domenica 31 ottobre 2010

Festa di "chicocce, festa per chicocce o festa per teste di chicoccia"?

Arrosticini e ...


Erano anni che il mio amico Francesco mi invitava a "mangiare" qualcosa insieme. Erano anni che rispondevo sempre e ostinatamente no. Da un po' di tempo però mi parlavano di un locale di Pollutri, posto in prossimità del bosco di Don Venanzio, dove mi dicevano: "fanno gli arrosticini più buoni della zona". L'altro ieri, dopo l'ennesimo invito ho accettato, a condizione che fossimo andati in quel luogo. Un primo, un secondo e contorno, pane e copeto, caffè e sambuca ... "9 Euro". Per gli arrosticini ci tornerò.
Quello che mi ha colpito però è stata la figura del gestore. Un ragazzotto con accento "quasi" milanese che raccontandoci del perchè si trova in quel luogo, ha descritto la "Città del Vasto" e la vita che si svoge in questa, dal suo punto di vista. Lello ha 31 anni ma, come tanti che non hanno vissuto solo in un luogo, ha una filosofia di vita ed un modo di "osservare" le cose che vanno oltre la quotidianità. Mi sento in dovere di contracambiare quella "interessante" conversazione, "reclamizzando" il suo lcale.

A proposito, lui si chiama Lello, se passate da quelle parti, salutatemelo.

sabato 30 ottobre 2010

Già sognavo un'altra Vasto.

Specchietto per le allodole o specchietto per gli allocchi.



E’ stato diffuso dai giornali il progetto Sigma Siv (continuo a chiamarlo così).

Al lettore “distratto” sembrerà una buona cosa ma, se si addentra nella lettura e nella analisi approfondita delle teorie della pianificazione territoriale, il lettore attento si accorgerà che questo intervento sarebbe l’affondo decisivo, quello che decreterà la “fine” di Vasto. Nessuna voce ho ascoltato dagli ambientalisti locali, quelli che sono contro il “cemento a gogò”, sono contro le recinzioni, sono contro le “cave”, sono contro l’area industriale, sono contro l’ampliamento del porto, sono contro le centrali, sono contro le piattaforme, sono contro, sono contro e sono contro.
Certo! non possono mica pensare a tutto “loro”. Deve pensarci qualcun altro alla “pianificazione territoriale”. E allora eccomi, come al solito “Don Chisciotte” o se vogliamo “Cassandra”. Nessuno si pone problemi, non ho letto un articolo “critico” sull’argomento. Non oso dire “contrario”. L’operazione passerà in Consiglio Comunale perché, mentre le “volpi” si assenteranno o si limiteranno ad “osservare”, qualche “oratore” riuscirà a dimostrare la validità del progetto e a vantare orgogliosamente gli introiti per le casse comunali.
A già, gli introiti! E chi parlerà delle spese, a carico della città e dei cittadini vastesi, per i servizi che questo “satellite” necessiterà? Non riusciamo a fornire servizi adeguati a quartieri come San Lorenzo, Pagliarelli o Punta Penna. Non riusciamo nemmeno a fornire la necessaria manutenzione alle piste ciclabili di nuova realizzazione, figuriamoci cosa succederà quando ci sarà anche il “satellite” (che io continuo a chiamare Sigma Siv). E mi guardo bene dall’elencare i problemi di Vasto Marina, Per carità! E ce ne vogliamo mettere altri? Non vado oltre! Una domanda tuttavia devo porla: “Quanti ettari di terreno interessati al progetto, sono di proprietà del comune di Vasto? Quanto vale oggi un ettaro di terreno agricolo? E quanto varrà quello stesso terreno reso edificabile? Forse a questa domanda qualcuno in Consiglio Comunale saprà rispondere … almeno il Consigliere Riccardo Alinovi.

venerdì 29 ottobre 2010

Oggi, Rino Gaetano avrebbe compiuto 60 anni.


Me ne stavo dimenticando ... scusami grande Rino.

Messaggio criptato per "Mimì"

Caro Batmimì(man), tu non hai superpoteri e Robin e solo ... "scemo"

Villaggio Siv


Leggo da Vastoweb:

VASTO - Blitz in municipio, stamani, per una delegazione di residenti del Villaggio Siv. I cittadini chiedono al sindaco, Luciano Lapenna, e all'amministrazione comunale una risposta alla proposta di stoppare la vendita di tre appartamenti di proprietà comunale per creare una scuola professionale e svolgere altre iniziative prospettate dal Circolo Villaggio Siv.

La proposta è cosi attuale, ottima e condivisibile che sicuramente avrà trovato spiazzati i nostri Amministratori. Sono sicuro che si prenderà tempo e qualcuno dirà che le competenze sono della Regione. Secondo me basterebbe seguire i servizi dei Tg nazionali sull'argomento e ...

Lo so che mi fa male ma lo mangio lo stesso.


Confindustria ritiene necessario avviare un “confronto con le parti interessate”, purché sia attuato “con rigore scientifico. “La posta in gioco – sostiene Primavera - è la perdita di quasi 1 miliardo di euro di investimenti, fermi per blocco dell’iter autorizzativo”.

E' di oggi la notizia che Confindustria vuole le piattaforme petrolifere.

Nella foto Paolo Primavera, Presidente Confindustria Chieti. Qualcuno gli risponderà o come in "altri casi" si "lagneranno" dopo?

Perchè non mi avete convinto ad essere "Democristiano"?

Probabilmente adesso avrei ancora i capelli.



Io ci provavo a fare le cose ma ero sempre il ragazzino della situazione. Come a tutti i ragazzini "vivaci" si dice: "non è il momento". Quando il momento arriva però, c'è sempre colui che dice "ma tu ora che vuoi? dovevi arrivare prima". E così come mi diceva mio nonno Paolo: "Ting 83 anne, ma sempre Paulucce di Stobbene so rimaste!"

giovedì 28 ottobre 2010

Ma da quando i vastesi sanno solo piangere?


Leggo, neanche con tanta attenzione (in verità già lo sapevo), su Piazza Rossetti, che, a causa della Legge Brunetta, sarà ridotto il numero dei Consiglieri Comunali e, soprattutto, che a Vasto sarà ridotto il numero dei collegi elettorali per il Consiglio Provinciale, da tre a due. “Città come Chieti, Lanciano, Ortona ed addirittura Francavilla conserveranno gli stessi Collegi. Perché questa disparità di trattamento?” dice il redattore dell’articolo che si firma M.M.
Secondo me in Provincia hanno fatto bene i conti. Quando 5 mila abitanti di Vasto si trasferiranno nel nuovo quartiere “Sigma Siv” e questo quartiere diventerà territorio di San Salvo, (lo dice la logica della Pianificazione Territoriale, lo dice il “Progetto” di un importante uomo politico del Vastese: “E’ anacronistico mantenere i confini territoriali medioevali se un centro è in espansione mentre un altro è in declino”) Vasto non avrà più i numeri per avere tre collegi. Perché quindi aspettare?
Scorrendo l’articolo poi, si legge tra l’altro: “Gli assessori della Provincia di Chieti (Vasto non è presente nell’esecutivo) hanno pensato bene di difendere i loro territori.” E inoltre: “Ma Vasto chi dovrebbe difenderla? Cosa fanno i nostri esponenti politici?” Da qui la domanda: ma chi sono i nostri rappresentanti politici? Coloro che per qualsiasi decisione inerente la nostra Città vanno a chiedere “lumi” fuori da questa? Coloro che si fanno imporre valutazioni e scelte da “politicanti” che hanno a cuore tutto tranne che Vasto?
“Vasto non è presente nell’esecutivo”. Perché? E’ presto detto, perché i politici di questo luogo non sono all’altezza di svolgere il loro compito. Non sanno imporsi, non sanno far valere le proprie idee, non sanno valorizzare le potenzialità del loro territorio, non sanno difendere i diritti del “popolo” che rappresentano.
Il Presidente del Consiglio Comunale, Consigliere Provinciale, Segretario del suo partito e non so se altro, come potrà trovare il tempo e le maniere per far valere le ragioni della Città? Ed il bravo, giovane rappresentante della opposizione in Consiglio Comunale e rappresentante della maggioranza in Consiglio Provinciale, che “pesci” deve prendere? (e non mi voglio addentrare nel discorso delle gerarchie di partito) Per non parlare dei nostri rappresentanti al Consiglio Regionale sui quali bisognerebbe “lavorare ai fianchi” ma la Città è distratta da altro, magari dalle recinzioni” alla Marina.
I Vastesi dovrebbero alzare la testa e non “piangere”, come ogni volta, dopo che il latte è stato versato. Quello stesso latte munto correndo dietro alle “vacche” (non buoi), mentre queste stanno scappando dalla stalla.

mercoledì 27 ottobre 2010

Su tutti i "giornali" di oggi: Il mare invade la spiaggia. ... Sai che novità!

Fotovoltaico e camposanto.


E se si installasse una serie di pannelli solari sulle coperture delle tombe nel cimitero e si illuminassero così le lampade votive? Visto il risparmio che questa operazione garantirebbe, si potrebbe addirittura eliminare una odiosa “tassa sul defunto”; quella cioè che vede l’obbligo, da parte di chi ha rispetto per i cari trapassati, di pagare una “certa” somma per tenere acceso un lumino davanti alla foto di costoro. Mi si dirà: “si paga il consumo dell’elettricità”. Bene! Ma chi valuta questo consumo, mi può spiegare come è possibile che quella minuscola lampadina consumi così tanto? Tanto varrebbe tornare a “ cannele e cannelotte ‘e zi’ Vicenza” narrate da Totò.
Si badi bene, non voglio sapere dove finiscono gli eventuali introiti né come la parte destinata alla municipalità viene utilizzata. E’ solo un pensiero.
Alcuni anni addietro, arrivò in giunta la proposta di realizzare, nei pressi del cimitero un impianto fotovoltaico. Progetto che in questi giorni sta venendo alla “luce”. Proposi già da allora di “pretendere” una piccola quota dell’energia prodotta, da destinare per i consumi del camposanto. Mi rispose qualcuno: “le tasse non si tolgono mai”. Questo qualcuno dirà che sto inventando questa risposta o, al limite, che non ricorda. L’idea comunque rimase lì, su quel tavolo.
La rilancio ora, alla vigilia delle commemorazioni per i defunti, con qualche giorno in anticipo riguardo a quanto si dirà in merito alle cose fatte ed ancora da fare per il cimitero esistente (lamentele, giustificazioni e vanterie) e sui pensieri relativi a quello nuovo ancora da concretizzare.

P.S. Non ho proposto di utilizzare l’energia dalla quale scaturiscono i fuochi fatui. Sono sicuro però che qualcuno ci stia già pensando. Della serie … “non si butta niente”.

martedì 26 ottobre 2010

Preoccupazione e perplessità nell'IdV locale.


L'unica risorsa rimasta ai rappresentanti dell'IdV di Vasto, colui che doveva indirizzare la scelta del partito di Di Pietro verso una candidatura vincente, per la corsa alla poltrona di Sindaco di Vasto, non c'è più.
Il famoso Polpo Paul, indovino impareggiabile, contattato durante l'October Fest dai "dirigenti" vastesi, è venuto a mancare. Costernati i "Dipietrini" locali hanno telefonato al Senatore Mascitelli il quale ha invitato tutti alla calma. "Riscalderemo la minestra che non volevamo" ha poi aggiunto.

Riteniamo a questo punto che la data di scadenza dell'ultimatum, prevista per il 30 novembre, come le altre date già proposte, sia destinata ulteriormente a slittare.

Comprensivi per il dolore che ha colpito il "Paul" locale, Paolo Palomba, ci associamo affranti alla sofferenza ed alla amarezza di Alfredino & C.

Iraq: Bonino, mobilitazione contro condanna Tarek Aziz

Roma, 26 ott. - (Adnkronos) - "Noi radicali e l'Italia tutta siamo stati portatori della famosa risoluzione contro la pena di morte, e dunque credo che la condanna sia scontata. Io condivido che e' un modo per tappargli la bocca e per impedire che verita' scomode vengano fuori. Mi pare che il suo avvocato abbia ricordato che solo due settimane fa era stato assolto in un altro processo. Credo che lo sciopero della sete immediato di Pannella richieda una mobilitazione immediata". Lo ha detto Emma Bonino, intervistata da Radio Radicale sulla condanna a morte di Tarek Aziz e l'annuncio di passaggio allo sciopero totale della fame e della sete da parte di Marco Pannella.

Caro Nino, non fare il "Siciliano" permaloso e diffidente con me.

Nei miei confronti sono tutti "Padreterni" io sono solo D'Adamo (Francescopaolo tutto attaccato), anzi sono solo un ...


D'ADAMINO


Caro Francescopaolo D’Adamo (tutto attaccato). Mi fa piacere che ti interessi di me, soprattutto a quello che faccio, un po’ meno della mia salute. Tu stesso confessi che è da un po’ che non mi vedi, però, allo stesso tempo, ti meravigli che io intervenga sul web. Non trovo la connessione tra le due cose.
Ho letto il tuo sproloquio sulla questione musica, ed avrei preferito che tu ne avessi parlato a voce con me magari venendomi a fare visita a casa. Ti avrei spiegato.
Forse hai dimenticato il mio numero di cellulare, oppure dove abito? Visitare gli infermi diceva qualcuno.
Non posso quindi esimermi dall’intervenire, non per giustificarmi, ma per chiarire eventuali incomprensioni.
E’ vero, sono stato il promotore di quella iniziativa e ne rivendico la paternità, ma se tu vuoi puoi continuare quella battaglia che io ritengo ancora oggi valida. Non rivendicherò nulla alla SIAE.
Sono stato costretto dagli eventi che si sono susseguiti, come tu hai abilmente sottolineato,ad adottare un profilo basso sulla questione. Non per codardia.
Del resto se i costi dell’evento sono lievitati non è certamente colpa mia, ma chi quelle proposte le fece. Do you remember Tullio De Piscopo?
Inoltre, avevamo promesso ai ragazzi che sarebbe stato un concerto senza bandiere.
Probabilmente ho percepito che le cose stavano prendendo una piega diversa.
Nel senso che qualche politico di tua conoscenza stava cercando di mettere le mani su quella operazione. Ed e’ per questo che ho passato la mano.
Tu con le tue proposte prima hai fatto lievitare il costo dell’evento e poi mi volevi presentare il “FINANZIATORE”. Ed adesso vieni a farmi la morale? Forse perché ho detto di no?
Ci tenevo inoltre qui a sottolineare che quando faccio un intervento politico non mi pongo mai problemi di utilità e non sono abituato a”sostituirli”con alcuno. Sai bene che io non vivo di POLITICA,come lo sanno tutti.
Ultimamente devi essere andato troppo spesso al cinema se pensi queste cose, soprattutto di me. E devo aver fatto un cattivo lavoro con te figliolo.
Tornando alla politica, non avevo dubbi su come sarebbe finita questa storia.
Ma i ragazzi dovrebbero rivolgere le proprie rimostranze ancor di più a chi si fece garante di quella commissione mista (musicisti – politici) che poi non vide la luce. Mi sembra che personalmente li avevo abbondantemente illuminati. Così come sapevo che appena avessi preso una posizione diversa dalla tua mi saresti saltato addosso. Ma fa niente. Questa è la politica Baby.
Concludo affermando che il tempo è sempre galantuomo e che sono sicuro che non avrai difficoltà alcuna nel reperire i fondi alla bisogna. Ti auguro ogni fortuna.
Salutami i ragazzi e digli che sono sempre con loro.
Tu invece con chi stai?

Antonino Spinnato

Senza la Pro Vasto, consoliamoci con ... Scarpasciudd

sabato 16 ottobre 2010,campo Incoronata.

TERZIGNI CINESI

Santos 5 – Sao Paulo 3

Tottenam (Giallo neri): Ronzitti L. D’Adamo, Ronzitti N. Di Marco, Rossi, Puddu, Soldano, Lemme, Di Marco, Storto, Di Girolamo.

Westham: (Rosso blù) Loreta, Ruzzi, Patriarchi, Sebastiani, Di Foglio, D’ercole, Docuta, Cicchini, D’Angelo, Budano, Reale, Fantomas.

Arbitro: Sig. Orazio Di Blasio

I giallo neri in 12 al 1° tempo, non girano e spesso mancano in fase risolutiva, vista la scarsa vena del bomber Hulk D’Angelo, sul cui piede destro “ci ha fatte lu fiore” (la muffa). I rossoblu sfruttano due incertezze della difesa avversaria col
bravo William Di Girolamo e portarsi sul 2 a 0.
Nell’intervallo protesta di D’Adamo perché in queste cronache non si parla mai dei difensori e alla maniera dei dimostranti “sulla “monnezza”) del napoletano da fuoco a 2 cespi di gramaccia e innesta la protesta dei “terzigni”. Il secondo tempo si apre con i rossoblu che colpiscono, clamorosamente, una traversa col solito Di Girolamo ma al 25° dopo un tenace assedio, il limonero Ronzitti L. fa partire una rasoiata in mischia, Hulk D’Angelo, lava con la varechina il suo piede ammuffito, liberandolo da “lu mucuricce” e non si sa bene come accorcia (2-1) riaccendendo la partita. I rossoblu però si stringono a coorte (pur perdendo storto per infortunio) a alzano una diga che vanifica gli sforzi dei gialloblu. Addirittura in contropiede colpiscono ancora con Lemme per il definitivo 3-1. Da notare nel 2° tempo la singolare iniziativa di Cicchini e Soldano: i due, avversari in campo ma compari la sera prima in un ciambotto a pollutri, visto che non arrivavano palloni, si sono messi a giocare a Shangai a bordo campo con gli stecchini dei 150 arrosticini consumati, procapite, la sera prima.

classifica marcatori: 6 gol: Budano, D'Angelo. 5 gol: Angiolillo, Storto. 4 gol: Ronzitti Ni. 3 gol: Reale, Docuta. 2 gol:Di Girolamo, Lemme, Serafini A, Serafini S 1 gol:Rossi, Cicchini, Soldano, Ronzitti L, D’Ercole

lunedì 25 ottobre 2010

"Commare Scuffujella"

Chi ricorda la bella favola che ci raccontavano le nonne?
Commare Scuffujella trovò un soldo ed era indecisa su come spenderlo.
Mi compro una caramella e devo buttare la carta, non conviene. Mi compro ... ecc. ecc. Infine decise: "M'accatte ciprie e rusciette e mi li jette pi la facce" Dopo di che si mise alla finestra (come l'IdV) e aspettò che passasse qualche pretendente. Passo Combà Caccinelle e le disse "Commare Scuffujella, ti si messa a la finestra, che vu fa l'amore?" E lei rispose: "passa annanze ca nin te vuje". Passò combà ... ecc. ecc. e lei sempre insoddisfatta: "passa annanze ca nin ti vuje". Finchè passo Combà Surgiutelle che le disse "Commare Scuffujella, ti si messa a la finestra, che vu fa l'amore?" e lei entusiasta: "Saie n'coppa ca ti vuje, saie n'coppa ca ti vuje!"
Sapete poi come è andata a finire?
(Continua)

Carissimo Antonino (Spinnato)

Ti scrivo via web perché da tempo non ti vedo in giro, pensavo stessi “godendo” di un periodo di riposo. Ho visto però che scrivi sui blog ed ho pensato fosse il caso di esporti un mio “cruccio”. Sento un certo “mormorio” nei miei confronti da parte di quei giovani ai quali avevi promesso di realizzare un concerto e che mi hanno visto al tuo fianco. Io non sono abituato a fare promesse e dimenticarle. Abbiamo avuto problemi da parte dei “governanti” di turno, abbiamo preso tempo per problemi economici ed anche di altro tipo, tuttavia io sono una persona che i problemi, è abituata a risolverli, non a “sostituirli”. Hai trovato un altro argomento più valido e più consono alle tue caratteristiche ed è giusto che tu abbia intrapreso una campagna inerente questo argomento: l’ambiente. Oltre che di questo importante argomento poi, ho letto la tua proposta inerente un candidato sindaco per la città e ciò significa che il tuo impegno spazia ad ampio raggio. Questo però non può giustificare la brusca interruzione di quanto già in itinere. Ti informo quindi che contatterò quei ragazzi ai quali “abbiamo” rivolto promesse e realizzerò, solo col loro aiuto, quanto concordato. Se ho detto che quei ragazzi suoneranno, dovessi pagare io solo le spese, allora quei ragazzi suoneranno. Tu fai come credi. Per me una promessa è una cosa seria.
A rivederci presto

Il passato mi serve per capire il futuro in cui "già" vivo.

Paradise, Paradise, Paradise!


Gli amici di Vastoweb mi hanno coinvolto, tutto di un fiato. Scusate l'italiano ... i tagli e le "dimenticanze". WWW Gigino Kocis!

... e io sono del Milan.


Oggi Berlusconi ha detto che vinceremo. Basta marcare Terzigno.
La battuta fa schifo? Bene! Stilate una classifica su che cosa fa schifo di più in questo periodo.

domenica 24 ottobre 2010

Che tempi! e pensare che ero un ... contestatore.


Grazie a Beniamino Fiore che mi ha inviato questa foto del 1982.

Visibili oltre al sottoscritto con trenta chili in meno, Edmondo Laudazi (Assessore a ?), Angela Poli Molino (Assessore alla Cultura), una signora che non riconosco, il Segretario Comunale (di allora) e l'Avvocato Francesco Del Prete (Assessore all'Urbanistica).

La ciampanella


Questa mattina sembrava una giornata bruttina, invece è uscito un bel sole. Ne ho approfittato per una bella passeggiata alla riva del mare. Ad un certo punto, subito dopo “Padre Valeriano” e da qui fino al “Perrozzi”, mi sono accorto che era pieno di “ciampanelle”. Il correttore automatico del Pc continua a correggermi la parola “ciampanelle” o “ciampanella” con “campanella” o “campanella”. Certo, in italiano corretto, si dice “moscerino” non “ciampanella”. Quest’ultima parola fa pare del vocabolario vastarolo ma lui, il Pc, non lo sa.
Erano miliardi, la mia maglia bianca a tratti, diventava a pois, tuttavia poco male rispetto a coloro che, a bocca aperta, correvano sulla battigia. La “ciampanella”, insetto tipico del periodo della vendemmia, deve piacere anche a taluni uccelli, poiché la spiaggia oggi ne era piena, oltre ai soliti gabbiani, c’erano corvi, cornacchie, gazze e … fratini. Questi ultimi devono essersi abituati alla presenza umana e devono anche essersi un po’ montati la testa, poiché come me, non resistevano al richiamo della macchina fotografica. Mi viene quasi da pensare che preferiscano al selvaggio paesaggio dunale, quello degli ombrelloni e delle sdraio. Che stiano organizzandosi come i gabbiani, i quali invece di volare in mare aperto preferiscono frequentare le discariche? (il riferimento politico questa volta lo state facendo voi)
Comunque, per concludere, sono stato colpito da un altro fatto questa mattina. Due signore che passeggiavano come me sulla riva, una volta avvolti dalle “ciampanelle” esclamarono simultaneamente:”qui è pieno di ‘mosquitos’! torniamo indietro” … potenza della televisione!

Ḥamās, acronimo di Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya


Ho scoperto che "Hamas" è tra noi.

Ḥamās, acronimo di Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya (in arabo: حركة المقاومة الاسلامية, "Movimento di Resistenza Islamico", ovvero حماس, "entusiasmo, zelo")

Nascosto, ma ... tra di noi.

"Il grillo" segna l'etica.


.... Ma i sondaggi non esprimono solo le intenzioni di voto. Servono soprattutto a formare e condizionare il consenso ed a far parlare della persona che ha bisogno di costruirsi una immagine o, a volte, di farsene una nuova e più affidabile.
Forse prima di iniziare a parlare di dati e di statistiche, occorrerebbe impegnarsi nel trovare un leader etico e non soltanto un valido amministratore. Uno senza personalissimi interessi e senza scheletri, che ricostruisca l’immagine della città che dalla politica ha avuto tante tristi mortificazioni. Una persona capace di decidere e agire nell’esclusivo interesse della nostra Vasto, senza essere schiavo della ricerca del consenso a tutti i costi. Che non abbia paura di fare scelte non condivise dalle segreterie dei partiti o dai soliti centri di interesse che hanno ingessato la nostra città impedendole una crescita economica e soprattutto culturale. Una persona che sappia dare risposte ai problemi della gente: ai problemi di quei tanti che vivono male e non di quei pochi che continuano a vivere sempre meglio degli altri.

Serve un leader etico, quindi, non soltanto un valido amministratore. Un profilo, quest’ultimo, che raramente verrà fuori da un costoso sondaggio studiato e cucito su misura per il più bel vestito che una ricerca pseudoscientifica farà indossare al proprio committente.

Giuseppe La Rana

sabato 23 ottobre 2010

"The Concrete"


Egr. Sig.
SINDACO
Vasto
p.c.
Egr. Sig. Presidente Consiglio

Oggetto: Interpellanza sul centenario della nascita di Pietro Di Donato



Il sottoscritto Nicola D’Adamo consigliere comunale (ApI)
Premesso
Che il 3 aprile 2011 ricorre il centenario della nascita di Pietro Di Donato scrittore italo-americano di origini vastesi autore del noto romanzo “Cristo fra i muratori”;
Che tale romanzo nel 1939 fu proclamato dal Book of-the-Month Club a New York libro dell’anno, preferito a scrittori già famosi come John Steinbeck;
che nel 1949, in seguito all’enorme successo, venne realizzato il celebre film di Edward Dmytryk dal titolo Give us this day, con l’interpretazione di Sam Wanamaker e Lea Padovani, che per la sua splendida interpretazione, vinse il Premio Pasinetti alla Mostra del Cinema di Venezia del 1950.
Considerato
che nel 2007 la Regione Abruzzo ha organizzato una serie di eventi dedicati allo scrittore tra cui anche la realizzazione di un documentario a cura di Pietro Falco;
che il 22 Settembre 2007 a Vasto nella Sala Vittoria Colonna di Palazzo d'Avalos è stato organizzata una manifestazione con la proiezione del suddetto documentario dal titolo “Pietro Di Donato, lo scrittore muratore”, seguito da una serie di interventi di esperti.
Che a dicembre 2007 durante le infuocate assemblee e manifestazioni per i morti alla Thyssenkrupp è stato più volte citato “Cristo fra i muratori” di Pietro Di Donato, che aveva perso il padre in un incidente sul lavoro e aveva descritto le disumane condizioni degli operai italiani in USA e l’assenza delle minime regole sulla sicurezza.
Che il 22 maggio 2010 la città natale di Pietro Di Donato West Hoboken (ora Union City) New Jersey) gli ha dedicato una piazza.
Tenuto conto
che l’Amministrazione Comunale di Vasto a tutt’oggi non ha programmato alcuna attività per il centenario di Pietro Di Donato;
che i genitori di Di Donato sono: Geremia Ventura, registrato a Vasto il 24 gennaio 1887 come figlio di ignoti (e riconosciuto nel 1907 dalla madre naturale Filomena Di Donato di Taranta Peligna) e di Annunziata Cinquina nata a Vasto il 25 marzo 1887.
Che il Comune di Taranta Peligna (500 abitanti) da febbraio 2010 ha lanciato una serie di iniziative per “I Cento anni di Pietro Di Donato”, per il solo fatto che la nonna era originaria di Taranta.
Che tra queste iniziative c’è anche il Premio Giornalistico Nazionale Pietro Di Donato dedicato al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro con una commissione composta da Fausto Bertinotti, Presidente della Fondazione Camera dei Deputati e Presidente di Giuria, da Tiziano Treu, Senatore della Repubblica e già Ministro del Lavoro, da Silvano Moffa, Deputato alla Camera e Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, da Enzo Jacopino, Giornalista e Presidente dell’Ordine dei Giornalisti e da una Giornalista in corso di designazione.
Che tale premio – a cui il Presidente Napolitano ha concesso la medaglia presidenziale - è stato presentato alla Camera dei Deputati lo scorso 4 ottobre dal Sindaco di Taranta Peligna e da Fausto Bertinottii (Sul sito del premio sono pubblicati i video http://www.premiopietrodidonato.it/?sul-concorso,76)
Interpella
Il Signor Sindaco per essere messo al corrente su quali programmi ha l’Amministrazione Comunale di Vasto per le celebrazioni del centenario della nascita di Pietro Di Donato che cade il 3 aprile 2011, fra 5 mesi.
I migliori saluti

Vasto 23.10.2010
Nicola D’Adamo
Consigliere Comunale Alleanza per l’Italia

Ma dove mi "presento" ... con questa faccia?


Poi però vedo le "facce" degli altri e .... mi "consolo".

venerdì 22 ottobre 2010

Le brave pecorelle



Il mio ex partito si è abbassato i pantaloni, per quale motivo? Davanti a chi? Per motivazioni dettate da “passività” o da “attività”? Esiste nell’ambito dell’ Italia dei valori di Vasto un membro da erigere a candidato sindaco o più semplicemente questo partito è pron(t)o a subire l’imposizione di un membro altrui?
Il doppio senso usato serve come specchietto per le allodole, per attrarre interesse e suscitare discussioni. Tuttavia, pur usando un linguaggio “televisivo”, sono estremamente serio. Possibile che un partito che, anche grazie al mio apporto, in questi ultimi 5 anni a Vasto, ha avuto una forte crescita e riscosso enorme consenso, non trova nell’ambito dei suoi affiliati una personalità capace di ricoprire il ruolo di candidato sindaco? A che gioco abbiamo giocato fino ad oggi? Devo proprio pensare che volevano e ancora vogliono rimanere subalterni perché la subalternità rende liberi. Liberi di dire tutto ed il contrario di tutto senza responsabilità e senza rischio. L’appoggio incondizionato al sindaco Lapenna o al contrario l’avversione assoluta verso lo stesso, questo sarebbe un comportamento corretto, non lo “sciuvula e casca” già operato in altri luoghi (per esempio Chieti).
Questa sera ho visto i miei ex “compagni” di partito come brave pecorelle, correre nell’ovile del pastore, il PD. Cosa si saranno detti? Domani lo sapremo.

San Salvo si espande… e io pago.

Un lettore mi ha iviato un pensiero.

Si delinea in maniera sempre più precisa la strategia del progetto Siv-Sigma. Milioni di euro in ballo, il più grande piano di lottizzazione degli ultimi 30 anni. Organizzato evidentemente dalla giunta di centro-sinistra che tanto a cuore ha il territorio.
Non una voce si è ancora levata contro questo progetto. Solo la protesta da parte del comitato VILLAGGIO-SIV in merito alla vendita di proprietà del comune, ha fatto emergere frettolosamente il caso. Altrimenti il progetto avrebbe avuto un percorso soft come quello della centrale a biomasse o come quello dell’affidamento della gestione di Palazzo d’Avalos, tanto per fare qualche esempio.
E il sindaco di San Salvo rilancia. Dice: ci sono anche io! Una torta così grossa sull’uscio di casa mia ed io non dico nulla! Ma scherziamo!
E allora noi iniziamo a fare solo due conti (i risvolti di una operazione tale sono enormi. Per questo iniziamo con i conticini. Il resto verrà). Mega lottizzazione comporta mega oneri di urbanizzazione. È risaputo che le imposte pagate non coprono mai i costi di costruzione, e men che meno quelli di gestione di tutte le opere pubbliche fondamentali ad un progetto del genere. E quindi chi pagherebbe i costi necessari? Va da sé che sarebbe la cittadinanza di Vasto a pagare.
Adesso chiediamoci invece: ma quale economia trarrebbe giovamento da una nuova mega contrada a poche centinaia di metri da San Salvo e tanti chilometri da Vasto? Non voglio suggerirvi la risposta, che affido alla vostra fantasia. Allora, costruttori a parte, a chi gioverebbe un progetto come questo? Aggiungo un solo dato peraltro più che conosciuto. È proprio Vasto, che ha un numero imprecisato ma comunque molto grande, di case nuove… vuote.
E vi lascio con questa domanda. I costruttori hanno interessi palesi. Chi allora ha interessi, magari meno palesi, per far andare in porto questo progetto? Un piccolo indizio. Cercate nelle comunicazioni alla stampa chi è favorevole. E vi farete un’idea.

Io aggiungerei solamente un'altra domanda: "che superficie hanno i terreni di proprietà del Comune di Vasto interessati all'operazione e quanto valgono attualmente o varranno in futuro?"

giovedì 21 ottobre 2010

Quando San Giuseppe aveva la … cupola.



Non so quanti di voi hanno osservato con attenzione la pianta della Città del Vasto, realizzata nel 1793, che fa bella mostra di se nella sala della Giunta Municipale del Comune di Vasto. In questa pianta “a volo d’uccello” la chiesa, allora dedicata a Sant’Agostino, viene rappresentata con due particolarità: Un ingresso laterale ed una grande cupola. Dopo l’ultimo ampliamento di questo tempio avvenuto nel 1893, la facciata laterale è stata completamente “cancellata”. Della cupola invece rimane una memoria. Se si sale nel sottotetto della chiesa infatti, in maniera molto angusta, si può giungere fino ad un luogo dal quale osservare la muratura del tamburo (mi sembra di ricordare di forma ottagonale), che una volta sosteneva questo elemento architettonico. A mio modo di vedere, dopo la sopraelevazione dell’edificio, si pensava di ricostruire una nuova cupola. Tuttavia, probabilmente per mancanza di fondi, si è trovata una soluzione alternativa che corrisponde a ciò che ora vediamo.
Mi piacerebbe che qualcuno facesse delle ricerche su questo argomento.

mercoledì 20 ottobre 2010

Senza la Pro Vasto, consoliamoci con ... Scarpasciudd

sabato 16 ottobre 2010,campo Incoronata.

Santos 5 – Sao Paulo 3


Santos: Ronzitti L. D’Adamo, Ronzitti N. Di Marco, Ruzzi, Puddu, Soldano Ronzitti N. Frangione, Storto, Angiolillo.

Sao Paulo: Loreta(St. Docuta), Antenucci, Patriarchi, Sebastiani, Di Foglio, D’ercole, Docuta, Cicchini, D’Angelo, Budano, Reale, Fanucci.

Arbitro sig,Orazio Di Blasio

In una giornata dopo la quale la tecnologia avrebbe dovuto permetterci di pubblicare le prima foto, viene a mancare il Pc di Vittorio. La cronaca la metto in originale, perché io non riesco a leggere il manoscritto (degno di Leonardo da Vinci). Non so voi.



classifica marcatori: 6 gol: Budano. 5 gol:D'Angelo, Angiolillo, Storto. 4 gol: Ronzitti Ni. 3 gol: Reale, Docuta. 2 gol:Serafini A, Serafini S 1 gol:Rossi, Cicchini, Lemme, Soldano, Ronzitti L, D’Ercole

Wastock 78, una pagina rarissima.


Adesso qualcuno commenterà questo filmato d'epoca eccezionalmete raro ed interessante. Purtroppo senza audio, comunque un reperto importante. Una pagina di storia e di costume.Facile fare battute. Era il 1978, a Vasto ....

Aspettando "Erode" ... me rode!



Histonium.net:
La competenza a decidere è altrove, in ambito regionale e provinciale, il Comune non ha poteri di fatto sulla questione e può solo seguire la vicenda, ma fuori dai 'canali concreti'. E' il senso della discussione di oggi, in Consiglio comunale, sull'ipotesi di realizzare nell'area industriale di Punta Penna una centrale termoelettrica a biomassa.

Componente ecologista:
"Non avevamo dubbi - scrive in una nota Antonino Spinnato della Costituente Ecologista - sul fatto che il Consiglio comunale nella sua totale interezza decretasse questa pilatesca decisione".
"il Comune ha mai pensato di nominare un perito di parte? - domanda Spinnato - Si è sforzato di produrre un documento politico da sottoporre alla Regione, come fece invece per l’affaire ripascimento davanti a Punta Aderci? Forse la movimentazione di sabbia marina è un tema che merita maggiore attenzione rispetto a quello della centrale termoelettrica? Alla luce di questo evento non possiamo far altro che continuare ad interessare il nostro referente politico in Regione affinché si adoperi in quella sede e, confermare al contempo la proposta di una grande manifestazione popolare, che supplisca a questa non-decisione”

Io:
Mi chiedo ma cosa vi aspettavate? Ci voleva un Con(s)iglio Comunale per capire questo? Ma non era chiaro a tutti che se esistono le regole, queste vanno rispettate? … dimenticavo, come dimostra “qualcuno”, si può proporre un “lodo retroattivo”.

martedì 19 ottobre 2010

Una ordinaria giornata di consiglio comunale.


Eppure ci sarebbero tante di quelle cose da sistemare!

Punto primo: Centrale termoelettrica Punta Penna.
Dopo una lunga discussione, il consiglio comunale ed il sindaco, prendono atto che... non possono decidere nulla.


Punto secondo: Consorzio industriale del Vastese.Provvedimenti.
Dopo una lunga discussione, il consiglio comunale ed il sindaco, prendono atto che... non possono decidere nulla. In compenso possono chiedere ai legislatori di cambiare la legge.

Punto terzo: Piano integrato Collepizzuto (Sigma Siv).
Dopo una lunga discussione, il consiglio comunale ed il sindaco, prendono atto che... non vogliono decidere nulla. Vi assicuro però, che del progetto sigma-siv sentirete ancora parlare.

Sicuramente i miei ex compagni di partito, Ass.re Sabatini e Cons.re Bontempo, avendo capito subito che questa giornata era completamente sprecata, hanno preferito non presentarsi. Sono altresì certo che l'Ass.re con la sua assenza abbia altresì voluto confermare la sua contrarietà al progetto sigma-siv così come pubblicamente affermato in altre occasioni.

Per Peppino For ... se, il progetto "Sigma Siv" è "bello e articolato".


... e adesso mi dirà che non lo ha detto lui, ma l'avvocato Alfonso Mercogliano, Dirigente del Settore Urbanistico.
Si! effettivamente, se non in questi precisi termini, lo ha detto l'avvocato che certo "Urbanista", anzi "Pianificatore", non è. Appunto è avvocato e vede le cose dal "suo" punto di vista. Lo stesso avvocato ha esposto una analisi basata solo su cifre e non su fatti.Io dal mio canto spiegherò il mio punto di vista su questa analisi in altra sede.
Il sindaco, come suo costume, ha ritirato il punto all'ordine del giorno, tuttavia .... (continua)

Aspettando il Sigma Siv.


Osservando la realtà che ci circonda appare difficile distinguere qualcosa che ricordi una condizione di equilibrio. Il mutamento sembra sempre presente: una sorta di caratteristica, intrinseca, inevitabile della nostra vita. La città nasce, si moltiplica, declina e decade; aree che una volta erano ricche adesso soffrono, mentre altre precedentemente povere si trovano in fase di rapido sviluppo. Vasto, nella situazione attuale, dove riteniamo di poterla collocare?
Lo sviluppo turistico stenta a decollare a causa dei troppi, ma per certi versi giusti, vincoli posti al territorio in attesa di una pianificazione definitiva, errori urbanistici legati a scelte passate e, se vogliamo, anche per una mancanza di specifiche qualità professionali. L’area industriale non si espande a causa del “congelamento” di possibili nuove iniziative, dovuto alla (per molti) sciagurata scelta del sito in cui questa area è stata ubicata e la ventilata idea di una “delocalizzazione” di questo sito. - Diremo però, a difesa del “pianificatore” dell’epoca, che un’area adiacente al porto, con una stazione ferroviaria ed un casello autostradale in prossimità, con un corso d’acqua (sia pur minimo) al suo interno, considerata anche la scarsa attenzione riservata allora all’ambiente ed alle bellezze naturalistiche, non poteva che essere considerata, valutati costi e benefici, la migliore. - Con l’agricoltura ormai quasi scomparsa come l’artigianato ed il terziario inviluppato in se stesso, con i servizi ed uno standard di vita che non possono “retrocedere”, l’unica ancora di salvezza è apparsa ai politici “illuminati” l’edilizia. Salvo poi accorgersi che questa stava ed ancora sta distruggendo ogni risorsa “vera” del territorio, oltre che rendere di difficile comprensione e soluzione ogni problematica inerente i collegamenti, le comunicazioni, la viabilità, il commercio, la scuola, il trasporto urbano, la raccolta dei rifiuti, le reti fognarie, la pubblica illuminazione ed ogni servizio in genere. Sarebbe il caso di dire: “ e chi più ne ha più ne metta” ma non è così. Il tempo delle chiacchiere è finito ora è tempo di una “pianificazione” seria. Analisi approfondita della situazione, pletora di soluzioni, scelta di quella ottimale. Basta con la “Torre di Babele” basta con improvvisazioni dettate quasi sempre da “speculatori” senza scrupolo ed applicate da una politica “analfabeta”. Esistono ormai da tempo scienze “quasi” esatte inerenti l’argomento, basta decidere che modello di sviluppo “desideriamo”.

Ma tu guarda! Mi hanno dato un premio (per il mio operato quale Assessore al marketing) e non lo sapevo!

Pubblicato Lunedì, 18 ottobre 2010

Progetto di marketing per il centro storico, importante riconoscimento alla nostra Municipalità

Buone le pratiche sul centro città COMUNICATO STAMPA

Un importante riconoscimento per il progetto di marketing urbano del centro storico di Vasto: si tratta dell’IDA MERIT AWARD, un riconoscimento che l'International Dowtown Association di Washington concede per le buone pratiche sul censtro città e sarà conferito alla nostra città in occasione della cinquantaseiesima conferenza annuale sui centri urbani che si terrà in Texas, a Fort Worth, nei prossimi giorni.
A darne notizia è la Camera di Commercio di Chieti.
Vasto, insieme alla camera di Commercio e ai comuni di Chieti e Lanciano, oltre ad altri 36 progetti realizzati in tutto il mondo, sarà premiata perchè, grazie al progetto di marketing urbano, ha avviato nuove strategie per vivacizzare il tessuto economico del proprio centro storico.

Quando il sindaco si deciderà a risolvere la "questione" canile, allora ...

.... magari questi cani troveranno "casa" e non finiranno sotto una macchina.


Caro Direttore le foto che invio,non sono un fotomontaggio,ma la pura realta'.Questa sera (Lunedi' 18) passavo con l'auto e non credevo ai miei occhi...Si tratta di cani randagi che vivono in branco rovistando forse tra i rifiuti .Ho parcheggiato e mi sono avvicinato forse un po' troppo perche' poi hanno iniziato ad abbaiare e ringhiare.Mentre documentavo,sono stato fortunato perche' hanno cambiato obbiettivo e cioe' tre pedoni che hanno attraversato .Alla fine i cani non sono neanche pericolosi(penso) a parte lo spavento di vedersene sette otto che ti ringhiano insieme,ma visto che Vasto ha un canile comunale ... usiamolo.A Vasto una volta c'era l'accalappia cani mica sara' andato in pensione? Mi dispiace che questi animali siano stati abbandonati e che ora vivano cosi',ma sono potenzialmente pericolosi se ad imbattersi ci sono donne o bambini oppure automobilisti colti di sorpresa che possono fare male o farsi male per schivare gli ostacoli.
Cordiali Saluti da Davide Delle Donne

lunedì 18 ottobre 2010

Il cavallo di Troia.


Alla richiesta degli abitanti di un quartiere periferico, il sindaco risponde con la “speculazione edilizia autorizzata”.

Gli abitanti del Villaggio Siv, protestano per la messa in vendita di proprietà comunali esistenti in questa zona, ritenendo che con questa azione, l’amministrazione Comunale abbandoni ulteriormente il quartiere. A questi abitanti che, a dir loro, si sentono trascurati per via della mancanza di trasporto pubblico, di mancanza di manutenzione, di decoro urbano e di viabilità, il sindaco invece di rispondere con argomenti inerenti servizi sociali, risponde con un “Piano Integrato” privato.
Ma quali fini sociali può avere la realizzazione di un insediamento distante dal centro cittadino diversi chilometri?
Mi si dirà che in quell’area sorgerà il nuovo ospedale.
Sembra quantomeno strano che nasca un “ambito” intorno ad un “servizio”, prima ancora che questo “servizio” sia nato. E poi, visto che l’ospedale esistente deve essere spostato, principalmente perché ormai è collocato nel centro cittadino con tutti i problemi che questa collocazione genera, non è fantasioso pensare che, già prima che questo nosocomio venga costruito, si troverà ad avere gli stessi problemi logistici dell’attuale: viabilità, parcheggi ecc.
Inoltre, il costo per la collettività inerente tutti i servizi necessari per questo nuovo “quartiere periferico” da chi sarà sostenuto? Non solo il costo per le infrastrutture ma anche e soprattutto dei servizi necessari: Trasporto pubblico, nettezza urbana, smaltimento rifiuti, gestione delle acque bianche e delle acque nere, manutenzioni ecc.
Qualche cittadino del Villaggio Siv ha parlato di secessione. Certo, sarebbe “semplice” giustificarne il senso. Perché una mamma dovrebbe portare il bambino a scuola a Vasto, quando è molto più vicina la scuola di San Salvo? E quanto costerebbe invece lo scuolabus per portare il bambino a Vasto? Questi sono solo degli esempi. Inoltre questa idea risponde al disegno di “qualcuno”, tuttavia si potrebbe cadere nel campanilismo se si toccasse ora questo tasto, quindi sarà il caso di sollevare un “dubbio” alla volta.
Per ora si vuole segnalare che, con il pretesto di risolvere il problema degli abitanti del Villaggio Siv, sembra, si voglia giustificare l’approvazione del “progetto” Sigma Siv. Ma non doveva essere questa l’Amministrazione Comunale che doveva frenare lo scempio edilizio posto in essere dalle Amministrazioni precedenti?

domenica 17 ottobre 2010

E adesso "tutto è compiuto". Il progetto Sigma Siv, presto in consiglio comunale.

PASSIONE URBANISTICA
martedì, 28 luglio, 2009, 19:58 - Editoriali
di Davide D’Alessandro

Luciano, come sapete, non ha avuto grandi passioni nella vita. Però, da qualche tempo, una passione sembra averlo distolto dalla malinconica routine quotidiana. Non è una donna ad accendere il primo (si fa per dire) cittadino, ma l’Urbanistica, settore chiave del Comitato Lapenna (Amministrazione è parola grossa). Per la verità, Luciano e la sua corte dei miracoli hanno avuto, fin dall’inizio della legislatura, un debole per l’Urbanistica, una sorta di gallinona dalle uova d’oro. Della gallinona, negli ultimi tre anni, si è occupata, con risultati disastrosi, la dolce Anna. Dopo l’azzeramento della seconda Giunta, Corrado Sabatini non si è fatto pregare due volte e ha rivendicato il settore per l’Idv, cioè per lui. Non l’avesse mai fatto! Anna Bontempo e Sante Cianci su Il Centro hanno scatenato tuoni e fulmini! Niente da fare, ha detto Luciano. Né a te, Corrado, né ad Anna. La tengo io, l’Urbanistica! Che è come dire: la tengo insieme ad Anna. La Città del Vasto, come Giuseppe Forte ama chiamarla pomposamente, da tre anni è (s)governata da una famiglia allargata, da un Comitato che tace sui piani di morbidezza del fratello Patrizio, che risolve solo ed esclusivamente i “casi suoi”. Ecco cos’è l’Urbanistica! Non è la città a misura di bambino, raccontata ai polli e ai cittadini, non è il mitico disegno strategico dell’altisonante Cervellati, un po’ di fumo da gettare negli occhi della povera gente. Il Comitato Lapenna (Amministrazione è parola grossa) ha una sola grande passione: l’Urbanistica! Ieri sera, mentre tornavo a casa, lungo l’Istoniense ho incontrato il cane di Luciano. Gli ho detto “ciao” ma lui, testa bassa, è filato via pronunciando soltanto due parole:«SIGMA-SIV». Che avrà voluto dire? Indaghiamo, indaghiamo.

Da Vastoweb di oggi:

Lapenna, che viene interrotto più volte, non riesce a illustrare il progetto di riqualificazione del quartiere. Ha anche le cartine, ma potrà mostrarle ad alcuni presenti solo alla fine, quando gli animi si saranno calmati dopo aver sentito la proposta.

"Tutto è compiuto"

Iannone, terzo in Australia, tocca ... ferro.


A cosa starà pensando?

E' in arrivo il ... SIGMA SIV.


Il sindaco ha detto ieri di avere pronto un progetto. Il sindaco ha detto ieri di avere "le carte".Il sindaco non le ha mostrate ma ...

Fonti energetiche.

Io sono serissimo, quando scherzo.

Ottenere il riscaldamento dalle acque reflue. In Gran Bretagna è già una realtà.

Gli inglesi hanno una nuova fonte di calore: gli scarichi fognari. Il biogas proveniente dai depuratori di Didcot, nell’Oxfordshire, ha iniziato a essere pompato nelle tubature per scaldare più di 200 abitazioni

Da martedì scorso gli inglesi hanno una nuova fonte di calore: gli scarichi fognari. Il biogas proveniente dai depuratori di Didcot, nell’Oxfordshire, ha iniziato a essere pompato nelle tubature per scaldare più di 200 abitazioni. E’ il primo progetto di questo tipo che riesce ad agganciarsi alla rete di distribuzione del metano. Per National Grid, gestore della rete, entro il 2020 si potrebbe soddisfare con il “biogas umano” il 15% del fabbisogno domestico inglese.

“Per la prima volta in Gran Bretagna le famiglie potranno cucinare e riscaldare le loro case con gas generato dalle acque reflue”, ha dichiarato a Reuters Chris Huhne, ministro dell’Energia britannico. “E’ un giorno storico per le imprese coinvolte, per le nuove tecnologie e per la percentuale crescente di energia da fonti rinnovabili nel nostro paese”.

Nel progetto, realizzato da una joint venture tra Thames Water, British Gas e Scotia Gas Networks, gli scarichi arrivano a Didcot da una parte dei 14 milioni di clienti di Thames Water. Quindi la componente solida viene riscaldata in una serie di cisterne con un processo di “digestione anaerobica” nel corso del quale i batteri decompongono i materiali biodegradabili producendo gas. “L’intero ciclo, dalla visita alla toilette al gas che ritorna nelle case delle persone dura una ventina di giorni”, precisa l’agenzia Reuters. “A Didcot sono stati usati i digestori già in uso negli impianti di depurazione in loco, senza la necessità di investimenti addizionali in tecnologie. Il capitale iniziale di 2,5 milioni di sterline è servito semplicemente per costruire nuove cisterne”.

Le imprese che aderiscono al progetto hanno già fatto i loro calcoli: in media una persona produrrebbe l’equivalente di trenta chili di residui solidi all’anno. “Se le acque nere prodotte da tutti i 63 milioni di cittadini britannici potessero essere trattate per produrre gas, riusciremmo a soddisfare la domanda di 200.000 famiglie, riducendo la dipendenza dal gas di importazione”, sostiene British Gas.

“Il gas di Didcot non arriva dal mare del nord o dalla Russia, ma dalle stesse case a cui poi portiamo il metano. E’ un’operazione di riutilizzo di risorse e materiali senza pari”, ha dichiarato John Morea, direttore generale di Scotia Gas Networks, parlando dal barbecue party organizzato per l’inaugurazione del progetto. Una grigliata al 100% autarchica, nella quale il bacon è stato arrostito usando come combustibile il nuovo gas.

L’unica nota stonata di tutta la vicenda riguarda le tariffe applicate. Contrariamente a quanto si potrebbe credere, le famiglie che cederanno (involontariamente) le proprie acque reflue alla rete non otterranno nessun tipo di sconto. Almeno per ora gli sforzi dei cittadini non saranno premiati.


Mauro Meggiolaro

E adesso facciamo un sforzo e andiamo tutti a c*c*re

sabato 16 ottobre 2010

Momento di "terrore" nel PD: potrebbe saltare l'alleanza ... "potrebbe".


Dopo la sconfitta, subita della "Ventricina" di Palmoli e Scerni, da parte della "Soppressata" di Pizzoferrato, l'IdV di Vasto minaccia di far saltare l'alleanza di centrosinistra. "Abbiamo aspettato tanto il 15 ottobre ed ecco il risultato!" hanno tuonato da largo del Fanciullo. "Se avremmo presentato il prodotto appeso a mo' di 'teleferica' come avevamo proposto noi, avessimo ottenuto ben altri risultati!" ha esclamato l'assessore 'scernese'. "... e pensare che noi abbiamo accolto nelle nostre liste un candidato esperto in salumi" ha aggiunto il segretario del partito.
"Quelli" del PD tremano. "Mamma mia che paura" si sente mormorare in ogni angolo della città. Qualcuno cerca di rassicurare il centro sinistra: "aspettiamo capodanno! In quella data i 'tappi' saltano". Io non capisco il politichese ma ....

Le regole di Don Sturzo:

Meno male che il sindaco ha precisato "amministratori eletti che sono qui presenti" altrimenti poteva dichiarare che queste regole me le aveva insegnate lui.


1 E’ prima regola dell’arte politica essere franco e fuggire l’infingimento; promettere poco e mantenere quello che si è promesso.

2 Il silenzio è d’oro, specialmente in politica: oggi si parla troppo, e quindi si usano verità, mezze verità, verità apparenti, infingimenti e menzogne.

3 Aver cura delle piccole oneste esigenze del singolo cittadino come se fosse un affare importante è un buon metodo di politica.

4 Non ti circondare di adulatori. L’adulazione fa male all’anima, eccita la vanità e altera la visione della realtà.

5 Rigetta, fin dal primo momento che sei al potere, ogni proposta che tenda alla inosservanza della legge per un presunto vantaggio politico.

6 La pazienza dell’uomo politico deve imitare la pazienza che Dio ha con gli uomini. Non disperare mai, ma cogliere il momento buono per il premio o per la punizione.

7 Dei tuoi collaboratori al governo fai, se possibile, degli amici; mai dei favoriti.

8 E’ meglio tenere lontano i parenti dalla sfera degli affari statali, a meno che non siano già nella carriera per meriti propri.

9 Non è da disdegnare il parere e l’ausilio delle donne savie che si interessano ai pubblici affari. Esse vedono le cose da punti di vista concreti che possono sfuggire agli uomini.

10 Fare ogni sera l’esame di coscienza è buona abitudine anche per l’uomo politico.

Metti una sera al Paradise ... Peppino Di Capri.


"Arrampicati" sulla Consolle: Con i pantaloni bianchi Lino "Bazooka", alle sue spalle Peppino "Centoallora" (Go Kart)e "Mc Adams'".

Metti una sera al Paradise ... I Brutos.

venerdì 15 ottobre 2010

Il sindaco segna l'etica.


Dopo aver letto il discorso del sindaco, pronunciato ieri in presenza della Senatrice Finocchiaro, ho preso una massiccia dose di "Maalox". Probabilmente risponderò.

Il "mitico Kocis"


Stanno riquotendo successo e curiosità le immagini pubblicate sul web di momenti e personaggi del Paradise Club. La storica discoteca di Vasto che ha lasciato molti "ricordi" tra i cittadini vastesi e non. Un personaggio "storico", per noi ragazzi di allora, era ed è ancora Luigi Molino (Rre'Ndonio)detto "Gigino Kocis". Buttafuori, cameriere, cassiere ed anche ... Dj della "mitica" Discoteca.
Di lui si ricorda una infinità di aneddoti. Sono in molti su Fb a chiedermi notizie di Gigino. Lo si può incontrare seduto presso i bar del centro.

Nella foto: Kocis e Maurizio Caldarelli (con i capelli) che ascoltano i "Sandwikes" (visibili: Italo Miscione al basso, i Fratelli Colantonio ai fiati e "Big Nose" alla chitarra. Coperto, alla batteria Lino Molino)

Un linguaggio semplice per una proposta ... semplice.

Una proposta per gli abitanti dei “quartieri satelliti” di Vasto: Marina, Villaggio SIV, San Lorenzo, Pagliarelli, Punta penna ecc.

Per le prossime elezioni comunali, cercate tra di voi un rappresentante e votatelo compatti. Una volta eletto questo rappresentante, avrete nell’Amministrazione Comunale un “portavoce” che saprà evidenziare tutte le vostre esigenze e potrà tentare di far risolvere, dall’Amministrazione, le vostre problematiche. Lo stesso, magari in appuntamenti periodici, riferirà al quartiere l’operato dell’Amministrazione e accoglierà le impressioni su questo operato.
Potreste anche sceglierne uno per ogni schieramento se i numeri diranno che “sicuramente” almeno uno di questi sarà eletto, magari quello collegato al candidato sindaco vincente.
A dire il vero, un tentativo nell’ambito dell’Amministrazione uscente c’è stato. Quello del Dottor Antonio Russi di Vasto Marina. Tuttavia costui era “solo” e ha potuto resistere ben poco. Se invece i rappresentanti eletti di tutti i quartieri satelliti, si “consorziassero” al di là delle solite logiche di partito (e degli interessi di parte), allora avrebbero peso e otterrebbero ascolto.
A supportare il mio “invito” sono i fatti e gli accadimenti di questi giorni al Villaggio SIV. Se un Consigliere Comunale di questa “contrada” avesse collaborato col sindaco e con l’assessore di riferimento, motivando le negatività delle scelte effettuate, pensate che queste scelte sarebbero rimaste tali? Aggiungo un altro esempio: Quando io ero Assessore al commercio, ricevetti, in data 18 maggio 2009, una lettera (che ancora conservo) dalla Signora Loredana D. inerente i problemi della Marina. Se avessi avuto a supporto il “consigliere” di quel luogo, pensate che non si sarebbe discusso approfonditamente di quei problemi? Non avremmo tentato di risolverli? Io penso di si! Purtroppo quel Consigliere (sopracitato) si era già dimesso da tempo. Io da li a poco sarei stato estromesso dalla Giunta Municipale e quelle problematiche sono state affrontate come al solito, in maniera improvvisata, raffazzonata e provvisoria.
Non mi dilungo oltre.

"Fatti non pugnette", come direbbe l'Assessore Palmiro Cangini (Paolo Cevoli).

giovedì 14 ottobre 2010

Mancano pochi giorni al "23 ottobre".


Mimì (Molino) hai deciso? Sei sicuro del passo che stai compiendo? ... Forse ho troppa "immaginazione".

I migliori salami d'Italia.


Da L'araldo Vastese

Dopo eliminatorie, quarti e semifinali come in un vero campionato di qualsiasi sport popolare, i migliori ventiquattro salami d’Italia approdano alla finale e tra questi c‘è la ventricina del Vastese, detentore del titolo in carica. Domani all’Università dell’Emilia, presso la facoltà di Agraria a Parma, docenti e alunni di Scienze Gastronomiche con giornalisti del settore eesperti decreteranno il miglior salame d’Italia del 2010. L’iniziativa, organizzata da Accademia 5 T, Union Camere Lombardo-Veneto e con il patrocinio del ministero delle Politiche Agricole, rappresenta la certificazione del salame di qualità e soprattutto del salame naturale italiano. "L’Abruzzo e la ventricina del Vastese - dice Luigi Di Lello dell'Accademia della Ventricina di Scerni - hanno già scritto una piccola favola in questo campionato. E' l’unico salame che approda alla finale in tutte le edizioni disputate piazzandosi sempre al vertice. Ha messo insieme un primo posto assoluto l’anno scorso, miglior salame speciale tre anni fa e due quarti posti, una sequenza di tutto rispetto. Noi dell’Accademia della Ventricina – prosegue Di Lello - siamo orgogliosi di questa performance e dell’ennesima finale di quest’anno, forse più della vittoria conseguita l’anno scorso, perché significa che la nostra produzione ha uno standard di qualità nel tempo e non è stata la casualità di un anno come è successo ad altri salumi italiani che poi si sono persi per strada".

Chiedo scusa agli amici dell'Accademia della Ventricina per il non non voluto disguido in merito alla fotografia inserita nel post.

Villaggio SIV ... la "Serbia" di Vasto?


Nella foto: Filippo Di Nardo.

Secessione?


Gli abitanti del Villaggio SIV come quelli di tutti i quartieri periferici di Vasto (Città difficile) hanno pienamente ragione, perchè manca all'interno dell'organismo comunale una figura che "raccolga" le problematiche di quei quartieri, coordini gli interventi e soprattutto risolva i problemi. Nel caso specifico chi ha valutato la vendita degli immobili ha pensato esclusivamente a battere cassa non ha sicuramente pensato a servizi, necessità, qualità della vita o altro.




Da Histonium.net


Prima le dichiarazioni polemiche di Filippo Di Nardo, presidente del Circolo Villaggio Siv relativamente alla decisione del Comune di mettere in vendita, tramite asta pubblica, tre proprietà municipali ubicate nel quartiere. Poi la 'telefonata burrascosa' e le reciproche accuse tra lo stesso Di Nardo e il sindaco Luciano Lapenna. Ora spuntano anche degli striscioni che contestano le scelte amministrative per alcuni locali e appartamenti dell'area al confine con San Salvo.

Situazione sempre tesa, dunque, al Villaggio Siv. "Il Comune ci abbandona", "No alla vendita degli appartamenti pubblici" e "I nostri diritti di comunità non sono in vendita" si legge in alcuni grossi manifesti che sono comparsi nel rione, ben visibili anche dalla strada di collegamento tra Vasto e San Salvo.

"Ultimo spazio sociale del territorio e unica presenza in una comunità già colpevolmente abbandonata a se stessa", aveva detto Di Nardo riferendosi alle proprietà messe all'asta. In corso, tra i residenti, una raccolta di firme contro il provvedimento ed inoltre è confermata per il pomeriggio di dopodomani, sabato 16 ottobre, l'organizzazione di un presidio davanti la palazzina pubblica del Villaggio Siv in cui invitati a partecipare amministratori comunali, esponenti politici e delle associazioni e cittadini.

FOTO ERCOLE MICHELE D'ERCOLE

mercoledì 13 ottobre 2010

Copper Town


In this town we live in ...

Quanto dolore

“quattro soldati caduti
in Afghanistan,
uno è ferito,
ma le sue condizioni non
destano preoccupazioni”
parole notizia parole
che la giornata di tutti vada
a cominciare su questa terra
d’uomini armati senza fine mai
questo cuore che pulsa sangue
e sangue versa dell’altro
o di se stesso, sempre e ancora...

“Sara Scazzi,
qualcuno ha coperto lo zio
omicida?
La procura indaga”
parole notizia parole
nel giorno che nasce
che di morte ci dice la vita degli altri
sulla terra degli uomini, dei vivi
che hanno voglie senza amore
togliendo ad altri il respiro...

“Libertango” e via
perchè la vita non cessi, ascolterò
ballando stasera,
ma che inutile odio, anima mia
quanto dolore!

(Giuseppe F. Pollutri)

Strane mosse e strategie:


Caro Mimì (Molino) cosa c'è dietro la mossa IdV? Tu sai che ho molta ... "immaginazione"!

Sui "Nazionalisti Serbi".


“Aborro” la violenza - sto ancora soffrendo per aver visto il filmato sulla donna colpita da un pugno alla stazione della metropolitana e per il suo colpo di “nuca” sul pavimento - quindi condanno quanto successo ieri allo stadio Marassi di Genova. Tuttavia, qualcuno si è mai chiesto il perché del comportamento di queste persone definite con disprezzo “Nazionalisti Serbi” ? Qualcuno ce lo ha mai spiegato? I Serbi sono stati per secoli, il “cuscinetto” posto tra le truppe ottomane (musulmane) e quelle europee (cristiane). Proprio loro che posti tra Roma e Bisanzio, avevano sposato la fede ortodossa. In molti testi del ‘700 si legge che la peggior “feccia” da ogni parte dell’Europa, veniva deportata in quei luoghi. Dominati, depredati, cacciati dalle loro terre dagli ottomani ma mai sottomessi, i Serbi hanno visto riconosciuto il loro stato nel 1878. La Serbia è stata considerata il “Piemonte” dell’unità jugoslava. Poi i fatti recenti.
Non sono così “preparato” per poter affrontare una discussione “competente” ne, per questo, mi sento di prendere le difese di alcuno. Mi piacerebbe che però chi ne ha la preparazione, invece di prendere sempre la decisione più facile e cioè la difesa del più debole, desse spiegazioni compiute e ci mettesse in condizioni di capire per dare un giudizio obiettivo.

Auguri Bruno


Ieri ho telefonato a mio fratello e gli ho detto: "Auguri per domani, perchè domani potrebbe sfuggirmi". Lui mi ha risposto: "perchè, domani cos'è?" Noi siamo fatti così.
Oggi mio fratello compie 50 anni.

martedì 12 ottobre 2010

Rocky "lucky" Luciano. (prima puntata)

Il sindaco getta la spugna.

Ho conosciuto persone che ancora in vita hanno comprato un loculo nel cimitero ed hanno già posto la lapide con tanto di foto su di questa. Questo forse perché si sentono sole o perché vogliono allontanare, così esorcizzando, il giorno che vedrà il loro ingresso in quel luogo. Dopo aver letto le dichiarazioni attribuite al primo cittadino di Vasto in questi giorni, la sua immagine mi è apparsa simile a quelle persone. Ho ripensato però anche a quando frequentavo il sindaco. In quel periodo l’ho spesso sentito dire “basta! getto la spugna!” tuttavia egli sapeva, come ancora oggi sa benissimo, che non tocca lui “gettare la spugna” ma ai suoi “secondi”.
Questi però non possono farlo. Sarebbe come riconoscere la propria sconfitta, i propri errori. Mandare sul “ring” un pugile non allenato? Incapace? “Suonato”? Perché? Per lo “staff” il pugile era il migliore, è stato sostenuto anche nei momenti di manifesta inferiorità. Si regge ancora in piedi anche se ha lo sguardo spento e barcolla. Magari bisognava agire prima, quando si muoveva goffamente e non riusciva a mandare a segno alcuno dei colpi previsti durante gli “allenamenti” ma, considerando la “scarsezza” dell’avversario …. Ora invece bisogna resistere, anche perché questo avversario non affonda i suoi colpi, l’arbitro, come una ballerina insicura, volteggia intorno al combattimento e la giuria potrebbe avere nel taccuino qualche punto striminzito a favore del “campione uscente”. Potrebbero riservargli un trattamento di favore, magari per pietà, allora perché “gettare la spugna”!? Anche se si rischia la “morte”, si va avanti.
Il pugile sa bene questo e sa benissimo che non gli potranno negare una seconda chance. Lui è il “campione”! Come spiegherebbero i suoi sostenitori, quelli che lo hanno sostenuto fino all’ultimo, che non è in grado di reggere un nuovo “combattimento”? Forse qualcuno, addirittura, potrebbe pensare che l’incontro precedente era truccato. Un fantoccio, mandato sul ring, sostenuto e perfino, fatto vincere per meri interessi … “dell’organizzazione”.
E così Lucianeddu, come lo chiama “amichevolmente” il “verde” Spinnato, seduto sullo sgabello, mentre i “suoi secondi” lo rinfrescano, gli suturano le ferite, magari tentano di “aprirgli” gli occhi, sistemandosi il “paradenti” pensa a resistere per non andare a tappeto, ma medita già sul prossimo incontro. (continua)

Ma a chi la volete dare a bere?



Sprecare questa canzone stupenda in riferimento alla politica è un peccato, tuttavia ...

lunedì 11 ottobre 2010

Porta Nuova racconta una storia Treste, molto Treste.

Il fiume Treste ridotto a uno squallido pantano 11 ottobre 2010


Sono in corso in questi giorni dei lavori dentro l’alveo del fiume Treste, in prossimità della sua confluenza con il Trigno, in agro di Lentella.
Non avendo trovato in loco alcuna indicazione non siamo in grado di indicarne né il committente, né gli esecutori, né le eventuali autorizzazioni, né alcun altro particolare. Lasciamo a chi di dovere i necessari accertamenti.

Da parte nostra ne abbiamo raccolto alcune immagini (e un breve video) in questa pagina web: http://www.flickr.com/photos/portanuovavasto/sets/72157625009910841/; immagini che documentano lo stato pietoso in cui il povero fiume, anche a seguito di questi lavori, è stato ridotto.

Aggiungiamo, per chi non lo sapesse, che l’area è compresa nel SIC IT 7140126 “Gessi di Lentella” ; che il Piano Regionale di Tutela delle Acque (aprile 2008) assegnava a questo tratto del fiume “uno stato di qualità ambientale pari a «Buono»” ; infine, che la legge nazionale fa carico alle Regioni, attraverso le Autorità di Bacino, di “impedire un ulteriore deterioramento, proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici, degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico.”

Miranda Superstar


Dopo l’annullamento della festa del cioccolato (La dolce cultura) e quella del fumetto (V for Fumetto) torna di scena il mercato coperto di Santa Chiara, grazie ad una idea di Miranda Sconosciuto, simpatica “maestrina” che ama definirsi “figlia di pesciaioli”. E’ stata una bella manifestazione quella di ieri. Al mattino nei locali dell’ormai “antico” mercato del pesce (1958), tra le simpatiche scenette “recitate” dagli amici dell’ “A.N.M.I.” e tra i ricordi di tante persone legate alla “marineria” vastese ed al commercio del pesce, sono rimasto colpito dalla commozione sincera di Nicolangelo D’Adamo, oltre che da quella di molti dei presenti. Tutti gli intervenuti poi, nessuno escluso, hanno apprezzato quanto, a pranzo e a cena, è stato proposto dagli stand gastronomici allestiti nell’area adibita a degustazione, posta nel soprastante mercato ortofrutticolo. Io personalmente, oltre ad aver gradito la “scapece”, della quale sto diventando un estimatore, ho voluto riassaporare una “sciavunella” (carruba) offertami dal folcloristico “Nicolino” Crisanti.
Molta musica a corollario. Al mattino le “Sorgente’s Sisters” e il Cavaliere Enzo. La sera dopo l’esibizione di personaggi di “vario” tipo, e dopo la “umile” presentazione del mio Cd, Effetti Collaterali, c’è stata la fantastica, oserei dire stratosferica, esibizione di Francescopaolo Gileno che senza alcun tipo di accompagnamento si è esibito in un concerto “ad aria” col quale ha esaltato il pubblico intervenuto. Erano presenti persone provenienti dall’Australia, dal Brasile e dal Regno Unito, entusiaste per le “sensazioni” percepite.
Un solo rimprovero riscontrato sopra un manifesto, dove un passante ha scritto ironicamente: “10 in vernacolo”. Certo la “maestrina, figlia di pesciaioli” ha studiato bene la lingua ufficiale e non conosce più la “Lenga Uastareule”. Come molti di noi, ne ricorda solo la “calata”. Per questa volta la perdoniamo.
Il mercato di Santa Chiara, ancora una volta, ha dimostrato di essere un luogo valido e vivo che sa richiamare col suo indubbio fascino. Un minimo di restauro ed una buona organizzazione, permetterebbero di creare un forte movimento in questo ambito cittadino. Una ristrutturazione oculata consegnerebbe alla città uno spazio “unico”. Se poi si potesse operare anche una indagine archeologica …..
Per ora accontentiamoci della bella giornata passata grazie a “Miranda Superstar”.