martedì 28 settembre 2010

... ma basta tingersi di verde per essere ecologisti?

Centrale Biomassa a Punta Penna? Mobilitazione Popolare.

Cari, Michele Celenza, Lino Salvatorelli, Fabio Smargiassi, Sante Cianci, Luigi Rampa, Fabio Cedro, Stefano Taglioli, Amici di Legambiente e di Punta Aderci. Ambientalisti Tutti.
A seguito delle indiscrezioni di stampa che indicano quasi per certa la creazione di una centrale termoelettrica a Biomassa in località Punta Penna, vi invito ad una riunione tra tutte le componenti del mondo Ambientalista da tenere al più presto in luogo da stabilire.
Vi esorto pertanto a superare ogni eventuale difformità di veduta tra le varie componenti per il bene supremo dell’ambiente nella nostra città. Nel contempo lancio la proposta di una mobilitazione popolare da tenere in data da decidere.
Cordialmente.

Vasto 27 Settembre 2010
Spinnato Antonino – Costituente Ecologista

17 commenti:

Ell ha detto...

Il nuovo acquisto del vostro partito stando ad altre voci, detiene il 15% della società promotrice... Sicuramente il verde non basta, ma APV men che mai! Quando si dice berlusconismo di provincia!

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

A parte che io non ho partito, pensi che qualcuno possa scagliare la "prima pietra"? Se si dimmi chi. Inoltre sappiamo qualcosa di preciso su quanto si intende fare? Approfondiamo prima poi parliamo.

giusfra.poll ha detto...

...

Quando anche Paolo parla in politichese (o in istintiva e comprensibile difesa dell'...ubi consistam)! Un tantino insolito per lui, ma ci può stare.

Certo che l'APV non è un "partito", ma ched'é?

Comunque, condivido il titolo del post: quando mettersi addoso una 'patacca' o un appioppativo, facile e gratuito dire, "Costituente Ecologista"
(ma ched'è?),
è un "tingersi di verde" soltanto, posticciamento buono per la scena, e per la "ecologia" inutile e in molti casi dannoso per il nostro complesso "habitat".

Ciccosan ha detto...

Mi sembra che da questo "discettare di provincia" stiano emergendo due figure aureolate che dovrebbero diventare punto di riferimento delle generazioni future.
Il politico de-industrializzato.
L'industriale de-politicizzato.
In altre parole se vuoi scendere/salire in politica, nè tu nè i tuoi famigliari dovete essere operatori industriali o commerciali.
Potete essere architetti, commercialisti, magistrati, preti, agricoltori, artigiani, poeti, scrittori, cineasti, fancazzisti...ma non industriali.
Consigliabile girare con le pezze al culo e abitare in un monolocale.
Se invece vuoi fare l'imprenditore, non devi essere mai stato nemmeno assessore di una piccola comunità montana.
Consigliabile non farsi vedere con un SUV e girare preferibilmente con una SW a metano.
Perchè? Perchè prima o poi qualcuno sorriderà allusivo a qualche interesse conflittuale e il "venticello" farà il resto. :-)))

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

e si! ... di provincia, mentre in Città ....

giusfra.poll ha detto...

Non è quel che si fa, ma il perchè (a quale scopo e per quali interessi). Legittimo per tutti, ci mancherebbe, legittimo tutto, ...basta dirlo e farlo sapere. Si vedrà e si giudicherà, poi, di volta in volta. Alle volte poi, pare intuibile e possibile (pensar male) anche a priori...
In questo non vedo nulla di 'provinciale', anzi in un ambiente a minor raggio forse è più facile controllarlo e metterlo in piazza.

Ad ogni modo, se qualcuno punta l'indice su qualcosa e qualcuno, non si risponda "chi è senza..., scagli la...". Come per la donna iraniana non vogliamo lapidare, in nesun caso e nessuno, ma a dire pane del pane e vino del vino sarà pur sempre possibile... O no?
Altrimenti stiamoci zitti tutti, e così sia.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Caro Pino, vedi! qualche parola rivolta a qualcuno non deve essere inerpretata come se fosse rivolta a tutti.

Ell ha detto...

Qui non si discute se un imprenditore si possa candidare,ci mancherebbe pure che in democrazia si pongano dei veti sulle candidature. Ne tantomeno si vuole cadere nella retorica (che la nostra destra becera vuol far passare come verità socratica) che si debbano candidare solo i compagni con la bicicletta. E' una balla, ma é una balla creata ad hoc per vedere il dito e non la luna. Il problema é: quando la signora sarà chiamata nelle sue funzioni a dover decidere delle sorti della (sua per un 15%) centrale che farà? Deciderà come deve (e cioé buttando a mare questo progetto antico e obsoleto) oppure i suoi interessi la condizioneranno?
E' questo il vero problema (il celebre conflitto di interesse) che non si vuol vedere solo per convenienza politica. Questa convenienza politica é provinciale non il resto. Stiamo sui fatti perfavore!

Ciccosan ha detto...

E perchè questo progetto sarebbe antico ed obsoleto? Posso capire che non piaccia l'ubicazione, ma dove stanno queste debolezze tecnologiche?
Obama nel 2009 ha stanziato 800 milioni di dollari per finanziare impianti che sfruttino i biofuel.
Zapatero ha avviato la costruzione di una centrale biomassa da 50 MW, la più grande in Spagna, che utilizzerà i trucioli della lavorazione del legno.
Secondo il Cimeat, (Centro Internazionale di Ricerca Energia ambiente e lo sviluppo tecnologico del Ministero della Ricerca Spagnolo) le biomasse hanno le migliori prospettive nel creare posti di lavor: 1 TWh all'anno di energia elettrica da biomasse attiverebbe 1.700 posti di lavoro, contro i 116 di 1 TWh di fonte carbone e i 100 di 1 TWh nucleare.
In Costa Rica studiano un ecofuel ottenuto dalle bucce di banana per poi estendere i risultati a tutto il centroamerica bananiero.
Allora visto che dobbiamo stare ai fatti (ma quali fatti se si parla al futuro?), astraendo dalla localizzazione, quali sono questi punti deboli del progetto tecnico? Tanto per contribuire alla discussione.

giusfra ha detto...

non giochiamo a far i tecnici che sanno di tutto e magari di più...

Qui non c'è nulla d'astrarre!, qui si parla di localizzazione di qualcosa che deve produrre energia in un certo sito e che a detta del Costituente: è dannosa sbagliata e che non s'ha da fare, nè mò nè mai.

Il punto o l'interrogativo è: Quale che sia la giusta localizzazione dello "stabilimento" ha da dirlo e sancirlo uno spinnato-verde qualsiasi, anche se si firma "per la costituente ambientalista!"? Dice "il popolo"... Ma chi è che dice che uno spinnato-verde o così verniciato qualsiasi rappresenta ...il Popolo, o la Nazione?
Fuor di polemica: mi dite perchè costui si ritiene in diritto (forse lui pensa "in dovere"), su tutto quel che avviene da queste parti, non di eprimere come altri una opinione, ma di dichiarare con trombe e trombette ai quattro venti quel che è giusto e quel ch'è sbagliato dire e fare?

Poi quella della Jacobucci ...che scende in campo perchè, pure lei, vuole far "il bene comune" è un'altra ...risibile cosa!

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

"Non giochiamo a fare i tecnici" mi piace.

Scusa Ell, ma per "compagni con la bicicletta" intendi coloro che costruiscono piste ciclabili e girano nelle strade e nelle piazze del centro storico (e non solo) con questo mezzo (magari elettroassistito) oppure ti riferisci a chi ha fatto una campagna elettorale utilizzando "solo" una bicicletta? In questo secondo caso, elimina la parola "compagno".

Comunque il salotto che state (troppo sarebbe "stiamo") facendo, mi sembra "molto" costruttivo e direi istruttivo. Grazie.

Ell ha detto...

Al solito io dico ma la tizia qui ha un conflitto d'interesse grosso come una casa e Ciccosan mi risponde citando i dati di Obama e l'occupazione (la centrale di Vasto creerà ben 12 posti di lavoro),Marino va contro Spinnato e D'Adamo torna sui compagni della bicicletta. Ma si può discutere cambiando bersaglio ogni due righe?
Comunque: non voglio fare il tecnico ma bruciare qualsiasi cosa essa sia, monnezza, trucioli o biodiesel per fa girare l'equivalente di una dinamo, a livello di mera tecnologia é veramente una grossa conquista!La strada Hi-Tech del vastese propriamente degna del vastese.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Porrei un'altra domanda! Ma Vasto ha bisogno di questa energia? Oltre ai "12" posti di lavoro che "creerebbe", sarà utile avere questa nuova fonte di energia sul nostro territorio?

maria ha detto...

Mi ha battuto sul tempo, accipicchia...
Volevo fare una nuova domanda anche io...
Mi chiedo: possibile che nessuno dell'Apv sapesse di questa storia e del 15 % che erano della Dottoressa immagino, Iacobucci?
Possibile che si è dovuta difendere da sola sugli attacchi della soffiata alla stampa su questa discussione che dovrà avvenire domani... e magari senza la soffiata nessuno avrebbe saputo nulla prima...
E poi, perchè la soffiata è arrivata proprio il giorno in cui la stessa ha aderito al nuovo partito?
Su Polis vedo viene pubblicizzato un diverso incontro che ci sarà lo stesso giorno a Pietrasanta, ma di sera...
Perchè nessun esponente ha preso personalmente le difese della Iacobucci e della sua buona fede in questa vicenda?
Lei, F.P. D'Adamo, perchè si pone questa domanda se ha o meno bisogno Vasto di questa energia?
Ma nessuno lo sapeva?
(non accuso nessuno, ne tanto meno la signora Iacobucci, mi pongo solo domande...)

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Cara Maria, non sono soffiate, sono "siluri".
Io non mi sono posto la domanda l'ho posta.

Ciccosan ha detto...

A fare i tecnici non si gioca; invito ricorrente a coloro che invece di chiacchiere pongono dati non astratti. Allora giochiamo al maître à penser.
Accetto quindi l'invito e pongo la domanda: se la Dottoressa avesse avuto il 50% di partecipazione in un progetto a finanziamento misto per una casa di riposo per anziani, nell’antico orfanatrofio di Punta Penna ristrutturato e ampliato, avrebbe avuto la stessa accoglienza critica con annesso processo alle intenzioni?
Facciamone un'altra di riserva ritornando ai progetti tecnici: se fosse titolare al 100% di una impresa che realizza impianti di generazione elettrica con pannelli fotovoltaici e proponesse un progetto spettacolare di 4 MW nell'area industriale di S.Salvo, potrebbe proporsi in politica senza rumors oppure dovrebbe starsene a casa?

Insomma vorrei capire se le critiche ad un imprenditore derivino dall’oggetto specifico “centrale turbogas” che inquinerebbe, dall’ubicazione in un luogo da preservare, o se invece scaturiscono dall’assunto che chi ha interessi imprenditoriali in un luogo, nello stesso luogo non può fare il politico.

PS: per l’Architetto – “Quando si dice berlusconismo di provincia!” questo l’ha scritto il nostro Ell, e io l’ho ripreso con ironia.

PS: per Ell – il progetto, cioè quel tipo di impianto, non è né antico né obsoleto anzi l’esatto contrario, ma come si fa a dimostralo se uno non può fare il tecnico?

maria ha detto...

Non sono ne Ell e ne D'Adamo, lo so benissimo...
Ma credo che il punto sia proprio questo, ovviamente a mio avviso;
Perchè un imprenditore dovrebbe voler fare politica?
Perchè ama la sua città o la sua nazione ovviamente... Ma non c'è il rischio concreto che questo amore poi vada ad avantaggiare le proprie industrie, il proprio commercio a scapito di altri che non sono pubblicamente inseriti in politica?
Perchè non "servirsi" di imprenditori solo per avere idee migliori per poi politicamente realizzarle e distribuirne i benefici di queste nuove idee?
Così si corre il rischio davvero di far divenire la politica solo un interesse personale.... Anche se si trattasse di posti letto per bisognosi.
(ogni riferimento è casuale e generico)