venerdì 8 ottobre 2010

Cutura "Vastarola"


Giovani studenti vastesi si fanno onore. Marco Santini si è classificato primo e Mirella Sabatino quinta, alla VI^ edizione del premio di saggistica filosofica “Vincenzo Filippone-Thaulero”, riservato agli studenti delle scuole secondarie superiori, organizzato dal Centro Studi “Vincenzo Filippone-Thaulero” e la Sezione Teramana della Società Filosofica Italiana.

Quest’anno l’invito alla riflessione ha avuto come argomento l’interrogativo:

Alètheia, Veritas, Alterità


Marco Santini


Il titolo del saggio è "Cercare altri orizzonti: l’anello mancante", e le parole di questo titolo ripercorrono tutto il contenuto del testo e le tesi che sostengo. Praticamente “Cercare” è la parola chiave che deve guidare ogni speculazione sulla verità perché deve essere fondata sulla ricerca; “altri” riprende il concetto di apertura verso gli altri e le novità, anche e soprattutto della scienza; “orizzonti” mi è venuto in mente perché a un certo punto parlo delle esplorazioni geografiche del XV secolo e perché grazie alla scoperta dell'America gli europei hanno conosciuto un mondo diverso con cui rapportarsi. E poi perché ogni volta che si scopre qualcosa di nuovo, contribuendo all'accrescimento del "mosaico della verità", si sfonda un nuovo orizzonte! L'“anello mancante”, dalla parabola dei tre anelli di Lessing, è la “vera unica verità” che non si può conoscere, ma che vorrebbe uniformare sotto di sé tutti i piccoli umani che si ritrovano a cercarla come formichine su quel granellino di sabbia sperduto quale è la Terra. Ma si vedrà se veramente la mancanza di questo anello sia un male oppure no (alla fine concludo che non è un male). Il tutto in pratica ripercorre momenti salienti della storia e della storia della filosofia, ogni volta che il concetto di verità o di alterità è stato messo in gioco dagli uomini. Lo scopo del saggio è quello di cogliere ciò che di buono e significativo c’è in ogni idea sulla verità, per giungere non a conclusioni di carattere generale, ma all’esortazione alla ricerca e alla consapevolezza che, senza di essa, a nulla vale quella vita vissuta nella passività di una torre d’avorio.

Mirella Sabatino

L’uomo cerca la verità. Secondo Aristotele, la filosofia si pone come scienza della verità e nasce dal thauma, che vuol dire meraviglia, ma anche paura. E nessuno più di un bambino è in grado di provare stupore o impaurirsi. Così, nasce la Kinderphilosophie ad opera di Daniela Camhy , negli anni ottanta, e la Philosophy for Children con Matthew Lipman: si propongono ai bambini racconti su cui ragionare e aprire una discussione. “Non esiste il silenzio” è un racconto scritto in modo tale che possa essere adatto alla Kinderphilosophie per dimostrare che il silenzio non deve esistere nella ricerca della verità, anche ai più piccoli bisogna dare la possibilità di parlare. La storia portante è quella di Iris, una bambina che compie un viaggio in un mondo fantastico, dove ha come amico il Cielo. Proprio quest’ultimo la guida verso la verità, insegnandole ad andare oltre l’apparenza delle cose e la diversità delle persone, per essere in ogni momento se stessa, senza farsi dire cosa pensare, ma “creandosi con gli altri” fino a farle capire che se una verità si trova con l’alterità, la verità si trova con la fede.

Questa mattina la classe III A del Liceo Classico Lucio Valerio Pudente di Vasto, accompagnata dai professori si è recata a Roseto degli Abruzzi, per la cerimonia di conferimento del premio.

I miei complimenti a Marco, Mirella ed anche al loro insegnante, Professor Gianni Rodini.

1 commento:

Alessandro ha detto...

Gianni Rodini: un genio. Sono fortunati questi ragazzi ad avere un prof di filosofia come lui.