lunedì 18 ottobre 2010

Il cavallo di Troia.


Alla richiesta degli abitanti di un quartiere periferico, il sindaco risponde con la “speculazione edilizia autorizzata”.

Gli abitanti del Villaggio Siv, protestano per la messa in vendita di proprietà comunali esistenti in questa zona, ritenendo che con questa azione, l’amministrazione Comunale abbandoni ulteriormente il quartiere. A questi abitanti che, a dir loro, si sentono trascurati per via della mancanza di trasporto pubblico, di mancanza di manutenzione, di decoro urbano e di viabilità, il sindaco invece di rispondere con argomenti inerenti servizi sociali, risponde con un “Piano Integrato” privato.
Ma quali fini sociali può avere la realizzazione di un insediamento distante dal centro cittadino diversi chilometri?
Mi si dirà che in quell’area sorgerà il nuovo ospedale.
Sembra quantomeno strano che nasca un “ambito” intorno ad un “servizio”, prima ancora che questo “servizio” sia nato. E poi, visto che l’ospedale esistente deve essere spostato, principalmente perché ormai è collocato nel centro cittadino con tutti i problemi che questa collocazione genera, non è fantasioso pensare che, già prima che questo nosocomio venga costruito, si troverà ad avere gli stessi problemi logistici dell’attuale: viabilità, parcheggi ecc.
Inoltre, il costo per la collettività inerente tutti i servizi necessari per questo nuovo “quartiere periferico” da chi sarà sostenuto? Non solo il costo per le infrastrutture ma anche e soprattutto dei servizi necessari: Trasporto pubblico, nettezza urbana, smaltimento rifiuti, gestione delle acque bianche e delle acque nere, manutenzioni ecc.
Qualche cittadino del Villaggio Siv ha parlato di secessione. Certo, sarebbe “semplice” giustificarne il senso. Perché una mamma dovrebbe portare il bambino a scuola a Vasto, quando è molto più vicina la scuola di San Salvo? E quanto costerebbe invece lo scuolabus per portare il bambino a Vasto? Questi sono solo degli esempi. Inoltre questa idea risponde al disegno di “qualcuno”, tuttavia si potrebbe cadere nel campanilismo se si toccasse ora questo tasto, quindi sarà il caso di sollevare un “dubbio” alla volta.
Per ora si vuole segnalare che, con il pretesto di risolvere il problema degli abitanti del Villaggio Siv, sembra, si voglia giustificare l’approvazione del “progetto” Sigma Siv. Ma non doveva essere questa l’Amministrazione Comunale che doveva frenare lo scempio edilizio posto in essere dalle Amministrazioni precedenti?

6 commenti:

davide ha detto...

Il servizio scuolabus costa in base all'isee,non c'entra la distanza .Infatti se un bambino o un ragazzo di Vasto ha un isee pari o inferiore a 4.000,00 euro non pagano nulla in quanto esenti.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Caro Davide, non paga lui ma paga ... la collettività.

maria ha detto...

Archietetto, ho compreso ciò che vuole dire, o forse credo di aver compreso; detto così, però, come lo dice lei, sembra quasi una piaga per la società e non una vittoria per avvicinarsi sempre più alle pari opportunità... mi riferisco al commento di risposta al Davide ed aggiungo che la collettività, compresa quella del Villaggio Siv, paga anche il diesel in più che occorre per raggiungere determinate località, per non parlare dell'uso di gomme apposite che talune località necissitano, specie in inverno, per via della loro localizzazione (non so se questo è un uso improprio)

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Cara Maria, se un quartiere esiste bisogna fare di tutto per "la qualità della vita" in quel quartiere. Se invece se ne vuole creare uno nuovo, bisogna valutare la validità dell'operazione. La mia domanda rimane: "per quali fini sociali, si vuole realizzare un nuovo quartiere per 5 mila abitanti?" Altre valutazioni le esporrò in altra sede.

maria ha detto...

Confermo! Difatti volevo proprio confermare questo, e ribadisco che il mio commento precedente è riferito solo ed esclusivamente al suo commento di risposta a Davide, non direttamente al post o articolo..

davide ha detto...

Indubbiamente urbanizzare un'area cosi' grande avrebbe dei costi per la collettivita' enormi.Ora abbiamo 33 milioni di euro di debito...poi bisogna portare i libri in tribunale.