ma immaginate due pale che girano sul tetto di casa? E se poi anche i vicini hanno la stessa idea? Poi mi hanno detto che oltre al problema estetico ed al rumore, le pale creano problemi relativi all’impollinazione.
Per la miseria! Un gran “dilemma”. Io col carbone le mani non me le sporco, il cherosene non saprei se è ancora in vendita, … il braciere, si! il braciere con la carbonella. Ci si possono anche cuocere dentro le patate. Solo che bisognerebbe ricordarsi di mettervi dentro un contenitore con l’acqua perché altrimenti si potrebbe morire per le esalazioni. Con l’età che avanza se mi dimentico?
Per la Maiella uèh ! Se non avessi comprato la stufa a pellet non avrei avuto questi problemi.

5 commenti:

maria ha detto...

Lei è architetto...
Magari, se si cominciasse a progettare prima di costruire nuove abitazioni uguali alle vecchie, se non magari più carine, forse, nel vedersi, con impianti ad energia rinnovabile... e materiale termico (non nocivo) con rivestimenti murali a norma, costruzioni a norma per ogni tipologia di evento... forse magari ci sarebbe un gran risparmio, spalmato, non solo nella nostra vita ma anche per quella futura, di energia... ed anche di impazzimenti vari..
E tutti continueremmo a vivere felici, caldi, freschi, sicuri e contenti...
Personalmente mi rendo conto, per quanto non ci capisco nulla, che se volessi trasformare la mia abitazione in una casa passiva ed a basso consumo energetico, se non da "fonti rinnovabili" utilizzando ogni sorta di energia che abbiamo in natura, mi costerebbe più di quanto non mi sia costato l'appartamento .. zona C
Poi se volessi impeganrmi anche a differenziare e riciclare più materiale possibile per produrre meno spazzatura possibile... magari ne sarei pure felice.. Al momento, le sembrerà strano, ma per dove è ubicata la mia abitazione e per i mezzi che utilizzo per lo spostamento... inquinerei di più se cercassi di fare questo e non buttare il tutto in quell'unico secchio del secco che ho vicino casa... Solo per il cartone sono avantaggiata nella differenziata... 4 passi e lo vado a buttare in un contenitore che poi è disposto per un esercizio commerciale.... Ma ogni tanto mi impegno...
Per quanto riguarda la sua stufetta nuova: basta che si attiene agli orari e periodi di accenzione che le disposizioni in materia di legge ci danno... Ma l'autonomia da anche l'opportunità di poter accendere in qualsiasi momento si voglia... Basta che paghiamo la tassina sulla pulitura dello scarico di ogni caldaia... immagino la sua stufa, sia con la caldaietta che le da sia il riscaldamento in tutta l'abitazione e sia l'acqua sanitaria calda... Buon fine settimana!

Ciccosan ha detto...

Maria...che tenerezza! Consolare l'Architetto con le stesse carezze che darebbe al gatto di casa, mentre lui è un volpone che con apparente candore butta sassi nello stagno.:-)
Ma crede veramente che sia preoccupato del fumo dei suoi pellet?
Vero Architetto che non l'ha nemmeno comprata la stufa a pellet? Mentre sta pensando ad un impianto domestico a biomasse?
Si scherza ovviamente :-)

maria ha detto...

Ciccosan, considera che il mio gatto pesa 11 kg... ed è un gran volpone...
Non è uno scherzo! (guardasi micio in foto...)
Il veterinario mi ha detto, dopo che gli chiesi se fosse paragonato ad un uomo adulto... cosa dovrei immaginare, che è paragonabile ad un uomo di 120 kg, pergiunta molto dispettoso e giocherellone... :)
Nessun riferimento all'architetto, che non ho il "piacere" di conoscere di persona, ma solo al tuo commento...

davide ha detto...

Archite' ...mi ricordo che sotto le armi i Siciliani avevano un sistema semplice ed efficace per combattere il freddo e cioe' due belle coperte di lana dell'esercito e del cordiale per dormire profondo .Qualche coperta la vedo ancora in giro .Penso che in citta' il sistema piu' efficace,pratico e sicuro sia il metano.Mio suocero ha il caminetto,pero' tra muri da ripitturare ogni anno,legna a 12 13 euro il quintale,uscire di casa con il termometro sotto zero a prendere la legna,sistemarla quando arriva il camion,insomma e' scomodo.Indubbiamente i cibi cotti al coppo , i fagioli cotti con la pignata hanno un altro sapore e la carne cotta alla brace e' buonissima.Il pellet che dire? Tempo a Torino un signore ha analizzato il suo pellet perche' stranamente non bruciava.Ha poi scoperto che era radioattivo con il conseguente sequestro di tutto il pellet dello stesso lotto arrivato in Italia.Prima mi ha fatto ricordare che quando anni fa lavoravo in una ditta di legname fuori Vasto con i bancali ci facevano i tavolini.Bastava prima ridurli in trucioli e poi con pressa e colla fare i pianali.Chissa' forse con gli scarti di una fabbrica di combustibile biologico che bisogna smaltire perche' non uscito buono puo' essere riconvertito per farci la corrente della Lebba.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Caro Davide, durante un raro freddo inverno romano la mia padrona di casa si rifiutava di accendere in riscaldamento, dicendo che a Roma non fa freddo. Ma quell'anno faceva freddissimo e sotto le coperte, andavo a letto col cappotto. .....