sabato 30 ottobre 2010

Specchietto per le allodole o specchietto per gli allocchi.



E’ stato diffuso dai giornali il progetto Sigma Siv (continuo a chiamarlo così).

Al lettore “distratto” sembrerà una buona cosa ma, se si addentra nella lettura e nella analisi approfondita delle teorie della pianificazione territoriale, il lettore attento si accorgerà che questo intervento sarebbe l’affondo decisivo, quello che decreterà la “fine” di Vasto. Nessuna voce ho ascoltato dagli ambientalisti locali, quelli che sono contro il “cemento a gogò”, sono contro le recinzioni, sono contro le “cave”, sono contro l’area industriale, sono contro l’ampliamento del porto, sono contro le centrali, sono contro le piattaforme, sono contro, sono contro e sono contro.
Certo! non possono mica pensare a tutto “loro”. Deve pensarci qualcun altro alla “pianificazione territoriale”. E allora eccomi, come al solito “Don Chisciotte” o se vogliamo “Cassandra”. Nessuno si pone problemi, non ho letto un articolo “critico” sull’argomento. Non oso dire “contrario”. L’operazione passerà in Consiglio Comunale perché, mentre le “volpi” si assenteranno o si limiteranno ad “osservare”, qualche “oratore” riuscirà a dimostrare la validità del progetto e a vantare orgogliosamente gli introiti per le casse comunali.
A già, gli introiti! E chi parlerà delle spese, a carico della città e dei cittadini vastesi, per i servizi che questo “satellite” necessiterà? Non riusciamo a fornire servizi adeguati a quartieri come San Lorenzo, Pagliarelli o Punta Penna. Non riusciamo nemmeno a fornire la necessaria manutenzione alle piste ciclabili di nuova realizzazione, figuriamoci cosa succederà quando ci sarà anche il “satellite” (che io continuo a chiamare Sigma Siv). E mi guardo bene dall’elencare i problemi di Vasto Marina, Per carità! E ce ne vogliamo mettere altri? Non vado oltre! Una domanda tuttavia devo porla: “Quanti ettari di terreno interessati al progetto, sono di proprietà del comune di Vasto? Quanto vale oggi un ettaro di terreno agricolo? E quanto varrà quello stesso terreno reso edificabile? Forse a questa domanda qualcuno in Consiglio Comunale saprà rispondere … almeno il Consigliere Riccardo Alinovi.

4 commenti:

Ciccosan ha detto...

Invece di fare domande alle quali nessuno risponderà, al posto di pubblicare la centesima foto del suo album fotografico, al posto di invocare alleati che non arriveranno, metta a nostra disposizione la sua professionalità di architetto, recuperi le sue conoscenze di urbanistica e, magari a puntate, ci spieghi questa faccenda di SIGMA-SIV.
Cominci con mostrarci l'area dove sorgerebbe, l'estensione, l'area coperta, i volumi previsti, i fabbisogni di servizi di urbanizzazione, faccia qualche foto della zona e, poichè dovrebbe esserne capace, faccia una stima dei costi, una specie di progetto preliminare.
Non mi dica che non ha abbastanza conoscenze o abilità di intelligence per acquire quegli elementi necessari che servono a farci capire di cosa stiamo parlando.
Potrebbe fare molto per dare la chiarezza su queste vicende di cui si sentono mille pareri e non si capisce niente.
Ha al suo attivo un'esperienza amministrativa, la metta al servizio della chiarezza.
Ci proverà o dobbiamo ricorrere a Davide Delle Donne?

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Non avrei problemi a fare cio che chiedi ma a cosa servirebbe se al prossimo Consiglio Comunale il sindaco vorrà approvare il progetto? Se mi permetti una battuta (visto che ritengo serio l'argomento) dirò che potrei fare le foto, mentre passeggio per la "campagna".
Comunque tutto quello che potrò fare lo farò.

davide ha detto...

Cicco...come va ? A me quello che fa ridere e' che il villaggio siv si lamenta per la vendita di tre immobili comunali e il comune che fa? Caccia il discorso di rendere edificabili 500.000 metri di terra agricola.Beato chi ha la terra in quell'area,si potrebbe vedere dalla sera alla mattina decuplicato il valore .Oggi un ettaro di terra costera' 35.000,00 ma si trova anche a di meno,ogni lotto edificabile da 500 metri costa 50.000,euro.Chi brindera'?Domanda ...mica e' possibile sapere tramite il catasto chi sarebbero gli eventuali baciati dalla dea bendata?Sono atti pubblici,quindi chi vuole puo' richiedere i fogli con i numeri delle particelle e relativi nomi.Ma ve lo immaginate se poi escono i soliti nomi.Per il consenso (visto l'avvicinarsi) sarebbe una botta tremenda,tra capo e collo...oppure no...Questa tecnica io gia' l'ho vista al cinema ruzzi qualche anno fa.C'erano tutti gli albergatori.

Ciccosan ha detto...

Davide non bisogna vedere il diavolo dietro ogni angolo, altrimenti è l'immobilismo più dannoso.
Quel terreno è coltivato? Ci sono agricoltori che ci mandano avanti le famiglie? Ci sono imprenditori che propongono coltivazioni intensive? Messa a dimora di frutteti? Serre per coltivazioni intensive di ortaggi, fiori, spezie, fragole, lamponi, mirtilli, more? Nuovi vigneti? Coltivazioni sperimentali di frutta esotica?
Il comune prevede di dare in affidamento i propri terreni a cooperative di giovani agricoltori? Oppure a giovani zootecnici che vogliono allevare bufali per le "bufaline d'Abruzzo"? O suini per i prosciutti "frentani"?
No? E allora di cosa stai parlando? Di lasciare tutto così com'è?