lunedì 27 settembre 2010

Io sto con gli ... "ippopotami".

Associazione civica Porta Nuova – Vasto
www.portanuovavasto.altervista.org


Un inceneritore a Punta Penna ?
27 settembre 2010


La notizia. È apparsa ieri su alcuni giornali locali e siti internet la notizia di un progetto per la realizzazione, nella zona industriale di Punta Penna a Vasto, di una centrale termoelettrica da 4 Megawatt volta alla combustione di biomasse liquide (oli vegetali). L’impianto, classificato “industria insalubre di prima classe” (come la Puccioni), occuperebbe una superficie di 3000 metri quadri (dei quali 1200 coperti), e comprenderebbe un camino di oltre 10 metri di altezza. “Il progetto”, così i giornali, “è nella fase preliminare ed una conferenza di servizi è programmata per la giornata di giovedì 30 settembre prossimo a Pescara. Sarà lì che gli enti interessati e il Comune di Vasto dovranno dire la loro”.

La vicenda presenta alcuni punti oscuri. Poiché il 30 settembre è vicino e non v’è tempo di verificarli, li elenchiamo per come ci si sono presentati, nella speranza che l’Assessore all’Ambiente (esiste ancora un Assessore all’Ambiente?), o chi per lei, trovi il il modo di riferire sia pur tardivamente alla città.
1. La notizia dell’esistenza del progetto era apparsa sui giornali locali già nell’estate del 2006. “Netta contrarietà all’impianto è stata espressa dal sindaco, Luciano Lapenna, e dall’assessore alla pianificazione, Anna Suriani […] «La realizzazione della centrale è in stridente contrasto con la presenza della riserva», sostiene l’assessore Suriani […] «E’ per questo motivo che l’amministrazione comunale è contraria» . Lo stesso giornale si premurava subito dopo di informare che “il presidente del Coasiv, Fabio Giangiacomo, esponente Ds come il sindaco Lapenna e l’assessore Suriani, è di tutt’altro avviso”.
2. Sta di fatto che nel febbraio 2008 il Presidente del Coasiv dichiarava ai giornali che “l’impianto ha ricevuto l’autorizzazione dalla Regione” . Sul BURA n° 21 del 9 aprile 2008, scorrendo una determina dirigenziale, si apprendeva in seguito che –con una nota del 22 gennaio 2008- la società titolare del progetto aveva già comunicato l’inizio dei lavori.
3. Ecco, la società titolare del progetto. È la società Istonia Energy s.r.l., dicono i giornali, con sede legale a Roma (ma sul BURA la sua sede legale risulta a Vasto, in Via Alessandro III, 23). Fuor di dubbio pare invece che il rappresentante legale ne sia lo svizzero Jean Pierre Tschudi, titolare della Eratec Engineering AG di Lyss (cantone di Berna), un’azienda che si presenta su internet come specialista, tra l’altro, in investimenti in impianti di gestione dei rifiuti. Ma esiste anche un referente locale dell’iniziativa. Secondo fonti degne di fede sarebbe riconducibile al gruppo vastese Iacobucci, un’esponente del quale si è recentemente proposta quale candidata alle prossime elezioni comunali.

Chiediamo all’Amministrazione comunale di fare chiarezza sull’intera vicenda, e in questo ci pare di rappresentare la voce dell’intera città. Vorremmo sapere che cosa sia accaduto.
Ma sopratutto vorremmo sapere se il Comune di Vasto giudichi ancora l’impianto in stridente contrasto con la presenza della riserva (e del futuro Parco Nazionale); che cosa intenda fare il 30 settembre prossimo; e se non ritenga di assumere qualche iniziativa per evitare che una situazione del genere si ripeta in futuro.

1 commento:

giusfra ha detto...

ah, la Iacobucci! M'era sembrato di averne sentito parlare... Conflitto d'interessi prima del tempo? Anzi, chiediamocelo: che interesse ha costei a "darsi alla politica", visto che di suo, per competenze e per incarico, ne ha già altri da portare avanti. Dite... "Appunto!"?

Poi dice che la gente non capisce. Eppure molti la voteranno. Manco a dirlo, magari saranno quelli opportunamente ..."educati". Appunto!